E’ nato un nuovo Comitato per contrastare le “perdite” che ogni giorno caratterizzano l’attuale periodo di storia goriziana: Pozzuolo, Punto Nascita e Tribunale sono soltanto alcuni tra i “punti” controversi. Tra le altre, sembra intravvedersi l’idea di portare i cittadini in piazza per richiamare gli amministratori alle loro responsabilita’ e per “inchiodare” a risposte precise quelli che si preparano alle elezioni regionali di aprile.
Qualche osservazione.
– Non si puo’ che guardare con favore ai movimenti della cosidetta “societa’ civile”: sono il segno di una partecipazione di base che deve essere presa in seria considerazione da tutti.
– Tali istanze otterranno tanti piu’ risultati quanto piu’ non saranno mera alternativa ai partiti e alla politica rappresentativa, a torto non riconosciuta parte della “societa’ civile”, ma di una “societa’ in-civile” da combattere o almeno da richiamare continuamente all’ordine.
– La correlazione simpatetica – e rispettosa della diversita’ dei ruoli nella ricerca del bene e nella tutela dei beni comuni – tra “movimenti civici” e rappresentanti eletti dal popolo consente da una parte la continua proposta di problematiche e temi importanti che rischiano di essere al margine del dibattito nei luoghi decsionali; dall’altra consente la formazione di nuove generazioni di “amministratori”, che iniziano il proprio percorso proprio condividendo le istanze di una base (che peraltro – da non dimenticare, in particolare a Gorizia – resta la prima responsabile della scelta elettorale dei propri rappresentanti).
– La contrapposizione tra “movimenti civici” e politica “dei partiti” provoca al contrario fenomeni poco comprensibili: una disaffezione progressiva all’impegno diretto al quale si preferisce costantemente la piu’ comoda “pressione dall’esterno”; una strana presenza di sostenitori delle amministrazioni (consiglieri comunali o addirittura assessori) che da una parte fanno parte della classe decisionale, dall’altra manifestano in piazza contro la stessa; una presunta neutralita’, facile preda di squali delle vecchie tradizioni di potere a caccia di “pacchetti” di voti sicuri da assicurare attraverso adeguate e incontrollabili promesse.
– Infine, e’ indispensabile avviare anche delle lotte “per costruire” qualcosa di nuovo – e il Forum, tra gli altri, da anni lo sta proponendo, come pure l’ex candidato sindaco Cingolani, con il bello slogan del centro sinistra goriziano “Liberiamo le energie di Gorizia” – e non solo “per salvare”. Il “si salvi chi puo” e’ l’invito finale dopo un naufragio. Prima e’ necessario fare di tutto per rendere il viaggio piu’ bello, attraente e meno pericoloso possibile. Altrimenti, chi potrebbe avere interesse ad acquistare un biglietto solo per condividere la sorte di una nave che affonda?
Io non c'ero alla riunione, quindi commento solo il post. Sono d'accordo sull'importanza che i cittadini si incontrino, però, parliamioci chiaro, la società civile è una balla bella e buona. Questa contrapposizione non esiste: entro certi limiti i rappresentanti si scelgono e si potrebbero anche sfiduciare, come si potrebbe protestare molto di più o organizzarsi in modo diverso. Se la società civile si lamenta del suo triste destino, io non mi associo: il nostro destino è in gran parte nelle nostre mani. Quello di Gorizia è stato affidato a Romoli al primo turno e per la seconda volta. Vogliamo partire da questo dato o pensiamo che la città sia stata imbrogliata? Evidentemente presso l'opinione pubblica ha più credito una persona come Zotti che sposta le panchine e vota centro destra con in tasca il fazzolettino della Lega Nord, corresponsabile della crisi in cui stiamo, piuttosto che le proteste del Forum in consiglio comunale. Finchè qualcuno non spiega perchè il centro destra vince da 70 anni, non c'è nessun futuro per la città. Dunque un problema culturale, politico ed antropologico.
Lo slogan “Liberare le energie” potrebbe anche essere efficace e comprensibile, ma se si esprime come è stato fatto nel “nostro” programma di centrosinistra alle ultime comunali, diventa inutile e inspiegabile.
Quali energie libero se sono contro la cementificazione e contemporaneamente prevedo un centro commerciale da 30.000 metri cubi di cemento in centro città? O se mi va bene un altrettanto inutile parcheggio multipiano in via Manzoni? O se non dico nulla – come è stato fatto nell'ultima campagna elettorale comunale – contro gli ascensori al castello? O se non riconosco la responsabilità di avere “cannato” – assieme al centrodestra – la politica urbanistica di Gorizia degli ultimi 20 anni, provocando strade semi-deserte e negozi chiusi?
Allora “liberare le energie” resta un puro e semplice slogan!
Da anni il partito democratico – che continua ad inseguire B. – ci ha insegnato ad usare gli slogan come da sempre fa B!
