…e il grillo, per evitare di beccarsi in testa il martello soppesato dalle mani nervose di Pinocchio, decise di tacere. E quello, invece di riflettere su ciò che gli era stato detto, si arrabbiò ancor di più scagliandosi contro l’insetto ortottero ensiforo, gridando come Michelangelo al suo Mosè: “Perché non parli?”
Così forse Collodi avrebbe modificato il suo capolavoro pensando alle vicende politiche degli ultimi giorni.
A questo punto è necessaria aprire una parentesi, per evitare ogni fraintendimento. Tutti – anche i milioni di loro elettori – attendono dei segnali da parte dei nuovi parlamentari del Movimento 5 Stelle che non siano limitati ai tweet o ai post del comico/politico genovese; ci si rende ben conto che non si è in un gioco, ma che dalle decisioni dei prossimi giorni dipenderanno (almeno per la parte non obbligata dall’estero) le sorti di una Nazione; non è chiaro dove si possano trovare i soldi per un’azione politica tanto efficace, senza indicare quale sia l’alternativa democratica al finanziamento pubblico dei gruppi (ovviamente con un ben più efficace sistema di controllo); molti ritengono deresponsabilizzante il discorso del voto solo alle leggi che si ritengono giuste, senza una premessa di accordo su programma: i nuovi parlamentari grillini sulla base di cosa decideranno volta per volta? Saranno sempre e su tutto d’accordo fra loro? E se – come si suppone data la buona qualità del curriculum dei prescelti e il loro inserimento in gangli vitali della società – ci saranno divergenze, ognuno voterà come gli pare o dovrà sottostare alle decisioni del “guru” oppure della maggioranza assembleare (e in questo caso, che differenza ci sarebbe da quello che dovrebbe essere prassi in ogni partito)?
Chiusa la parentesi e lasciando un minimo di tempo agli interessati per trovare urgenti risposte e dotarsi di strutture decisionali efficaci, si torna a Collodi. Davvero appare un po’ paradossale che chi si è presentato alle elezioni sfoderando lo slogan dell’Italia giusta e sostenendo in ogni momento di avere le idee chiare su come governare, si innervosisca così tanto perché il grillo parlante non parla: “dica lui cosa vuole!” E poi, come mai “‘parla solo Grillo e non i suoi”? Suvvia, oltre a Bersani e alla sua stretta cerchia di soliti noti (D’Alema, Franceschini, Finocchiaro, solo per fare qualche nome…), stanno forse esternando molti altri neo-eletti del Pd? E se meno di un terzo degli elettori ha consentito alla coalizione Pd/Sel di ottenere la maggioranza assoluta di deputati alla Camera, perché mai dovrebbero essere gli altri a “proporre” e non invece a soppesare le proposte dei “vincitori”? Forse bisognerebbe evitare questi periodi di dibattito politico televisivo a distanza, intensificando invece il confronto su tavoli di negoziazione effettivi – interni ai partiti e tra rappresentanti delle diverse forze – un po’ come viene richiesto ai cardinali, riuniti due volte al giorno in “Congregazione” prima dell’inizio del Conclave.
Il resto è solo spettacolo ne continua a vincere chi lo sa fare, beffandosi della pseudpolitica dei costosissimi salotti mediatici pubblici e privati, costringendo il povero Pinocchio, ancora frastornato dalla lezione ricevuta, ad implorare il grillo nazionale – vestito da bruco – affinché finalmente ri-parli…
i grillini voteranno sulla base degli ordini che gli darà il loro capo. E guai se non eseguono, come ha detto lui stesso.
… e Bersani sbranerà chi criticherà l'operato pd in Mps, smacchierà giaguari e via dicendo … Insomma, una cosa è il linguaggio, un'altra la responsabilità di ogni persona: Grillo non andrà oltre la provocazione perché gli eletti non sono grulli e – appena sarà dato il tempo di organizzarsi – costruiranno un percorso totalmente autonomo di presenza parlamentare. Non sono squadristi, discepoli o pasdaran, ma persone in grado di pensare con la propria testa….
