Il Blog del Forum Gorizia
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
AVVISO IMPORTANTE
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Pertanto non può essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 2001. Tutti i testi sono liberamente riproducibili, possibilmente con l’indicazione della fonte. Qualora la pubblicazione di immagini violasse specifici diritti di autore, si prega di comunicarcelo per la relativa rimozione.
PER CHI VUOLE CONTRIBUIRE
infoforumcultura@gmail.com
Associazione Culturale Forum Cultura
Via Ascoli 10/A, 34170 GORIZIA,
CF: 91030540313
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.
Il punto di vista di di chi è piccolo e debole è quello che ti apre la mente, ma purtroppo soccombe sempre di fronte alle ragioni del più forte.
Come tutti gli studi anche questo del Centro di Ricerca Innocenti (IRC) dell'Unicef va ovviamento preso con le dovute cautele e ad onor del vero, per chi ha pazienza di leggerlo, ci sono anche degli indicatori che ci meglio di altri Paesi (i parametri sono il reddito, la salute, la sicurezza, la scolarità, i comportamenti e i rischi, le condizioni abitative e quelle ambientali). Mi preve evidenziare però tre dati in cui siamo "tra i peggiori":1) l'Italia ha il più alto tasso "Neet" (Not in Education, Employment or Training) di tutti i Paesi industrializzati, dopo la Spagna, con l'11 % dei giovani che non sono iscritti a scuola, non lavorano e non frequentano corsi di formazione; 2) siamo tra i Paesi ad avere il più basso tasso di bambini che svolgono quotidianamente esercizio fisico; 3) in Italia i bambini sono esposti a uno dei livelli più alti di inquinamento atmosferico tra tutti i Paesi industrializzati (26° posto). In Italia, conclude il rapporto Unicef il 17 % dei bambini – pari a circa 1.750.000 minorenni – vive sotto la soglia di povertà (naturalmente va presa in considerazione la soglia di povertà dei paesi industrializzati). Insomma come sostengono gli osservatori UNICEF investire sui bambini e sui giovani e su un'ambiente per loro sostenibile, non è solo un obbligo morale, ma un modo intelligente di gestire un Paese (meno spesa sanitaria, meno spese di giustizia, più sviluppo economico, migliore qualità della vita, ecc.).
Proprio per questo dobbiamo adoperarci tutti, mettendo tutta l'energia e l'impegno di cui siamo capaci.I miei figli sono ormai adulti, ma sono stati bambini, perciò tutta la mia comprensione e solidarietà a Stefano ed alle iniziative del suo gruppo. Tutti noi siamo stati bambini, purtroppo però, crescendo, abbiamo dimenticato quell'approccio alla vita. Per prima cosa, dunque, è necessario riappropriarsi di quello sguardo bambino sul mondo, cambiare punto di vista, perché l'unico modo per comprendere le necessità dei piccoli e dare risposte corrette ai loro bisogni è provare a mettersi nei loro panni: un esercizio complesso e tutt'altro che scontato, ma vale per tutti e per ogni ambito della vita e delle relazioni umane. Vi sono in città diverse sensibilità ed iniziative riconducibili ad altrettanti soggetti ed associazioni: il Forum potrebbe diventare il luogo di confronto e di elaborazione di iniziative comuni di questi soggetti, uniti dal comune denominatore della passione civile per la giustizia, il rispetto e la difesa dei diritti dei più deboli (bambini, anziani, persone in difficoltà, ammalati, carcerati, migranti, vecchi e nuovi poveri), la salvaguardia della salute e dell'ambiente, la promozione della cultura in tutte le sue espressioni e di una cultura della pace e della cooperazione, azioni concrete per l'integrazione di coloro che arrivano in cerca di una vita migliore, la pratica virtuosa del riciclo, del riutilizzo di oggetti, la riparazione e la valorizzazione degli edifici già esistenti, ogni azione che contribuisca al vero benessere della collettività. Ma anche il luogo della protesta, dello smascheramento degli scandali, della denuncia delle ingiustizie. Allons enfants!!! Anna V.
Cara Anna V. penso che la strada che indichi nel tuo commento sia l'unica da seguire se vogliano che ci sia un cambiamento: il Forum è già una realtà in questo senso. Condividere progetti, iniziative culturali, denunce di ingiustizie e simili significa far risorgere una comunità che oggi è visibilmente disgregata. Dobbimo ritrovare il gusto della solidarietà, della collaborazione, dell'essere utili reciprocamente senza avere necessariamente delle contropartite, insomma inaugurare "la nuova civiltà dello stare insieme" tanto per citare il libro di Antonio Galdo "L'egoismo è finito" (anche se non lo è ancora di fatto, ci vuole un pò di tempo e di strada). Utopia? Non credo, a darci una mano in questo senso è la crisi economica che ci fa riscoprire quelle buone e sane abitudini sociali che con il benessere diffuso erano scomparse. Dobbiamo crederci e partire con progetti concreti che possono essere alla portata e condivisione di tutti. Ciao magari ne discutiamo ad una delle prossime riunioni del Forum. Buona serata a tutti