Slogan senza senso, come quello (sempre del PD) sull'Italia “bene comune” mentre l'acqua pubblica, nonostante il referendum, continua ad essere privata anche nelle amministrazioni di centrosinistra.
Io non ne posso più degli slogan e di chi pensa che ci sia un “Italia giusta” (ultimo slogan PD) e una sbagliata.
Per un futuro “felice” aboliamo gli slogan!
E cerchiamo nuovi stili di vita e nuovi modelli di società.
PS
Bene, bravi, bis. Continuate così e salverete la città!
Ah, dimenticavo, non siete stati nemmeno capaci di confermare una rappresentanza comunale seppur valida.
Forse è ora che guardiate in casa, amici del Forum.
Uno che se ne è andato
Grazie per le belle parole, sempre affettuose ed amichevoli. E' confortante sapere che esistono gli amici
Beh, insomma: non tutti gli incompresi sono dei geni, ma quasi tutti i geni, prima di essere riconosciuti tali, sono degli incompresi… 🙂
"Correlazione simpatetica": è piuttosto contorto come ragionamento.
"Problema…antropologico": vuol dire che non c'è niente da fare?
"Cementificazione": detta così diventa un tormentone.
Ma chi sono i geni e chi gli incompresi?
correlazione simpatetica vuol dire andare d'accordo,
cementificazione vuol dire fare manufatti di cemento che non servono (manufatto vuol dire fatto a mano, anche se le macchine ci stanno) problema antropologico vuol dire che molta gente non capisce un clinz. Ad esempio: come mai la sinistra unita a Gorizia non ha vinto le elezioni? Ai geni che ci seguono l'ardua risposta: e dico risposta non constatazione dei fatti, perchè fin lì ci arriva anche il Forum.
La societá civile è tale solo finché non entra nelle stanze del potere per via di elezioni, ed i politici contro il cui operato oggi si scagliano ANCHE QUELLI CHE LI HANNO VOTATI, che siedono in quelle stanze e che ci governano, prima di essere politici, erano anch'essi semplici cittadini, espressione di quella società civile che ora viene invocata come la panacea di tutti i mali d'Italia, dimenticando che si tratta solo di due diversi livelli della stessa realtà e che il mito della purezza, trasparenza, onestà della cosiddetta "società civile" è dubbio e discutibile almeno quanto il dogma dell'immacolata concezione per chi non crede, senza offesa per i credenti. Anch'io credo che il problema di fondo sia culturale ed anche antropologico,credo che le persone andrebbero educate fin dall'infanzia a comportamenti virtuosi, al rispetto delle regole della buona convivenza secondo il principio della preminenza del "bene comune", a fare propria una condotta di vita conseguente a tali princìpi. Chi fa il furbo o infrange le regole condivise dovrebbe essere sanzionato e, se si tratta di rappresentanti eletti che governano e amministrano male,in modo scandaloso e indegno, sarebbe opportuno rimuoverli. Ma sembra di essere nel paese dei masochisti, che continuano ad eleggere e rieleggere per decenni le stesse facce o gli stessi nomi nonostante tutte le loro malefatte e poi si lamentano pure, come se a votare fosse stato qualcun altro: non mi rassegno a tenermi un governo o un'amministrazione che io non ho votato, ma che "la maggioranza" ha voluto una volta di più, ed a subire le conseguenze della loro scelta sciagurata. Sono d'accordo con l'autore del post, con il primo commento e quello di P.S.: c'è bisogno di una proposta forte, coraggiosa, di modelli e stili di vita e di gestione della cosa pubblica veramente e pienamente alternativi (non a metà, magari con la tacita intesa di compromesso al ribasso!). E la delega a rappresentarci in Parlamento che affidiamo a coloro che votiamo E' UNA COSA MALEDETTAMENTE SERIA, perciò chi dà il proprio voto a casaccio o in cambio di un posto di lavoro per sé o per altri, una spintarella per rimuovere qualche "noioso ostacolo" di tipo burocratico, un aiutino per "sistemare" qualche grana con la giustizia, una "giusta ricompensa" già nell'Aldiqua per chiudere uno o entrambi gli occhi su irregolarità e infrazioni quando invece bisognerebbe averne mille di occhi per far la guardia come cani addestrati all'attacco, perché si tratta del destino di milioni di persone (penso, per esempio, ai tanti reati contro l'interesse collettivo e soprattutto contro la salute pubblica commessi in nome del tornaconto di pochi), diventa a sua volta corresponsabile di quel che poi quelli che ha eletto faranno o non faranno, corresponsabile dei danni da essi combinati, degli scandali e delle porcherie di cui quelli si renderanno protagonisti: il voto di scambio, pur se con diversi livelli di gravità, è la madre di ogni forma di corruzione!. In caso contrario, se non si è disposti a sostenere il peso della corresponsabilità, si dovrebbe almeno "controllare meglio e con maggior rigore" l'operato degli eletti, a volte avere semplicemente il coraggio di rimuoverli, o almeno il buon senso di NON VOTARLI PIU'!!!La politica buona, benefica e giusta è nelle azioni di coloro che già hanno scelto percorsi di realizzazione di modelli culturali,sociali ed economici improntati ad onestà, verità e trasparenza, solidarietà e sostenibilità: meritano di avere dei rappresentanti degni di loro: Allons Enfants! Anna V.
