Il Blog del Forum Gorizia
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Un dibattito pubblico il più possibile allargato sul tema della raccolta rifiuti sarebbe quanto mai importante. Oltre ai temi indicati più sopra, le domande da porre agli amministratori sono molte: qual è il ricavo che deriva dalla raccolta dell'umido ? Fino ad ora la società partecipata ha rifiutato di comunicare questo dato. Perchè i costi della raccolta indifferenziata rappresentano ancora circa la metà del costo totale,nonostante la percentuale di differenziazione sia molto aumentata in questi anni ? Perchè i "costi comuni" che comprendono anche i costi amministrativi ammontano a circa un quarto del costo totale ? Non ci saranno per caso costi "impropri" attribuiti alla raccolta rifiuti ? E inoltre è accettabile che i Goriziani paghino una Tia superiore del 68% a quella di Udine ?
I cittadini goriziani che portano i loro rifiuti alle isole ecologiche sono consapevoli che il totale dei rimborsi che ricevono è poi comunque ridistribuito tra tutti i goriziani e quindi anche tra quelli "virtuosi" ?
Rosamaria Forzi
concordo pienamente con tutto l'intervento che precede, se c'è un settore (fra i tanti purtroppo) in cui tutto è oscuro, a partire dai camion che passano di notte a prelevare i rifiuti con destinazione "sconosciuta" per finire ai costi reali e quindi alla fine che fanno i soldi delle nostre bollette, è proprio quello della raccolta dei rifiuti: cosa fa l'opposizione? e il movimento 5 stelle che doveva portare fuori dal palazzo tutti i misteri? Intanto sui giornali passa il messaggio "paga la TARES e taci". Ribadisco, ma questa è una mia opinione personale, preferisco il sistema delle isole ecologiche – sicuramente rivisto e potenziato (magari ci fosse una anche a S.Anna dove abito) piuttosto che l'"oscurità" dell'attuale sistema di raccolta dei rifiuti, a mio personale avviso, molto poco trasparente, antieconomico e soprattutto poco incentivante la differenziazione della raccolta dei materiali diversi con buona pace della partecipazione del cittadino, del risparmio e, in fin dei conti, del servizio all'ambiente!
Grazie ad entrambi gli autori dei commenti precedenti per aver chiarito alcuni aspetti che, confesso, non conoscevo, soprattutto quelli sui singoli fattori che concorrono a formare il costo finale del servizio, sul quale non mi sono mai adeguatamente informata. Sul tema della raccolta differenziata e del riciclo sono particolarmente sensibile, perché ritengo che costituiscano una pratica necessaria – tanto più in tempi di crisi e in un contesto ambientale fortemente compromesso – ma anche perché penso che, se ben gestito, questo settore possa diventare anche occasione di sviluppo economico e spesso, come tale, essendo un boccone particolarmente goloso, finisce nelle mani sbagliate, preda di gente senza scrupoli il cui unico obiettivo è trarne il maggior profitto possibile (leggi infiltrazioni della criminalità organizzata o nefasto intreccio politica-affari). Proprio per questo occorre vigilare affinché tutte le singole fasi del processo siano trasparenti e ben controllate, a partire dagli appalti per l'affidamento della raccolta, del trattamento e della trasformazione dei rifiuti, fino ai requisiti di sicurezza e all'accertamento della totale innocuità per la salute della popolazione e della ecocompatibilità dei centri e degli impianti destinati allo stoccaggio e successivi trattamenti. Quanto alle isole ecologiche, io non sono contraria a priori, ma penso che sarebbe preferibile potenziare e migliorare – anche con regole chiare e semplici, uguali per ogni territorio, per semplificare la vita ai volenterosi e virtuosi cittadini – la raccolta differenziata ed il servizio raccolta porta a porta, ma le due cose non sono in contrapposizione. Ad esempio, sono convinta – per averlo osservato e sperimentato – che ci siano molte persone, soprattutto anziane, che non sono in grado di farla correttamente perché non hanno informazioni precise e chiare o perché, semplicemente, non sono in condizioni di effettuarla da soli: l'ente o l'azienda a ciò preposti non potrebbero intervenire per venire incontro a questa esigenza, magari individuando – una tantum – tra quelle già operative o istituendone di nuove, delle figure professionali itineranti di supporto informativo-pratico da inviare nei quartieri o zone in cui il territorio è diviso, per il tempo necessario a "istruire" gli utenti e, nei casi di maggiore bisogno, fornire l'aiuto necessario? A volte una dimostrazione pratica o una spiegazione semplice, verbale, risulta molto più efficace dei pur utili opuscoli. Non so se un servizio simile comporti un eccessivo, ulteriore aggravio del costo finale, ma credo che, alla fine, una raccolta differenziata fatta correttamente consenta un risparmio, poiché una limitazione del ricorso al trattamento dell'indifferenziato e all'uso degli inceneritori, si tradurrebbe probabilmente in riduzione dei costi e maggiore salubrità per gli abitanti. Sempre che il fine sia il bene dei cittadini e non vi siano, sotto sotto, interessi inconfessabili. Anna V.
A partire dal 2007 ho condotto un'indagine sui costi della Tia a Gorizia. Sono riuscita faticosamente ad avere dal Comune i dati. In questo momento ho i dati dal 2005 al 2012. Isonzo Soca nel numero 95 ha pubblicato un mio scritto con una sintesi di quei dati.
Naturalmente ne possiedo di più, insieme ai piani finanziari del Comune e alle delibere del Comune di Gorizia, a partire dal 2005.Inoltre ho un paio di lettere di Iris davvero interessanti, in cui mi viene negato il diritto ad accedere ai dati. Ne ho anche una della Commissione Trasparenza agli atti amministrativi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che invece mi riconosce questo diritto. E' tutto a disposizione di quanti vogliamo conoscere e approfondire il tema.
In gioco non c'è solo la Tia, ma il concetto stesso di trasparenza tra cittadino e pubblica amministrazione.
Rosamaria Forzi
Cosolo, come tutti gli ex ha il dente avvelenato con il Movimento 5 Stelle. Dovrebbe però sapere che proprio il nostro gruppo ha chiesto una riunione apposita delle Commissioni Consiliari competenti per esaminare e cercare di modificare il piano industriale della nuova società ISA che subentrerà a Iris Newco. Se avesse seguito i lavori del Consiglio conoscerebbe anche le nostre posizioni critiche. Il Forum poi sa benissimo quanto conti l'opposizione in Consiglio Comunale a Gorizia, essendoci stato per 5 anni. Stupisce e rammarica che si presti alla strumentalità di cui sopra. Per la cronaca proprio sabato prossimo il M5S sarà presente con un banchetto informativo sul nuovo assetto societario e sulla nuova convenzione tra ISA e Comuni, che hanno approvato tutti senza fiatare , destra e sinistra uniti con un piano discutibile e lacunoso. Saremo grati a ex e non, se vorranno aiutarci nel difficile lavoro di comprensione di una materia così complessa. Noi non abbiamo apparati di partito che ci supportino e stiamo in Consiglio con i tanti limiti che abbiamo: di tempo, competenza e intelligenza.