Sotto a chi tocca: chi sara’ il prossimo governatore del Friuli Venezia Giulia? Probabilmente chi riuscira’ ad andare oltre il girone eliminatorio nel quale sembrano essere coinvolti quelli che fino a qulche mese fa erano accreditati come favoriti.
La vicenda dell’utilizzo allegro dei rimborsi elettorali rischia di incidere molto sugli umori e sulle scelte dell’elettorato regionale: a proposito, quello che colpisce non e’ l’entita’ delle “ruberie” – finora gli “scontrini” sembrano riferirsi a una miriade di piccole spese, non a cospicui investimenti. Ma e’ proprio questo cio’ che scandalizza: chi – tra paga, rimborsi forfettari per i viaggi a Trieste e per i pranzi in loco, vitalizi, buone uscite e privilegi vari (per non parlare di chi ha gia’ un iperreddito indipendente che si somma a quello “politico”) – riceve almeno 6000 euro nette al mese, farfuglia che in fondo non ha fatto altro che pagare (con i soldi pubblici) un rinfresco a qualche associazione o un aperitivo di rappresentanza. In sostanza, qualche centinaio di euro alla volta, pur di non mettere mano al proprio gonfio portafoglio: la “casta de noiartri” si accontenta di poco e dai cartelli pre-elettorali annuncia sorridendo di aver “eliminato la casta”! E qualcuno degli “indagati” ha perso la sicumera con la quale imponeva nelle aule consigliari di “non permettersi di fare i conti in tasca a nessuno” e cerca di sostenere la tesi secondo la quale “e’ la legge sbagliata, non chi la trasgredisce e ne approfitta”…
Inoltre, con sei candidati, il quorum per arrivare al primo posto sui abbassa e anche quello per arrivare al secondo: l’assurda legge elettorale regionale prevede che il terzo candidato governatore non venga comunque eletto, mentre possono esserlo i membri della sua lista, sempre che questa riceva oltre il 4% dei voti. Ci sono quindi ottime possibilita’ che i pentastelluti di Saverio Galluccio, sull’onda dei successi nazionali e sospinti dalla bora impetuosa che soffia dai palazzi della Corte dei Conti, raggiungano se non il primo almeno il secondo posto: ne conseguirebbe l’estromissione del Governatore uscente Tondo o della finora piu’ accreditata sfidante Serracchiani; o addirittura di tutti due, se i montiani riescono nel “colpo grosso” attingendo al deposito pidiellino e se il pd continua a navigare – anche a livello regionale – a vista senza scegliere se guardare da una parte o dall’altra.
Ancora una volta emerge la nostalgia della sinistra: ormai siamo proprio all’anno zero. Non c’e’ stata la marcia dal Coglians al mare, non e’ andato avanti bene il tentativo di Cambiare si puo’, e’ di fatto archiviata la Rivoluzione civile; adesso ci prova, senza molta convinzione e con l’ottimo candidato Andolina, la “Sinistra” e (purtroppo) non e’ difficile prevedere il risultato. A questo punto occorre che i sostenitori della via sociale, anticapitalista e internazionalista alla trasformazione del mondo, rispolverino il titolo di un antico “classico” e si domandino urgentemente: “Che fare?”
ab
Ma è ovvio! Votare Grillo.
Quello che stiamo già facendo: discutere, creare nuove idee, essere critici, fare proposte. Le cose per come vanno possono essere portatrici di novità inaspettate. Se avessimo creduto nella democrazia della rete, in M5S saremmo già entrati, ma la nostra formazione è diversa e pure le nostre idee. Il 100% Grillo non lo può avere
Posso dire? Quando si legge che anche Valenti è indagato…ma non gli bastano gli schei che già ha? Ve lo ricordate in consiglio comunale che tuonava contro il povero Zotti dall'alto della sua laurea e della sua eperienza politica, uomo di mondo che sa come vanno le cose e gli altri poveri scemi che non conoscono le segrete stanze? Cero con la mente si sa che la proposta di grillo ha mille limiti, ma il cuore, le budella ed il resto urlano all'unisono "A casa!"
non cero, ma certo
E allora discutiamo e critichiamo fino in fondo la nostra formazione e le nostre idee.
La nostra formazione e le nostre idee vanno benissimo: è lo stellone che ci manca.
leggere cosa dice su Repubblica il gruppo di scrittori Wu Ming. Lì c'è la risposta del perchè il pd ha perso.