Il grande successo del Movimento 5 Stelle affossa definitivamente il bipolarismo imperfetto che ha caratterizzato gli ultimi difficili vent’anni. Chi ritiene che il Paese sia “ingovernabile” a causa della situazione che si è venuta a creare in Senato ragiona secondo i vetusti schemi dell'”o a favore o contro”. Ci si avvicina invece a una realtà più corrispondente al reale “sentire” dei cittadini, cioè alla politica parlamentare come ambito di negoziazione, di ricerca della miglior soluzione sui diversi problemi, della responsabilità civile di ogni eletto di fronte alle scelte a favore dell’intera Repubblica. Il cospicuo numero di “5stellini” non potrà che portare un contributo molto costruttivo, soprattutto nei termini stravoluti dai cittadini di moralizzazione del sistema, di ringiovanimento delle istituzioni e di innovativo metodo politico. E’ vero, dovranno fare i conti con il loro ispiratore, ma è probabile che Grillo – una volta grigliati a puntino i partiti – si accontenti di uno straordinario successo elettorale e affidi totalmente agli eletti la responsabilità di decidere, volta per volta, il cammino da seguire. Probabilmente sulle scelte più importanti ci saranno i già collaudati referendum online, in grado di coinvolgere a livello orientativo direttamente milioni di cittadini.
Andrea Bellavite
Dopo lo shock iniziale di ieri, mi sono ritrovata a pensare le stesse cose, cioè che, in fondo, malgrado le aspettative di alcuni di noi siano rimaste deluse, forse siamo davvero ad una svolta positiva: con la presenza in Parlamento di un gruppo consistente di rappresentanti di M5S che, di sicuro, romperanno – giustamente – schemi e scatole a tutti, ogni altra forza politica sarà obbligata a confrontarsi ed a pronunciarsi finalmente in modo chiaro e netto su tematiche e argomenti precisi ed a prendere decisioni coraggiose per la soluzione dei tanti problemi urgenti che affliggono la popolazione del Paese, finora abilmente elusi da tutti. E' finito il tempo delle eterne procrastinazioni, degli accordi di non belligeranza e di pacifica convivenza, della vergognosa e correa complicità, dell'afasia e dell'ignavia nell'affrontare riforme che da tempo andavano fatte e che non si sono volute fare perché, con il culetto al caldo e le loro rendite di posizione al sicuro, chi glielo faceva fare ai parlamentari del centro sinistra di mettere tutto a repentaglio? Tanto più che, come è stato accertato ampiamente, in molti casi di corruzione e abuso di potere, mazzette, voti di scambio, collusioni pericolose con malavita o mondo degli affari-finanza e chi più ne ha più ne metta, erano coinvolti pure molti di loro. Certo, in termini puramente numerici e quantitativi, il paragone con i parlamentari ed amministratori del centro destra, campioni assoluti della specialità, non regge il confronto, ma non ci si può nascondere dietro a questo argomento, non ci sono attenuanti. Insomma, il re è morto, viva il re, e speriamo che quello nuovo faccia meglio dei precedenti. Quel che è certo, in ogni caso, è che non potrà esserci vero rinnovamento né reale possibilità di governo senza una vera, faticosa, quotidiana,costante, critica partecipazione di tutti noi, elettori, che – per coloro che avessero accolto il mio invito a leggere la riflessione di Alessandro Bergonzoni il giorno precedente le elezioni e da me postate in un commento – siamo allo stesso tempo gli eletti,i promotori di idee e progetti, i primi ministri, i veri governanti: se lo vogliamo e con coraggio ci assumiamo questo gravoso ma indispensabile compito, noi tutti possiamo fare la differenza tra democrazia reale e democrazia di facciata. Allons enfants!!! Anna V.
M5S sta chiamando all'impegno politico una nuova intera leva di italiane e italiani
è dai tempi del primo dopoguerra e del '68 che non accadeva più
capire che fare politica non significa stare 2 minuti nella cabina elettorale ogni cinque anni ma essere coprotagonisti ogni giorno ci farà cittadini migliori
Come già detto, a volte la politica è come il temporale, rapidamente cambia tutto il quadro generale come non ce lo aspettavamo, molte delle cose accadute con queste parlamentari meritano analisi vere, non di superficie. Resta però solo un dubbio, anche molti anni fa nel 72/75/77-78, abbiamo vissuto in Italia una situazione favorevole al cambiamento e alla alternativa e poi invece che MORO e BERLINGUER vennero CRAXI, ANDREOTTI e FORLANI, e poi dal 92 ad oggi BERLUSCONI con BOSSI, con le loro leggi di blocco dell'alternativa per noi cittadini, ma ora facciamo in modo che in questo 2013 quel blocco non accada più, sia un anno d'inizio per costruire più democrazia, più giustizia e libertà, rimuovendo le leggi ad personam, quella sul falso in bilancio, affrontando il grave conflitto d'interessi della casta, riformando la legge elettorale, e riaffermando il diritto del lavoro e la Costituzione nata nella Liberazione del 1945! Queste sono le cose da fare per tutti i democratici! No ai governissimi, Sì al dialogo e al confronto tra centro sinistra e M5S. Fraterni saluti.
Chissà che non sia la volta buona che il PD sulla spinta di M5S e con il suo aiuto non realizzi : il conflitto di interessi, la riduzione dei parlamentari, la riduzione dei soldi ai politici,una nuova sensata legge elettorale, la vera riduzione o abolizione delle province e altre cosette del genere. Certo, il PD deve finalmente dimostrare di volere davvero queste leggi. Forse il prossimo futuro può non essere così catastrofico come poteva sembrare a prima vista. RF