Che si stia andando a rotoli è evidente: a livello statistico, nel corso del 2012, la forbice tra crescita dei livelli salariali (+ 1,5%) e tasso d’inflazione (+ 3%) è cresciuta dell’1,5%; il tasso di disoccupazione è salito all’11,7% all’inizio del 2013, con punte iper-drammatiche nel Sud; nella media del 2012, le persone in cerca di lavoro sono 2.744.000, ben 637.000 in più rispetto al 2011 (tutti dati Istat.it). Come affrontare questi (e molti altri) problemi, senza ricorrere al “si salvi chi può” della destra liberista o al “che ci posso fare?” del moderatismo sociale o alle semplicistiche vie di uscita del movimentista “volta per volta”?
Travolti dalla crisi, ne attribuiamo la colpa agli sprechi della casta. Ma è veramente così o gli sprechi della casta sono anche conseguenza di una crisi per cui la via d'uscita, come ricorda Ugo Mattei, viene definita in sedi internazionali con la dismissione e vendita del pubblico, il ritiro dello stato, l'appalto delle decisioni in altra sede, la svendita del patrimonio pubblico e la messa a profitto di sanità, scuola, casa, dopo aver dato via (Italia prima nazione dal 1992 al 2000 nella vendita dei gioelli di famiglia)autostrade, servizi, edifici, banche, industrie? Insomma che questo modello non funzioni se non per coloro che possono comprarsi la Ferrari, è sotto gli occhi di tutti. Ma la gente pensa che la crisi sia come il temporale o il terremoto, un fenomeno naturale che bisogna aspettare che passi. Invece non è così. La crisi è frutto di scelte politiche, di campagne ideologiche che hanno sostenuto per anni che il pubblico è ladrone, parassita, a cui mettere i tornelli, che ha tolto il lavoro agli impiegati per darlo alle ditte, pagando il doppio, che non ha fatto le case popolari,che ha fatto il pacchetto Treu e la legge Biagi e via dicendo. Poichè non siamo comandati con le armi, è chiaro che il potere funziona con il convincimento. Ribadisco: senza l'agenda Monti sembrava che il paese fosse allo sprofondo. Adesso sembra che senza il dimezzamento del numero dei parlamentari si affoghi. Balle. Propaganda. Se vogliono correre dietro a Spider Man, lo facciano, ma noi abbiamo l'obbligo, anche morale, di sostenere chi la pensa in modo diverso. Abbiamo presentato Luciano Gallino, adesso andiamo avanti a proporre le nostre riflessioni
Ma perchè l'anonimo (o l'anonima?)che dice"Abbiamo presentato Luciano Gallino …" resta anonimo?
Dario Ledri
Perchè mi sono dimenticata. Sono sempre io, adg, e intervengo ancora attonita perchè ho seguito i lavori della direzione nazionale del PD. Roba da pazzi. Adesso tutti sono contro le politiche dell'austerità, la "gabbia dell'Europa", ma se qualcuno avesse detto questo non 20 anni, ma due mesi fa si sarebbe preso del matto e del comunista, perchè questi con la stessa faccia di tola predicavano l'assoluta necessità dell'aumento dell'età pensionabile, come patto tra le generazioni (!?). Se aspettiamo ancora un po', pacatamente ma decisamente, il pd sarà per la dittatura del proletariato e la riapertura dei gulag. Se, dopo che Renzi ha perso, ma viene visto e indicato come leader del rinnovamento, qualcuno mi parlerà ancora di primarie come espressione del volere della ggente, giuro che questa volta vado io casa per casa con la maschera di Eva Kent.
Forse era Kant, boh…comunque nel pantheon del pd è tornato GRAMSCI. Sapete lo avevano espunto in favore dei fratelli Rosselli che erano terroristi, ma Veltroni non lo sapeva. I rosselli, gandhi e kennedy adesso lasciano il loro posto a Gramsci. Forse lasceranno nel gotha il Papa Buono, Giovanni XXIII, a meno che Grillo non dica che d'ora in poi il solo e unico papa rispettabile è Luciani perchè è dalla parte delle donne.
Secondo me entro stasera il responsabile grillo spara una cazzata e domani il PD la aggiunge subito agli otto punti
firmato: cazzata anonima ma intellettualmente onesta
Quanta acrimonia ancora, pare quasi che non solo Berlusconi continui ad esercitarsi contro l'unica coalizione in Parlamento appaia costituzionalista, quella di centrosinistra, come fossero dei comunisti deglia anni quaranta e cinquanta. Io ero un giovane uomo ancora quando dopo aver fatto la scelta socialista nelle ACLI, aver corso casa per casa per Livio LABOR nel 1972, rivinse purtroppo il Centro destra di Andreotti, ed anche allora si sprecavano le polemiche e le contumelie sul PCI, che era presieduto secondo le polemiche da sinistra,(udite udite!!!) da dei revisionisti socialdemocratici quali Giorgio Amendola ed Enrico Berlinguer, in quell'anno venne buttata alle ortiche l'Unità Sindacale, venne sfumata tutta l'energia espressa dai lavoratori dopo la stagione dei centrosinistra di Pietro Nenni, con le conquiste della legittimazione generalizzata del sindacato nelle maggiori aziende, e con la conquista dello Statuto dei Lavoratori. Ma ricordiamo che poi si aprì la conquista di grandi città alla sinistra, di alcune regioni oltre all'Emilia ed a quelle del Centro Italia, sino ad arrivare al sorpasso. Poi hanno prevalso invece i vaccini contro la febbre progressista dell'ITALIA, con la stagione del Terrorismo e della violenza. Non sono un cultore di Vico, ma penso che siamo in una stagione analoga, e c'è la necessità di passare dall'analisi storica a farla la storia!, cercando quello che può dare valore
alla coesione del cambiamento, al rispetto per chi ha votato e che ci crede ancora dal basso, andando oltre, guardando più in là del proprio naso, del proprio orticello. Facciamoci gli auguri nel non doverci ancora risvegliare con Berlusconi alleato a Monti e Grillo, come quella volta CRAXI con ANDREOTTI e FORLANI.
до свидания и спасибо. Анонимус де Aнонимис.