Molti evidenziano in questo periodo la differenza tra la Chiesa cattolica e lo Stato italiano: la prima – nonostante la complessità di una votazione tra cardinali provenienti da tutto il mondo – elegge un Papa (e che Papa!) in due giorni, il secondo non riesce a vedere un Governo a quasi due mesi dalla tornata elettorale; la prima, grazie a Francesco, si apre alla collegialità internazionale attraverso la rapida nomina di otto consiglieri, il secondo suscita sorrisi di compatimento a causa della scelta di “saggi” sui quali è lecito nutrire più di qualche dubbio…
Ma le cose stanno davvero così?
Prima di tutto il paragone è improponibile perché la Chiesa non è una democrazia nella quale sia richiesto l’esercizio del difficile confronto costruttivo tra orientamenti ideologici e metodologici totalmente diversi, bensì un’istituzione gerarchica governata da una monarchia assoluta, dove gli elettori del Papa sono scelti con rigorosa selezione dal Pontefice in carica, sulla base dell’adesione a un’unica visione ideologica e ovviamente religiosa. In un periodo convulso e in rapidissima evoluzione come l’attuale, possono ovviamente esserci diversi approcci teologici e metodologici, ma entro margini di differenza oggettivamente alquanto ristretti.
Poi il caso dei “saggi” nominati dal nuovo Papa è in questo senso emblematico e – pur dentro il quasi universale apprezzamento per i gesti e le parole iniziali del pontificato – la prima scelta concreta importante suscita qualche moto di “perplessità”: per rimanere nell’ambito dei latino-americani, il cardinale Rodriguez Maradiaga sostenne di fatto il golpe di Micheletti contro Zelaya in Honduras e non mosse un dito a favore dei suoi preti schierati dalla parte dei poveri (e qui non si tratta di interpretazioni giornalistiche di parte, il Forum per Gorizia ha avuto l’onore – qualche mese fa – di ospitarne e ascoltarne uno); il cardinale Errazuris Ossa fu tra coloro che si opposero in Cile al processo contro Pinochet, definito “una ferita alla fraternità dei cileni” (il processo, non il dittatore!)… Per saperne di più, cfr www.annalisamelandri.it
Così, giusto per versare qualche goccia d’acqua sui più che giustificabili entusiasmi del momento e senza voler con questo spiegare la scandalosa situazione politica italiana.
ab
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