In scena ieri sera in Consiglio Comunale la discussione sulla variante urbanistica relativa alla compatibilità ambientale delle due centrali a biomasse in via Trieste a Gorizia.
Molti sono i cittadini che hanno voluto presenziare al dibattito, la maggior parte scoraggiati dai “tempi lunghi” imposti da uno strano colpo di mano della maggioranza che ha consentito di ritardare quanto più possibile la trattazione dell’argomento.
Molti sono stati gli interventi dei consiglieri che hanno espresso punti di vista articolati e (in qualche caso) documentati: qualcuno si è detto contrario alle centrali in quanto tali, altri alla localizzazione, altri alla disinformazione altri ancora alla mancata richiesta di compensazioni finalizzate all’incremento della sicurezza e al risparmio energetico.
Fatto sta che – dopo oltre due ore di intenso confronto – la delibera giuntale è stata bocciata: l’interessante votazione palese ha evidenziato la contrarietà di 21 consiglieri, il parere favorevole di 5 e l’astensione di 14. Strana quest’ultima forma di voto, utilizzata anche dal sindaco: evidentemente il primo cittadino e la maggioranza della maggioranza non se la sono sentita di sostenere un parere opposto a quello dell’opinione pubblica – gli oltre 700 firmatari dell’appello “contro” sono i veri vincitori – ma neppure di scontentare il privato richiedente.
A qualche giorno dal venerdì santo, una lavata di mani può sempre essere una buona soluzione…
Evidentemente si rendono conto che ormai è più difficile fare gli affari loro senza che nessuno dica niente. Questa deve essere la prima tappa di un percorso in cui il goriziano, umiliato e deriso, chiede conto dell'ascensore, conference center, via trento, porta d'oriente, museo s. chiara, ecc. ecc. ecc.
ci proveranno ancora!
VIGILIAMO!!!!
"loro" ci proveranno sempre, il cambiamento non verrà da chi ha fatto politica fino ad oggi, ma dal cittadino che, finalmente, incomincia a informarsi, a chiedere conto di tutte le decisioni, a condividerle direttamente o a criticarle o a rifiutarle. é questo un esercizio molto difficile e impegnativo che si chiama "democrazia".