Volentieri si pubblica il seguente comunicato, dell’Associazione Essere Cittadini, sempre attenta ai problemi e alle situazioni problematiche del momento:
Più assistiamo alla miserevoli vicende della politica italiana, incapace di produrre un governo e di gestire lo Stato, tanto che ormai ci si affida a “tecnici”, “saggi” e a chissà chi altro, più ci rendiamo conto che bisogna ripartire dalla scuola come punto di riferimento di una comunità statale, perché è nella scuola che si formano i cittadini nella loro coscienza civica e nella loro preparazione culturale e tecnica. E’ solo dalla scuola che si può sperare esca una generazione di persone consapevoli e preparate a cui affidare, tra le altre cose, il governo di questo “strano” Paese: certo che, allo stato attuale, non sembra proprio che l’istruzione in Italia sia in grado di assolvere a questa nobile e fondamentale funzione.
La questione dell’istruzione in Italia, deve cominciare, inevitabilmente, dalla sicurezza e dall’adeguatezza degli edifici che ospitano le scuole. La sicurezza ha una doppia valenza: sia come diritto allo studio senza rischiare la vita sia come valore educativo di crescere in un ambiente dignitoso, rispettoso della persona e dell’ambiente. Adeguatezza significa scuole con laboratori decenti, palestre, spazi verdi attrezzati e aule di dimensioni appropriate e arredate tenendo conto delle esigenze ergonomiche.
Non è un caso che la politica continui a non capire questi semplici concetti. Abbiamo letto sulla stampa il proclama dell’assessore provinciale De Gironcoli sulla conclusione della mappatura della situazione degli edifici scolastici della Provincia di Gorizia: siamo soddisfatti per questo lavoro ma non basta. Già nello stesso articolo abbiamo trovato, purtroppo, poco se non nulla di propositivo e di nuovo, tranne che il solito rimarcare i costi , “…un piano da 84 milioni di euro”. Uno stratagemma comunicativo che ormai ben conosciamo e che ci suona come “…sarebbe giusto farlo ma, si sa i costi e la crisi non lo permettono”.
Visto che ogni giorno i nostri figli frequentano queste scuole, ci sarebbe piaciuto leggere, per esempio, quali e quante scuole non hanno ancora il CPI (Certificazione Prevenzione Incendi), che fine ha fatto il monitoraggio antisismico degli edifici scolastici effettuato dalla Regione (che sia forse secretato e nascosto in qualche ufficio della Regione?), se esiste l’intenzione di costruire almeno una scuola nuova laddove ci sono realtà, come l’edificio che ospita la scuola primaria “G. Ferretti” di via Zara a Gorizia, talmente vecchie per cui, forse, sarebbe meglio pensare a demolirle e a costruirne di nuove piuttosto che investire denaro pubblico per interventi parziali e non risolutori, e, ancora, che intenzioni hanno gli enti locali (Provincia e Comune) circa il reperimento dei fondi per l’edilizia scolastica (ricordiamo la “dimenticanza” dello scorso anno sui fondi – 10 milioni di euro – messi a disposizione dalla Legge regionale di assestamento del bilancio 2012). Con riferimento a tale ultima questione siamo curiosi di vedere se le amministrazioni locali si attiveranno prontamente, come, apprendiamo dalla stampa, stanno già facendo molti comuni come Firenze, Bologna e Brindisi, per usufruire dell’iniziativa del Ministero dell’Istruzione (direttiva del 27 marzo) con cui mette a disposizione 38 milioni di euro per la costruzione di nuove scuole attraverso lo strumento del fondo immobiliare: leggiamo dal sito del MIUR che per accedere ai contributi gli Enti locali/Regioni dovranno presentare richiesta, all’indirizzo di PEC: dppr@postacert.istruzione.it – entro il termine di 15 giorni dalla pubblicazione della direttiva sulla Gazzetta Ufficiale, specificando l’importo del contributo richiesto edinviando il modello di protocollo di intesa, nel quale dovranno essere espressamente indicati gli interventi da realizzare ed il relativo costo totale, lo faranno?
E ancora avremmo voluto leggere qualcosa sulle palestre visto che, attualmente, in molte scuole gli alunni stanno facendo ginnastica nelle aule o nei corridoi e, nonostante, ripetute richieste ai presidi e ai responsabili degli enti locali non è stata data ancora nessuna risposta certa (almeno per il prossimo anno visto che questo sto volgendo al termine).
Insomma, passata la buriana della denuncia di alcuni genitori della scuola G. Ungaretti, che guarda caso adesso ha i serramenti nuovi, la scala di sicurezza esterna, ecc., saranno sempre i genitori a doversi far carico con denunce ed esposti dello stato delle nostre scuole?
“Strano” Paese questo!
L’Associazione Essere Cittadini
Commenti su Facebook
Le vostre osservazioni sono giuste e andrebbero integrate però con alcuni quesiti importanti per i vostri e nostri figli. Oltre all'ambiente fisico, come sono seguiti i ragazzi? Ci sono occasioni di apprendimento uguali per tutti, laboratori ed insegnanti di sostegno? I programmi vanno rivisti e come? Si pensa di qualificare gli insegnanti, svecchiare il corpo docente, investire sul pubblico? Insomma quesiti a cui solo l'organizzazione di essere cittadini e gli insegnanti possono rispondere. adg
La pentastelluta Botteghi che già aveva consuetudine antica col partito dell'esule Bettino, potrebbe sempre intercedere presso il serafico e veneziano Brunetta Renato, che alla faccia dei costi della politica, già nel 2007, quindi quasi sei anni fa, vantava ben 28 emolumenti retribuiti per varie cariche dove lui poggiava i suoi lombi, perchè partecipe in carica di vari consessi, c.d.a., amministrazioni, fondazioni, sottosegretariati e ministeri etc… etc…, magari oggi dopo tutti quegli anni da lui ben trascorsi economicamente sotto l'ala munifica di Silvio, forse quegli emolumenti ora sono più numerosi di allora e potrebbe ben sfiancarsi un po'di più, almeno per compensare l'avarizia della sua collega Gelmini, che ha malridotto le scuole pubbliche come oggi amaramente possiamo constatare.
Meditate. Meditate sul M5S. Anonymus de Anonymis.