Forse quella a cui si sta assistendo non è altro che una guerra che prelude alla fine di un impero, quello della civitas capitalista che ha dominato il mondo negli ultimi 400 anni. Sono tramontati i faraoni, è finito l’impero romano, si è dissolto l’impero cristiano e ora tramonta quello che è germogliato dal seme del cogito cartesiano e della scienza galileiana. Ogni volta il Potere apparentemente incrollabile è stato in breve tempo cancellato dalla forza dei senza potere, schiere di affamati guidati a saccheggiare i granai destinati a ingrassare milioni di burocrati incartapecoriti; ogni volta questi ultimi non se ne sono accorti, travolti mentre erano ancora intenti a ingurgitare l’ultima cucchiaiata di caviale.
Analisi lucidissima e amara, spietatamente reale, il momento è davvero di quelli che segnano la fine di un'epoca ed il passaggio – cruento, anche se in modo nuovo – ad un ordine nuovo (no, non quell'Ordine Nuovo, per carità!!!), sarà durissima per tutti, potrebbe essere – spero solo in senso figurato – un bagno di sangue, ma ora a pagare devono essere quelli che a questo disastro ci hanno condotto: in questo ha davvero ragione M5S, devono andare a casa, ma non basta urlare la rabbia e l'indignazione, occorre dar loro una forma, inventarsi nuove modalità di convivenza e confronto, una nuova economia, un nuovo modo di lavorare e produrre, non sottoposto alla mera legge del profitto ed ai capricci dei mercati, forse tornare ad un'economia di sussistenza, che abbia come obiettivo principale quello di offrire il necessario e rendere possibile una vita dignitosa e serena a tutti, ma proprio a tutti. Sì, lo so, il mio pensiero pecca d'ingenuità e forse pure di superficialità, però sono convinta che sia necessario riaggregare attorno ad un progetto alternativo di ricostruzione delle basi della convivenza civile e dell'economia tutte le persone che ci credono e che hanno ancora voglia di mettersi in gioco. Obiettivo principale di ogni attività umana dovrebbe essere il benessere materiale e spirituale delle persone – il che potrebbe di per se stesso generare maggiore concordia – la felicità, già su questa terra, in questa vita, non nell'Aldilà, sulla cui esistenza non vi sono certezze: proviamo a realizzare questa splendida utopia assieme a tutti coloro che condividono il nostro sogno. Allons enfants!!! Anna V.