Ancora qualche breve riflessione, alla fine della maratona elettorale.
I principali aspetti negativi riguardano il centro destra e la sinistra.
Il primo ha raggiunto risultati fino a un mese fa incredibili a livello di Camera e Senato; ha inoltre consentito a Maroni di raggiungere la presidenza della Regione Lombardia. Come è possibile che un’area politica devastata da ogni sorta di scandali personali, finanziari e sociali possa ottenere il consenso di quasi un terzo dei votanti? E come è possibile che il successore di una consigliatura regionale terminata con decine di indagati appartenga alla stessa “cricca”? Sono domande importanti, non possono essere eluse attribuendo la causa all'”ignoranza” degli italiani: richiedono una comprensione più profonda, una capacità d’ascolto da lungo dimenticata dall’elettorato di centro sinistra e dimostrata invece dai movimentisti del “5 stelle”.
La Sinistra si becca l’ormai consueta legnata: una trafila di vecchi fallimenti alternati a nuovi tentativi, dall’Arcobaleno alla frammentazione del 2008, dalla Federazione della Sinistra al vendoliano patto di Vasto, da Cambiare si può a Rivoluzione Civile. Anche qua le domande si impongono, tenuto presente che il numero di cittadini che si riconosce nelle proposte “classiche” della Sinistra è molto più ampio di quello che effettivamente poi votano. Perché le buone idee e le buone prassi non sono apprezzate nel momento delle elezioni? Cosa manca, a livello di comunicazione e di creazione di consenso? Certo, peggio di così non si può davvero andare e – dopo un opportuno repulisti dei “saggi” che sanno sempre tutto e che ora si leccano come tutti le ferite – la batosta invita a ricostruire una Sinistra unita nelle sue diversità, ma anche pronta a trasformare la potenzialità rivoluzionaria in intelligenza amministrativa e governativa.
C’è qualche aspetto positivo?
L’affermazione del Movimento 5 Stelle porta una ventata di grande novità nel tradizionale panorama politico italiano: è un bene o un male? Staremo a vedere, però non si può negare che Grillo e i suoi supporter abbiano saputo intercettare un “non poterne più” del quale i cittadini – totalmente inascoltati – avevano dato inequivocabili segnali da almeno un decennio.
Un’affermazione enorme, ma non abnorme: per un pelo i “grillini” non hanno raggiunto il fatidico premio di maggioranza alla Camera, in quel caso effettivamente lo scenario della paralisi del sistema sarebbe stato possibile (indispensabile scioglimento delle Camere, almeno del Senato e contemporanea inabilità da parte del presidente della repubblica in semestre bianco).
La sia pur risicata “vittoria” del centro sinistra alla Camera “costringe” alla ricerca di un nuovo modo di intendere le relazioni politiche all’interno del Parlamento. Si può pensare a una convergenza Centro Sinistra/5 Stelle su alcune scelte fondamentali: nomina presidente della repubblica (il nome di Dario Fo non sarebbe affatto male!), legge elettorale, dimezzamento dei parlamentari e alleggerimento dei costi, legge contro il conflitto di interessi, revisione del piano riguardante le Grandi Opere (ponte di Messina, Tav, ecc.)…? E poi, una volta compiuti tali passaggi, decidere il da farsi?
Insomma, si apre una fase nuova, non scevra da gravi preoccupazioni in un momento difficilissimo per l’Italia e per l’Europa: ma nei risultati elettorali di questi giorni si può scorgere – minuscola e tremolante – anche qualche scintilla di luce nel buio incombente.
ab
E’ di orgasmico godimento leggersi le considerazioni degli intelletuali dell’epoca sul nascente fenomeno fascista.
Frasi di Pirandello del tipo:” il fascismo, un movimento che finalmente pulirà l’italia da questa democrazia parlamentare borghese che punta il suo potere sulla corruzione e il compromesso.”
Oppure Resi che dice”il fascismo un movimento che trasformerà gli italiani da popolo vile e meschino in un popolo eroico e onesto.”
E come non fa venire in mente Grillo?
Che nelle sue adunate oceaniche urla :”italiani! li manderemo a casa! o ieri che dice li prenderemo a scappellotti! e che promette, tramite la rete, on-line la palingenesi del popolo italiano?” E come il fascismo mandava gli squadristi a controllare lo spoglio delle schede anche adesso grillo manda i suoi armati di telefonino a filmare…
Infine interessatissimo il discorso del futuro duce(mussolini) su come gestirà i rapporti con gli altri partiti in sede parlamentare: lo definisce relativismo nell’accezione del termine di Pirandello:” quando saremo in parlamento non saremo legati a nessuna ideologia, in quanto siamo un movimento libero. Questa ci permetterà di votare di volta in volta la legge che riteniamo migliore.”
E non è forse quello che dice grillo adesso?
Grillo copia e ovviamente non lo può dire.
E lo può fare perchè nessuno studia la storia, perchè le persone sono di un ignoranza abissale. Stanno ore su internet a twittare bloggare, facebookkare e pensano che il mondo sia nato quando sono nati loro.
