Il Blog del Forum Gorizia
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Forse la foto non risulta essere la più appropriata: si tratta, con molta probabilità, di turisti di passaggio a Gorizia (e forse anche un poco disorientati dall'attuale assetto della "Nizza austriaca").
Comunque sono molto d'accordo sulla opportunità/necessità di "non assolverci" con troppa facilità!
Una vecchia proposta circa l'educazione stradale: il corpo della polizia urbana in bicicletta. Un bell'esempio in tutti i sensi.
N.B.: mi risulta (da una notizia di stampa) che le biciclette siano già in dotazione ma a me personalmente non è mai capitato di "normalmente" incontrare un vigile in bicicletta. Che non sia forse emerso un problema di "rischio" (o professionale o non coperto da adeguata copertura assicurativa)?
Vi racconto un'aneddoto.
Tanti anni fa, ero un ragazzino, mi recai a Zurigo, Confederazione Elvetica, a trovare un mio zio. Usciti da un ristorante, mentre ci incamminavamo verso la sua abitazione, improvvisamente lo sentii "urlare" verso di me rimproverandomi di fare attenzione dove stavo mettendo i piedi. Perplesso non riuscivo a capire: ero sul marciapiede non sulla strada, non avrei dovuto correre alcun pericolo di essere investito da un'auto. Eppure… alle mie spalle si materializzò un vibrante suono di campanello e quasi contemporaneamente i rimproveri nel più gutturale zurighese del ciclista! Ero su una pista ciclabile! La pista era ben segnata, divisa da marciapiede con la striscia bianca ed il colore diverso della sede ciclabile.
Quanto narrato serve solo per evidenziare che i ciclisti, laddove esistono le ciclabili, sono obbligati a percorrerle ma, tuttavia, sottolineo manca a quasi tutte le ciclabili goriziane, tra cui quella della foto del post, un "appeal". Sono quasi invisibili, cioè non hanno l'asfalto colorato che le evidenzi, non ci sono le indicazioni dell'itinerario (mettersi nei panni di un turista), non c'è la mappa delle ciclabili da porre, per esempio alla stazione ferroviaria e al valico del Rafut.
Per quanto riguarda l'internazionalità, la ciclabile dal Rafut a piazza della Vittoria non può esser solo che un'inizio, vista la posizione di Gorizia.
Sarebbe quindi necessario progettare anche il percorso di attraversamento cittadino della ciclovia dell'Isonzo. Questo itinerario, che è stato individuato dalla Provincia di Gorizia per la parte italiana, è la continuazione del tratto che esiste – ma non ancora completato – in Slovenia sulla sponda destra del fiume Isonzo. Da Bovec-Plezzo a Grado, dal goulash al "boreto" .
Sarebbe molto importante che quest'opera venisse realizzata in quanto favorirebbe il turismo in bici in quanto questo sano modo di viaggiare lento ha un grande successo ed espansione in Europa. Il cicloescursionista deve fare più tappe nel suo percorso, quindi ha bisogno di più soste per mangiare e per dormire, fruisce molti di più del territorio.
Per fare un esempio, è stato calcolato che sulla Donauradweg (ciclovia del Danubio) il cicloescursionista spende mediamente al giorno € 50,00, e ditemi se non è poco!
P.S.: ciclisti, accendete le luci di sera e di notte! Guardate il video su YouTube a questo link:
NevioC
Non me la prenderei tanto con i ciclisti. La "rete ciclabile" di Gorizia (ovviamente non degna di questo nome)è ridicola: non ha nessuna continuità, fa trovare al ciclista continui ostacoli; è impossibile seguire un percorso in bicicletta senza trovarsi in pericolo o creare disagi a pedoni ed automobilisti.
Partendo dal presupposto che non tutti sono ciclisti provetti e che per usare la bicicletta si vorrebbe un minimo di sicurezza e tranquillita' chiedo: come arrivare in cimitero o all' "aereoporto" in bicicletta partendo ad esempio da S.Anna?
NOn c'è un cane in quella foto, a chi danno fastidio..?