Un elettore che non voterebbe mai 5 Stelle
Speriamo…..
intanto dice che li caccia a calci se osano disobbedire e loro dicono che per loro è come il grande fratello…
roba da far accaponare la pelle
Persone di pensare con la propria testa, cosa vuol dire? Anche Giannini dell'Uomo Qualunque ne era in grado, ma cosa vuol dire questa rimozione a tutti i costi delle ideologie, tranne che a quella del mercato, con tutto il relativo corredo di Tecnici, pensiero colorato ora verde ora arancione ora viola, vediamo ben dove va a parare Beppe nazionale, sull'inciucio sperato e invocato, su Passera premier e così via cantando. Mi sembra che la grande tempra del M5S si stia stemperando in vecchie sfumature liberiste non diverse da quelle di Marco Giacinto e di Dalla Vedova neo tecnico. Alla prossima sempre sperando bene che l'occasione per riformare e rivoltare la vecchia macchina savoiarda dello Stato d'Italia non venga buttata via!
до свидания и спасибо. Анонимус де Aнонимис.
Ieri sera ho visto in televisione un Bersani rabbioso contro M5S. Ho avuto l'impressione che ritenesse sacrosanto che fossero i grillini a dovergli togliere le castagne dal fuoco.
Come se la frittata l'avessero fatta loro…
Non pare sfiorarlo l'idea che si possa vedere le cose in modo diverso dal suo.
Per esempio che per salvare l'Italia si debba "rimuovere" la causa della sua debolezza.
Scriveva don Milani che dare tutta la colpa alla pazzia di Hitler era un comodo autoassolversi.
Similmente oggi dare tutta la colpa a Berlusconi suona assurdo.
Del Cav. non si dirà mai male abbastanza, ma non ha danzato certo da solo…
Bersani dovrebbe avere il coraggio di fare i conti con i suoi errori, quelli del PD, della Marggherita, dei DS e via discorrendo.
E questo a prescindere da Grillo.
I M5S hanno il diritto di provare ad essere diversi.
Hanno anche il diritto di sbagliare. Cosa di cui Centrosinistra e Centrodestra hanno fatto un'abitudine.
Ho sempre riconosciuto la buona fede a chi non faceva di tutto per smentirla….
Difatti se leggi bene chi finanziava ambedue le parti in conflitto tra il 1939 ed il 1945, erano gli stessi che oggi da un lato prosciugano da Londra e da N.Y. la finanza d'investimento globale con derivati e bolle, dall'altro promuovono il capitalismo di stato in Cina, dall'altro sponsorizzano le primavere arabe, ma anche le politiche di austerità e di rigore in Europa soprattutto del Sud, in modo che poi il terreno sia fertile, non più per un conflitto ideologico, tra capitalisti e proletari, ma probabilmente una guerra colorata tra mondo arabo e occidentali, beninteso non nel loro cortile di casa ma un po' più in là, magari partendo dalla Siria. Scrivo queste parole in libertà perché molti commentatori sono particolarmente e solo allenati a vedere sempre la trave nell'occhio della sinistra che poi non è nemmeno di sinistra ma di centro sinistra e non nel loro occhio sempre ipercritico, che non si è nemmeno accorto che così facendo ha consumato anche rivoluzione civile, e compagnia bella di sinistra. до свидания и спасибо. Анонимус де Aнонимис.
Quello che si firma in cirillico anonimo è uno che spazia dallo IOR al MIT, dalla GOLDMAN & SACHS alla situazione della Siria con una disinvoltura a cui noi provinciali no semo abituadi. Forsi Andrea, che el ga una vision ecumenica. O è un infiltratio che vuole sabotare il Forum? G.D.
A me Anonymus de Anonymus interessa: non ho alcun indizio sulla sua identità, lo trovo colto, finemente ironico, sottilmente provocatore. I suoi interventi arricchiscono il blog, e personalmente lo ringrazio…
ab
@gunga din
non condivido la semplificazione di anonimus,
comunque i blog sono aperti a tutti e non è possibile sabotarli. Cosa vuol dire sabotare un blog? se uno dice cose che non piacciono basta sapergli rispondere. anzi può diventare una palestra di retorica.
i blog in genere funzionano così e il loro successo è proporzionale alla quantità di scontri ai quali si assiste e che richiamano più interlocutori. Basta vedere come funziona il blog di borala…