MALA TEMPORA
bibliografia per chi pensa che mi sia inventato le citazioni: “la rivoluzione in camicia nera. Dalle origini al 25 luglio 1943.”
di paolo buchignani
oscar mondadori euro 12.
Veramente impressionante. Grazie a chi ha inserito la citazione…
Ieri su un sito internet ho guardato una dopo l'altra le foto di 74 parlamentari neoeletti del Movimento 5 stelle. Erano facce di persone molto "normali", ovviamente sconosciute, uomini e donne fra i 25 e i 40 anni (pochi i più vecchi). Ho considerato poi che ce n'è più o meno un altro centinaio di parlamentari simili, sempre del M5S. Sorprendente!
Reputo che sia una cosa molto bella, una vera rivoluzione civile.
Ma mi chiedo chi siano questi tecnici, questi giovani laureati, questi "informatici". Mi chiedo che cultura sta dietro di essi, che si dicono nè di destra nè di sinistra. Ma hanno qualcosa del mio retroterra (background) culturale? Riuscirei a dialogare con loro?
Vedremo che cosa succederà ma se il centrosinistra riuscirà a confrontarsi con queste persone forse potremo aspettarci finalmente qualcosa di buono per questo Paese. Dario Stasi
Ma perché il PD che ha nel suo programma TAV, privatizzazioni e liberalizzazioni, austerità e rispetto dei patti europei dovrebbe cambiare tutto e andare con Grillo dall'altra parte?
Perché mai i 340 parlamentari della camera dovrebbero votare e diventare 170?
Perché ridursi lo stipendio?
Dopo tutto sono stati votati con questa legge elettorale, hanno preso quel premio di maggioranza e quello stipendio da parlamentare, per fare quel programma che va in direzione opposta a quello di Grillo.
Perchè dovrebbero mollare tutto questo?
Intanto perchè la legge elettorale non è giusta (nè costituzionale) e quei 340 deputati eletti dovrebbero avere chiara la consapevolezza di questo, e usare eventualmente questa occasione per allearsi con chi (Grillo) come il PD vuole cambiare la legge elettorale (quindi, almeno in questo, il programma del PD non va in direzione opposta a quella di Grillo).
Perchè ridursi lo stipendio? Perchè mollare tutto questo? Domande giuste. Io penso che in questa situazione il partito dovrebbe usare un diktat, dare ordini precisi agli eletti (che dovrebbero comunque essi stessi, come politici di sinistra, distinguere i propri interessi da quelli della collettività).
Riguardo alla prima domanda, se vien fatto un uso intelligente e anche spregiudicato dell'arte della politica, anche della bella politica, tutto è superabile. Ai tempi suoi Machiavelli, che non è noto solo per via del fine che giustifica i mezzi, avrebbe saputo cosa e come fare (anche se poi lui non ha potuto). I compromessi non sono sempre "inciuci". Se sono fatti alla luce del sole. DS
Vedo che l'invito di questo precedente yesman del centro destra, contiene tutti i richiami specifici della corruttela, di chi non sazio delle conclamate ruberie del bene comune, cerca di sporcare anche l'inedito nuovo che si presenta oggi nell'agone della politica. L'ora è gravida di cambiamento, non va sprecata, servono i tagli alla politica ed ai suoi costi altissimi e privi di ogni legittimità, serve subito l'abolizione del Porcellum, di tutte le leggi ad personam, del conflitto d'interessi nei mass media e nelle società economiche, serve provvedere al lavoro, serve uno scatto di reni, democratico, non dei soliti politici, vecchi e nuovi, non ci sono più Palazzi d'inverno da bruciare, c'è un'Italia intera da riscattare e far rivivere contro chi la vuol ancora prona e divisa!
Saluti a tutti.Anonymus de Anonymis.
ma chi le farà tutte ste belle robe? i nostri di Gorizia che abbiamo mandato a Roma? Brandolin e Maran? Domandis de Domandymis
No di certo il Cavaliere, e nemmeno Monti, e nemmeno Casini e Maroni, altro che prima il Nord, il tempo delle attese è finito, ora vedremo chi e che cosa vuole il movimentismo dei nuovi colorati, se farà cose buone e giuste, o se ricalcherà le scene già note.
Mandi. Anonymus de Anonymis.
Tutte quelle cose, non le farà di certo né Berlusconi, né Casini con Monti, e nemmeno Maroni. Ora vedremo all'opera il nuovo movimento colorato di Grillo, ( a proposito anche Bossi delle prime ore guidava un movimento colorato ), speriamo che dimostri non solo quello che abbiamo visto nelle piazze, ma quelle cose dette sopra più concrete e necessarie, senza ripetermi ancora. Saluti a tutti. Anonymus de Anonymis
Cacciari alla tv s'arrabbia dicendo che doveva essere Renzi a guidare la campagna elettorale, così si evitava il macello. Cofferati non lo smentisce. Ma come? Non hanno fatto le primarie, bagno della democrazia, con 3 milioni di elettori che hanno deciso per Bersani? Adesso si rimangiano anche quelle e dicono che ha vinto l'apparato! Un apparato di tre milioni non l'aveva neanche Stalin.