L’alluvione mediatica delle ultime settimane sembra aver ridotto il numero degli elettori astensionisti.
Il Blog del Forum Gorizia
L’alluvione mediatica delle ultime settimane sembra aver ridotto il numero degli elettori astensionisti.
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ma forse i sondaggi sono fatti dagli stessi che dicono non esserci alternativa e che portano poi come a Gorizia ad avere percentuali di astensione del 40% (tanto poi le pèercentuali si fanno solo con chi vota!).
Io credo invece che se nel parlamento mandiamo gente nuova di sinistra come rivoluzione civile, gente di destra come giannino e gente di non so dove come i grillini gli piantiamo un bel casino!
Io non capisco chi consiglia Bersani nella comunicazione. Non fa che dire che anche se ha il 51% si muoverà come se avesse il 49% e parla di voto utile. Ma utile a che se vuole comunque allearsi a Monti che costringe a lavorare la gente con il pannolone?
non è un problema di comunicazione è che il PD non è nato nel 1921 (nel PD si sono tutti incazzati quando è stata ricordata la data…) e la sua natura è proprio quella di arrivare secondo, non fare opposizione, copiare il berlusconismo.
Il PD non è l'alternativa e per questo sono nati la lista Ingroia e il M5S!
Il pd non è l'alternativa, d'accordo. Ma non è per questo che sono nati ingroia e m5s. Quest'ultimo è una cosa nuova e non credo solo per far casino (in parlamento si deve lavorare). Ingroi invece non è nuovo, dietrodi lui ci sono di pietro, ferrero e diliberto, e se non ci fosse di pietro non avrebbero nessuna speranza di superare lo sbarramento. C'è poco da stare allegri.
Sono disorientata, come, credo, molti elettori volonterosi e consapevoli, e sono soprattutto arrabbiata, inviperita, disgustata di fronte all'osceno spettacolo offerto, particolarmente negli ultimi giorni, dalla maggior parte dei protagonisti della politica ufficiale, quella che poi, ahinoi, dopo le elezioni, prenderà tutte le decisioni sulla nostra pelle. Sono particolarmente sconcertata – ma l'avevo già anticipato qualche tempo fa, ancora prima che iniziasse la campagna elettorale vera e propria – dallo spazio che stampa e media in generale, direttamente o indirettamente, spesso de relato, continuano a riservare ad una "persona" (uso questo termine con riserva e per non cadere nell'insulto, che mi verrebbe fin troppo naturale, scusandomene con le persone per bene) che non meriterebbe nemmeno un secondo della nostra attenzione ed alla quale nessuno ha il coraggio di rammentare l'interminabile elenco delle malefatte e dei reati commessi (e non mi riferisco alla fin troppo facile accusa di condotta immorale, di svilimento della dignità femminile, perché sono stanca di sentirmi rispondere che la vita privata di una persona è solo affar suo e perché credo che i reati veri e ben più gravi siano altri, quelli che gli hanno consentito di arrivare dove è arrivato contro ogni regola e ogni norma di legge o morale) e per i quali non ha ancora pagato il proprio debito. Non sopporto più quest'offesa alla buona fede ed all'onestà di tanti cittadini e la silenziosa ed acquiescente condiscendenza con cui coloro che dovrebbero essere gli interpreti ed i mediatori dell'opinione pubblica – giornalisti ed affini, ma anche molti politici dai quali mi aspetterei una sana opposizione nel merito, un contraddittorio degno di questo nome – lasciano aperte davanti a lui immense praterie nelle quali può permettersi di sparare le sue quotidiane cazzate e persino ribaltare impunemente le accuse che pendono sul suo implume capino contro i propri avversari politici, omologandoli di fatto a se stesso e assimilando le malefatte proprie e del centro desta a quelle del centro sinistra, senza che da qualcuno di costoro si levi una qualche protesta o un distinguo, senza che qualcuno di loro provi almeno a ribattere, dati alla mano, che "no, non siamo proprio tutti uguali e tutti delinquenti". Chissà, forse è proprio così, forse dobbiamo rassegnarci a credere che davvero non c'è distinzione tra loro? Eppure l'eredità di persone come Berlinguer dovrebbe aver lasciato almeno un segno lì dalle parti della sinistra; e perché, mi chiedo, a sinistra ci si sente offesi se qualcuno ricorda che il loro partito è nato nel '21? Forse perché questo non è più lo stesso partito, davvero troppa acqua è passata sotto i ponti e non era certo acqua pulita, a giudicare da quel che vediamo oggi. Davvero non c'è da stare allegri, più passano i giorni, più aumenta l'incertezza e l'angoscia per un voto che vorrei dare a persone meritevoli e degne della nostra fiducia. Aiutooo!!!! Anna V.
Aggiungo solamente una postilla al primo commento: è vero,i sondaggi sono poco attendibili e credo che vengano diffusi ad arte, con il deliberato, anche se non ammesso, scopo di influenzare l'opinione pubblica, soprattutto quella di coloro che hanno come unico mezzo d'informazione la tv e le performances d'avanspettacolo dei vari politici che vi transitano, magari con annessi cagnolini, meglio se bastardini abbandonati e prontamente adottati, scene che strappano immediato consenso e simpatia in un'atmosfera che fa tanto Charles Dickens!!! Inoltre vincolare le proprie scelte elettorali ai responsi di queste moderne sibille mi pare quanto meno azzardato, dal momento che, forse, gli intervistati, ammesso che siano veri, potrebbero aver dato una risposta fasulla e poi magari, nel segreto dell'urna, votare in tutt'altro modo. Meglio continuare nel faticoso percorso di formarsela autonomamente un'opinione, magari discutendone insieme a persone degne di fiducia. Anna V.
Io mi sento da me ben orientato e voto il PD, e non temo con questo di dirvi cazzate.
E' vero che il PCI era nato nel 1921, però quanto ha deciso di sciogliersi ha deciso in democrazia di darsi un profilo più al passo coi tempi, e prima di arrivare al PD si è passati per l'Unione, per l'Ulivo, e prima ancora per il PDS e poi per i Ds, e per il PPI e per la Margherita, ma ci sarà sempre qualcuno che ha dei dubbi sulle forme della politica popolare, possibile,normale, comune, accessibile alla gran parte della gente, fatta dagli ultimi, da chi non ha censo e professioni facoltose, e non da quelli che dopo aver chiesto di riformare i vecchi gloriosi simboli, cerca di riformare in pejus il diritto del lavoro, e di tagliare ancor di più sulla democrazia, sul sindacato, sulle organizzazioni cooperative, in questo paese. Auguri a tutti e usiamo bene la pacifica arma del voto domenica e lunedì prossimo.
Fraterni saluti. Anonymus de Anonymis.
Quanto ai sondaggi è assodato che sono usati da chi li possiede con l'imperante conflitto di interessi nel monopolio dei mass media, questo sì mai risolto e mai riformato.
E allora c'è un'unico modo per andare oltre a quella politica destabilizzante, andare a votare, lavorando perché nessun voto vada buttato, rispettando e usando al meglio questa eredità che è il voto che i partigiani ci hanno lasciato al prezzo della loro vita, perché la democrazia sia una parola viva.
Fraterni saluti.Anonymus de Anonymis.