In un clima drammatico Napolitano è il nuovo Presidente della Repubblica. Dopo cinque votazioni nelle quali si è assistito al suicidio politico di Bersani e del Pd, dalle urne è uscito il nome dell’ottantottenne Presidente uscente, frutto del compromesso tra pd/pdl/sc. In altre parole, si è verificato il temuto inciucio perpetuato sulla figura di colui che fino a ieri sera aveva escluso come assurda una propria rielezione. La folla – in particolare ma non solo i grillini – è trattenuta a fatica fuori da Montecitorio. Per un terzo degli elettori italiani è una serata amara, la peggior mortificazione possibile del desiderio di rinnovamento che ci si attendeva all’indomani delle votazioni di febbraio. Gli altri due terzi attendono gli sviluppi della situazione: se ci sarà il governo-inciucio una altra parte di italiani scenderà in piazza, se non ci sarà si incazzerà l’ultimo terzo. La situazione è in realtà esplosiva: è vero che “devono essere rispettate le scelte del Parlamento”, ma anche il Parlamento non può evitare totalmente di recepire la rabbia del popolo. L’operazione Presidente è vinta dal centro destra che raggiunge quasi di sicuro l’obiettivo del ritorno dei berluscones al governo, il centro sinistra dilapida regalando a Grillo un grande tesoro di voti e di speranze. A cominciare da domani, in Friuli Venezia Giulia.
E' stata buttata via la possibilità di un reale cambiamento.
Votando Rodotà, acqua pubblica, beni comuni, diritti e welfare potevano rimanere nelle mani degli italiani.
Così invece il nostro patrimonio e la nostra vita saranno venduti e diventeremo tutti più poveri.
non ho nulla contro Rodotà che su alcuni temi si è espresso anche in maniera "moderna" e democratica (vedi il diritto di accesso a Internet) ma è pur sempre uomo dei vecchi e ormai defunti (anche se molto forti grazie ai soldi pubblici dei rimborsi elettorali) partiti. Basta andare su wiki: 1976 iscritto P. radicale, 1978 deputato lista ind. PCI, 1987 membro comm. bic. per le riforme istituzionali (riforme che stiamo ancora aspettando), 1989 Ministro governo ombra PCI (Occhetto), 1992 aderisce al PDS, ecc. Inoltre accumula primi gli stipendi poi le pensioni di prof. universitario e cariche politiche (sic!) tanto che viene citato (anche da Grillo nel 2011 sul suo blog!!!!) nella lista nera dei pensionati d'oro. Insomma NON SAREBBE STATO NULLA DI NUOVO, se non come Napolitano, il garante di una concezione politica ormai palesemente fallita e oggi più che mai intenta a salvaguardare la propria esistenza e privilegi. Ovviamente non parliamo degli altri candidati che erano venuti fuori! Buona domenica