Hugo Chavez, presidente del Venezuela, è morto.
E’ stato uno dei simboli della nuova America Latina, cresciuta sulle ceneri delle dittature militari, dei desaparecidos, dei governi installati e deposti dagli Stati Uniti: il primo di un lungo elenco, che comprende tra gli altri Lula ex presidente del Brasile, Lugo ex del Paraguay e Mujica attuale presidente dell’Uruguay. Difficile un giudizio storico sul suo operato: una specie dei profeta della rivolta anticapitalista mondiale o invasato populista (come si usa dire in questo periodo) che ha trascinato il suo Paese nel baratro economico? Tenace difensore dei poveri fedele alla causa del popolo fino alla morte o complice di malandrini e narcotrafficanti, come lo descrisse Bush in una memorabile assemblea dell’Onu? Assertore delle libertà democratiche, accanito combattente dalla parte dei poveri o dittatore assetato di gloria, denaro e potere? Convinto realizzatore di un sistema improntato al dettato marxista o accentratore pronto al compromesso pur di mantenere il proprio posto di comando? Perfino, davvero eroico combattente contro l’ineluttabile avanzata del cancro o vittima – come Arafat – delle macchinazioni dei suoi tanti nemici internazionali?
Nel tempo dell’informazione globale il discernimento è impossibile e probabilmente anche un Gandhi farebbe fatica oggi ad emergere senza macchie dall’iperinquinato universo mediatico.
Non può tuttavia essere messo in discussione il fatto che – a ragione o a torto lo dirà la storia, forse – il “bolivar” venezuelano è stato ed è un’icona per la classe degli sfruttati, una specie di ancora di salvezza per la nave degli impoveriti che il sistema economico mondiale sembra voler colare a picco per prima, additandola come la vera causa della crisi planetaria.
Comunque sia, si volta una pagina, il Pianeta perde un altro protagonista e continua – forse con una resistenza in meno – la sua corsa verso il definitivo asservimento al dio denaro.
Andrea Bellavite
Un Uomo che amava il suo paese, inteso non solo quello di cui era Presidente il Venezuela, ma più propriamente tutta l'America Latina, un bolivariano vero, come spesso lui definiva ancora la sua politica. Onore e merito a questo venezolano che da militare che era, ha dato prova di essere un vero cittadino del mondo,con la schiena dritta anche di fronte ai "Gringos" un figlio per Fidel. Onore, onore ed ancora onore, con la gratitudine per quanto ha fatto e lascia, con la speranza che ancora altri cittadini come lui costruttori di un'America Latina libera degna città per l'Umanità sorgano.до свидания и спасибо. Анонимус де Aнонимис.
un uomo che ha distribuito un po di ricchezza anche ai poveri, ha combattuto l'analfabetismo, ha costruito scuole, ha dato lavora anche ai poveri…ha cercato di dare dignità agli emarginati, poi anche lui è una persona che ha commesso errori, ma gli si può perdonare per quello che ha fatto per la sua gente..
Ahmadinejad Presidente dell'Iran, ha espresso con intensità il cordoglio del popolo dell'IRAN a quello del Venezuela, avevo cercato di postare per intero il suo messaggio affettuoso ma anche molto etico, ma non sapevo del limite di 4096 codici e non mi è possibile inviarvelo direttamente quì con un commento, ma vi invito a rileggervelo al sito http://italian.irib.ir.
Con cordialità.
Ha dato dignità al suo popolo, ha detto che quando parlava Bush sentiva odore di zolfo. Grande Hugo!Venceremos!