“Quello promette bene”. Disse il vecchio capitano Admos ritirando le antenne nel cranio appuntito.
Così la piccola astronave, che sarebbe stata in seguito definita “simile a una piscina”, diresse la prua leggermente appuntita verso il pianeta azzurro, acquistando sempre maggior velocità man mano che aumentava la forza gravitazionale.
L’equipaggio, ormai del tutto indifferente alla storiella che i due immortali da tempo immemore avevano raccontato alle diverse generazioni di figli che si erano succedute su quella fragile zattera, obbedì come sempre con una sorta di apatia rassegnata agli ordini.
Ad un certo punto Hajwen, di solito silenziosa e malinconica, si era avvicinata al microfono molecolare e – nello stupore di tutti – aveva proferito con la voce rotta dalla commozione le seguenti parole (o comunque simili a queste): “Lo riconosco, è da lì che siamo partiti…”
Una ventata di eccitazione riempì di brividi i corpi translucidi e i tentacoli capta-radiazioni di tutti furono orientati nella direzione di quella pallina che di giorno in giorno diventava sempre più grande.
Finalmente, i primi segnali audio rivelarono che il pianeta era abitato, i rumori ineguali dimostravano un’emittenza non chimica. Non riuscivano a comprendere il significato delle parole, il Traduttore universale non funzionava ancora.
“Quando sarò capo toglierò l’Imu” – diceva qualcuno – “Io invece taglierò l’Irpef” – sosteneva animosamente un altro. “Ego non possum” – affermava con evidente tristezza un’altra voce lontana. “Yes, you can” – si sentiva anche con un altro accento – e un altro rispondeva “Spaziba predsednik”. Le incomprensibili parole si intrecciavano con urla inarticolate e tremende esplosioni.
Quando ritenne di trovarsi a una distanza sufficiente, Admos fece emergere la lente videorutilante e la orientò verso un punto scegliendo la misura di ingrandimento 1/un miliardo. Chiamò Hajwen accanto a sé, poi il resto dell’equipaggio: tutti fissarono quella che sulle prime non sembrava altro che un pezzo d’astronave grigia; poi l’obiettivo si spostò lentamente e comparvero dei volti umani, ciascuno dei quali sembrava dire qualcosa che riteneva molto importante. Ma quei due buchi scuri che sulla Terra chiamano occhi non accompagnavano in alcun modo lo strano sorriso.
“Ma che è”? Chiese Kainos all’intelletto astrocentrico di bordo. “Cardelone preledorale” – rispose il cervellone un po’ raffreddato.
Preso atto della risposta, Admos volle consultare Hajwen: confabularono intensamente, lui insisteva, lei prima scuoteva il capo perplessa, alla fine diedero l’impressione di essere d’accordo.
“O frati – iniziò il capo proprio come l’Ulisse di Dante – quello che vedete è senz’altro il paradiso perduto. Ma dopo lo sguardo ai cardeloni preledorali non sappiamo se sia saggio riportare sulla terra l’albero della Vita. Andiamo avanti, evitiamo l’impatto e puntiamo direttamente verso il Sole. Anche perché fatti non foste per viver come bruti eccetera eccetera”.
“Ablih, a quale distanza siamo?” – Chiese Hajwen. “27.000 kilometri con il computo terrestre”. “Bene, motori al massimo, avanti a tutto vapore verso gli spazi infiniti…”
Dal Diario di Bordo, 15/02/2013 ore 20.41
peccato abbiano proseguito, avrebbero potuto vedere i cardeloni preledorali pieni di inviti al vodo ulide
…proprio un vero peccato! Con due candidati così, avremmo sicuramente vinto le elezioni!
Racconto geniale…ma che ti fantascientifico ha ben poco.
Ho visto cose che voi del forum avete dimenticato: il sottoscala dove si scrivevano le leggi da personam…il palo da lap dance sul quale si arrampicava la minetti…il voto di scambio nei templi della democrazia…
Tutti quei momenti andranno perduti…come lacrime nella pioggia…Per i diciannove deputati di ingroia
"Si dice che il minimo battito d'ali di una farfalla sia in grado di generare una tempesta dall'altra parte del mondo."
Teoria Del Caos (The Butterfly Effect)
Quindi: andiamo avanti.
I 19 deputati di Ingroia forse faranno le leggi contro Berlusconi che il pd si è ben guardato da fare, finanziando pure verdini attraverso il monte dei paschi e se non ci pensa ingroia lo farà il movimento 5 stelle, quello che ha fatto la campagna elettorale migliore e a cui tanti guardano perchè incarna lo schifo per la politica, cosa che non ha fatto la sinistra. il pd ha fatto una campagna elettorale pessima, non dicendo niente, se non cercando di rintuzzare le boiate di belusconi.Invece di avere sempre la puzza sotto il naso e la verità in tasca, chiamando tutti quelli che protestano" populisti" che non si sa nemmeno cosa vuol dire, si parli un po' di più con la ggente che si vuole "rappresentare". Ilaria P.
Ho visto cose che voi del forum non riuscite neanche ad immaginare: Grillo che vince le elezioni…Casaleggio presidente della Repubblica…don Gallo papa…
Ma non avete letto il 5° mistero di Fatima?
E' la democrazia, bellezza
e poi se questa è la realta, che fare? Non bisogna chinare il capo al corso degli eventi?
Che pagliacciate!
dario ledri
Quindi? Quale sarebbe il suo intelligente commento?