Penso che a molti non sia chiara la situazione: i partiti tradizionali (tutti) hanno storicamente FALLITO. La c.d. società civile, che io individuo in tutti coloro che non si ritrovano nei partiti "tradizionali" cerca, attraverso vari modi, di proporre un'alternativa, ma, purtroppo incontra enormi problemi: la resistenza dei vecchi partiti sempre pronti ad infiltrarsi (vedi es. lista ingroia che tutto rappresenta meno che la società civile anche se "cambiaresipuò" era nato con intenzioni ben diverse; le enormi divisioni ideologiche che ancora tengono banco (in specie a Gorizia per cui se sei contro l'ascensore del castello sei di sinistra -!!!), L'umana tendenza a non guardare oltre il proprio naso e a coltivare il proprio orticello. Mi chiedo Se vogliamo veramente cambiare non tanto se si può!
Io non sono troppo d'accordo ma penso che il post di Stefano rappresenti un'occasione per discutere. Tu dici che i partiti hanno fallito, ma lo ha fatto anche la società civile: nelle ultime elezioni locali Romoli ha vinto al primo colpo. Chi lo ha votato? Il Forum ha perso…ed era una lista civica. Siamo proprio sicuri della bontà dei cittadini italiani e goriziani che non ce la fanno ad affermare le loro idee solo perchè incontrano le resistenze dei partiti? Magari fosse così!Il fatto è che la cd società civile ha qualche sussulto, fa delle lotte, ma non riesce a darsi una visione collettiva e non riesce ad organizzare i diversi interessi. Hai ragione a chiederti se si vuole veramente cambiare: la DC e Forza Italia sono da sempre al governo della città e il 60% delle persone li vota. Chi vuol cambiare sarà il 20% della popolazione, agli altri basta che segui il principio "not in my hause" e lasci la libertà del mugugno e va sempre tutto bene. Certo che bisogna cambiare, ma bisogna anche capire che razza di città abbiamo davanti. Naturalmente non lo devi fare tu; questo sarebbe compito precipuo degli intellettuali e degli studiosi locali
Se 'correlazione simpatetica' vuol dire andare d'accordo è molto meglio scrivere 'andare d'accordo'. Se per 'problema antropologico' l'anonimo numero 2 intende considerare i goriziani-elettori come tipi umani, allora credo che questo sia un buon modo per iniziare un'indagine. Intanto. La risposta viene dopo.
Secondo me usare termini come 'cementificazione', 'sviluppo sostenibile', 'energie rinnovabili' e altri simili non aiuta, e forse spiega anche perchè in Italia i Verdi sono allo 0,5%. ds
Cementificazione non mi dispiace, invece sono d'accordo su evitare sviluppo sostenibile, e risorse rinnovabili, non so se per gli stessi motivi di ds. Per me hanno lo stesso significato di "aria fritta". Appartengono allo stesso lessico di "società civile" "insieme si può" "fare le cose dal basso", ecc. Forse abbiamo ancora un'idea ingenua del potere, forse siamo troppo buoni e troppo pacifici. Se ci vedesse il Machiavelli penserebbe che le sue lezioni non hanno lasciato traccia.
rispondo volentieri e invito tutti, bonariamente, a presentarsi con nome e cognome, sarebbe già un grande cambiamento per Gorizia, instaurare un civile dialogo e confronto (l'anonimato è un segno di quel fallimento di cui parlavo).Comunque il mio non era un elogio della società civile nè un volere dividere i cittadini tra buoni e cattivi (lungi da me una tale filosofia)ma semplicemente un invito a riflettere che determinate esperienze politiche sono ormai esaurite e perciò non riescono più a dare una risposta alle sfide che già il presente ci propone. Io non metterei il nostro futuro nelle mani di "intellettuali o studiosi locali" ma semplicemente in coloro che hanno buona volontà, onestà e capacità critica: per sviluppare queste doti occorre una società aperta, occorre il confronto, il rispetto delle opinioni altrui e il saperle ascoltare. A livello comunale basterebbe sviluppare quello che il legislatore ha previsto all'art. 8 della l. 267/2000 (t.u. sugli enti locali) che vi invito a leggere (e che lo Statuto comunale di Gorizia non recepisce in modo compiuto). una buona domenica a tutti, p.s. se siete interessati martedì sera alle 20.30 al San Luigi discuteremo proprio di questi temi, possiamo conoscerci e confrontarci, magari scopriamo di avere più cose che ci legano di quante ci dividono e di poter pensare e sviluppare un progetto per la nostra città. ciao