E’ stato inaugurato ieri nell’isola di Barbana il monumento ai viandanti dell’Iter Aquileiense. Per essere presenti, una ventina di persone hanno camminato da Lubiana in una settimana, attraversando nei primi giorni della settimana vere e proprie bufere di neve. Altri sono arrivati in quattro giorni da Pordenone, altri ancora hanno camminato da Miren, da Castions di Strada e da Ruda.
I percorsi sono stati realizzati per vedere da vicino l’opera, realizzata dal trio D’Ambrosio (scultore) Zorzenon (mosaicista) Pantanali (factotum), dedicata allo speciale itinerario internazionale che da Aquileia, da Maria Saal (20 Km nord di Klagenfurt) e da Brezje (40 Km nord di Lubiana) raggiunge il Monte Lussari, sopra Tarvisio.
Il ramo italiano, dalla laguna di Grado al santuario nel cuore delle Alpi Giulie, consente di passare per Aquileia, poi Aiello, Cormons, Castelmonte, Cividale, le Valli del Natisone, Prato di Resia e Camporosso, attraversando sentieri, strade sterrate e piste ciclabili: in dieci giorni a piedi è possibile conoscere luoghi dove si parlano diverse lingue, ci si incontra con persone che raccontano storie importanti e si è immersi in ambienti naturali mozzafiato, lontano dal traffico e dall’inquinamento.
Una piccola pubblicità: chi volesse saperne di più – e magari cimentarsi quest’estate in una vacanza alternativa, salutare, spartana, non costosa e assai interessante – può trovare tutte le informazioni necessarie nel libro “Guida al Cammino Celeste“, edito da Ediciclo, coautori Perini Bregant Bellavite per conto dell’ottimo Circolo Culturale Navarca di Aiello del Friuli.
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