Onore al merito e un augurio sincero!
Debora Serracchiani, dopo aver stracciato un Berlusconi ancora in spolvero alle ultime europee, ha compiuto un nuovo autentico miracolo. Viene eletta Presidente della Regione con pieno merito, superando da sola il candidato di centro destra e Presidente uscente Tondo. Quest’ultimo evidentemente, nella sua non-campagna elettorale, non ha convinto il risicato ma consapevole elettorato regionale sul perché non abbia realizzato nel quinquennio precedente le promesse sciorinate in questa occasione.
Escono ridimensionati Galluccio e il grillismo della zona, attestati molto lontani dai due contendenti principali. Al di sotto delle previsioni è anche “L’Altra Regione” di Bandelli.
Viene premiata la costanza e la quotidiana fatica di una campagna elettorale incentrata sulla relazione con le persone, nonché la caparbietà di una persona che ha centrato l’obiettivo combattendo anche contro l’impressione suscitata dalle pessime recenti performance del suo partito a Roma. Il Pd nella bufera sembra aver trovato una credibile ancora alla quale aggrapparsi prima di finire frantumato sugli scogli della politica nazionale.
Buon lavoro, Presidente Serracchiani, in un Friuli Venezia Giulia che attende di rinascere dopo uno dei periodi più mediocri e privi di prospettive della sua storia. Con uno sguardo attento e delicato anche nei confronti di chi ha contribuito al record dell’astensionismo, avendo ritenuto le recenti ferite alla democrazia un motivo sufficiente per non andare a votare…
Le sue prime sgrammaticate dichiarazioni lette sul messaggero veneto “se non c’era Roma sarebbe stata un’asfaltata” non sembrano proprio parole da cui trarre grandi speranze…Questo entusiasmo lo trovo fuori luogo. Ha vinto dello 0,39% in una regione dove è andato a votare solo il 50% degli aventi diritto. Tondo piuttosto, questo bisogna ammetterlo, è uscito di scena da signore. Grillo ha mandato in malora un patrimonio di voti e anche la speranza vera che sotto le ceneri ci fosse davvero qualcosa di nuovo.
Non sono cittadino del F.V.G. e neppure sono iscritto al P.D., ma di solito in politica i politici veri che ambiscono di servire nelle istituzioni in rappresentanza degli elettori vanno riconosciuti, e Debora Serracchiani ho voluto ascoltarla di persona quando è venuta a Sacile, e in quell'occasione mi ha dato netta l'impressione di persona che farà e saprà di far corrispondere le parole con i fatti conseguenti. I miei auguri e onore a Lei ed alla sua squadra che ha saputo far voltare finalmente pagina al Friuli Venezia Giulia. Congratulazioni e con Lei vengano i più bei successi per i friulani, gli sloveni e i giuliani. Sia presidente di tutti, in "primis" di quanti non hanno nemmeno una loro rappresentanza e sono reietti e delusi da questa società in crisi. Fraterni saluti. Anonymus de Anonymis.
sono d'accordo e il peggio deve ancora venire…
E il risultato quale sarà?
Che D’alema e company(letta,veltroni,etc)
potranno pure dire che il popolo li premia e quindi devono rimanere alla guida del PD e ancor peggio il PD rimarrà in accanimento terapuetico.
Mamma mia!!!!!!Che i cattolici vadano con i cattolici e i laici con i laici e quell’ippogrifo del PD scompaia prima possibile che fa solo danni al paese.
Il peggio è venuto con il terzo commento, che con moltissima acrimonia auspica una resurrezione "ruiniana" della vecchia D.C., chissà questi cosa avrà proferito quando ha giurato Gianni Letta per il nuovo governo. Purtroppo per Lui le vie del Signore per portarci il ramoscello di ULIVO, sono infinite: il sindaco di Padova ZANONATO, che a suo tempo venne mediaticamente e giudizialmente martirizzato dal trionfante Berlusconi delle prime ore, venendo poi ampiamente assolto dai giudici, ma anche Cécile Kyenge nuova ministra per l'integrazione 49enne d'origine congolese, che ha militato nei Ds e nel Pd ed ha già depositato una proposta di legge per riconoscere la cittadinanza ai figli dei cittadini migranti nati in Italia (con il principio giuridico dello "jus soli"), e molte altre speranze ancora ne nasceranno.Peccato che tutto questo, nel primo giorno sia stato funestato dal gesto inconsulto dell'uomo che ha usato la violenza delle armi contro i fedeli Carabinieri che presidiavano la sicurezza della sede del Governo. Quanto accaduto per tale violenza va fermamente condannato e respinto, da tutti.
Non è affatto l'ora delle divisioni interessate per fazioni contrapposte, come sembra auspicare l'anonimo delle 14.09, quando addirittura in premessa dà la sua lista dei cattivi, quanto il momento di una vera e propria coesione per risollevare le sorti del paese, nell'economia e nella democrazia.
Buona sera a tutti. Anonymus de Anonymis.