Ancora una volta l’Associazione “Essere cittadini” solleva un tema di grande interesse, in particolare per le famiglie goriziane…
L’Associazione Essere Cittadini ha ricevuto molte segnalazioni in merito all’esagerata tariffa che il Comune di Gorizia ha stabilito per concedere alle famiglie la saletta del collegio Lenassi di via Cappuccini per un pomeriggio (14.30-21.30).
Sul sito del Comune abbiamo trovato il modulo per la richiesta e constatato i prezzi: 74 euro per i residenti e 92,50 per i non residenti.
Ora ci chiediamo in base a quale teoria o politica sociale sono stati decisi questi prezzi non trattandosi di una piscina con annesso bar, sauna e quant’altro ma di una semplice saletta che permette, soprattutto nei mesi invernali, di ospitare uno di quei pochi momenti che possono ancora aggregare la comunità: il compleanno di un bambino. Molte famiglie vivono in appartamenti angusti e capita che nell’occasione del compleanno dei figli si riuniscano parenti e amici per vivere un momento di convivialità, spesso riscoprendo quelle usanze così care di una volta e ripristinate oggi grazie alla crisi, come quella di organizzare dei giochi o di preparare i dolci in casa.
Sorprende come in una città dove ci si incontra sempre di meno, dove i bambini non possono più essere lasciati liberi di giocare in strada, dove non ci si conosce tra vicini, insomma dove il tessuto sociale è ormai disgregato, l’amministrazione comunale di fatto scoraggi con un tal esosa richiesta quello che dovrebbe essere un vero e proprio servizio al cittadino e cioè mettere a disposizione le proprie strutture. Curiosa è poi la cifra ancora più alta (ben 92,50 euro) chiesta per i non residenti che suona tanto come “quelli di fuori non li vogliamo”: ottima filosofia per una città che, invece, avrebbe un gran bisogno di “quelli di fuori”!
Insomma a Gorizia, anche trovarsi e passare insieme un lieto pomeriggio è diventato oggi un lusso: in compenso abbiamo una piazza in pietra pregiata molto calda e accogliente dove ogni giorno tutti noi goriziani cii incontrano e riflettiamo, guardando verso l’alto in direzione di quello che era il colle del castello, sulla misera fine della nostra comunità.
Come Associazione di cittadini non ci resta che chiedere all’Amministrazione di mettere a disposizione delle famiglie in maniera completamente gratuita non solo la saletta del Lenassi, ma anche, rilanciamo, la sala del Consiglio comunale, la Sala Bianca e tutto il municipio: siamo sicuri che i cittadini ne farebbero un buon uso più di quanto non venga fatto attualmente.
Associazione Essere Cittadini.
L'uso della sale comunali dovrebbe essere gratuito con il semplice impegno della loro riconsegna nelle stesse condizioni in cui vengono date.
Manca la consapevolezza che quelle sale sono nostre, le abbiamo già pagate con le tasse.
Il Comune non ci affitta quanto è suo ma quanto appartiene (pro quota) a ciascun componente della comunità.
Romoli che si vanta di essere un amministratore non svolge affatto questo ruolo: nessun amministratore di stabili affitterebbe una sala dei legittimi proprietari e si terrebbe per se il ricavato!
PS
si, le sale saranno pure le nostre, ma non credo sia una buona idea concederle gratuitamente… perlomeno vorrei evitare di pagarmi anche l'energia elettrica e il riscaldamento per il compleanno di tutti
Paghiamo sempre per un qualcosa di tutti: la politica serve per decidere quali cose siano meritevoli di essere pagate e quali no. A titolo puramente esemplificativo le posso dire che a me, personalmente, non va di pagare per i fuochi d'artificio dell'ultimo dell'anno, che non sopporto (30 mila euro), per l'ascensore del castello, per incarichi esterni affidati dal Comune che ritengo inutili, ecc. (la lista sarebbe troppo lunga!). Non sono invece turbato di sapere che, anche con una parte delle mie tasse, si paghi un pomeriggio di luce e riscaldamento per un momento socializzante tra famiglie. MA RIPETO queste sono scelte politiche e pertanto sempre discutibili e opinabili, pensi che lo sono anche per cose un tantino più delicate, anche perchè imposte dalla legge, come la sicurezza degli edifici scolastici, tanto per fare un esempio, o l'adeguamento strutturale del punto
nascita. Per concludere sui compleanni, ribadisco che il pezzo era volutamente un pò provocatorio proprio per far riflettere, a partire da un esempio quale le feste di compleanno (per carità assolutamente discutibile) sul senso del sociale (si sarebbe potuto parlare di incontri nelle case di riposo, di spazi per svolgere attività culturali o ludiche, ecc.) e sulle "scelte politiche" che decidono quando e quanto è giusto pagare per un "qualcosa di tutti" e quando non lo è. Resta comunque il fatto che se è comprensibile un contributo per le spese di luce e riscaldamento, comunque 72 euro e 92,50 sono cifre esagerate e stabilite, presumibilmente, con il fine di scoraggiare questi momenti di incontro o comunque riservarli a determinate categorie di famiglie che possono permettersele.