Il Blog del Forum Gorizia
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meglio tardi che mai, magari anche durante il governo Monti, ed anche prima, si poteva fare analoga interrogazione, e magari proposte di legge utili al finanziamento delle necessità della scuola pubblica, senza che si debba ricorrere come sempre alla solidarietà tra poveri!!! visto che i produttori principali che sono i lavoratori come tutti gli anni attestano i loro versamenti irpef con cud, 730 ed unico,e durante l'anno ogni mese in busta paga, provvedono per la gran parte a riempire le Casse dello Stato, e poi debbono assistere al consueto affollamento delle imprese, che vantano i loro "rimborsi". E ai lavoratori a quando la restituzione promessa mille volte del cuneo fiscale!!! Buonasera!
Vorrei dire a quel deputato Zanin del Pd, che provvedesse a far rivivere in Commissione Pubblica Istruzione, qualche iniziativa legislativa urgente a favore della Scuola Pubblica, che è un bene comune da far risorgere e rimpinguare di risorse, come si fa in Germania, in Francia in Inghilterra, e non ancora con le solite iniziative di interrogazione parlamentare che spesso suonano di propaganda di parte.
Esatto!!! Il problema, infatti, è a monte e, sebbene non costituisca una giustificazione alla palese scorrettezza dei vertici dell'istituto in questione – purtroppo non il solo in Italia ad adottare simili provvedimenti – ci impone di riflettere sullo sfacelo di un bene comune quale l'istruzione che, non a caso, è definita "pubblica", un bene prezioso e indispensabile per la costruzione del tessuto civile e culturale del Paese. Qualche giorno fa ho aderito – on line – al referendum sui fondi alle scuole private, che si svolgerà a Bologna il 26 maggio prossimo e la cui campagna è stata guidata da Stefano Rodotà, che ha fortemente rimarcato la necessità di destinare le risorse alla scuola pubblica: mi sembrava il minimo, ma su questo tema occorre che si mobilitino tutti, anche coloro che non sono operatori scolastici, proprio perché si tratta di un bene comune e perché il diritto all'istruzione pubblica di qualità è sancito dalla Costituzione, perciò va non solo difeso, ma sostenuto e rinvigorito con adeguati investimenti e opportune misure, come si fa nei Paesi civili: Germania, Francia e Inghilterra, come al solito, ci lasciano in fondo alla classifica, che desolazione! Anche per questo le nostre iniziative ed il prossimo dibattito sulla scuola rivestono una particolare importanza, si tratta di una battaglia di civiltà e per la civiltà. Anna V.
Il problema è sempre a monte, Zanin fa propaganda di parte (partito) e il cuneo fiscale è finito in culo ai lavoratori
Altro problema è la posizione del pd a bologna sulla questione del finanziamento alla scuola privata. Si fa così: le scuole non vengono chiamamate private, ma paritarie, equipollenti, ecc. Si tratta quasi sempre di scuole cattoliche. L'esempio della Lombardia di Formigoni insegna. Con la questione della sussidiarietà da anni viene finanziato il privato. Oggi con la crisi si dice che, se si chiude la scuola privata, i bambini rimangono a casa. Ma perchè si è iniziato a dare soldi in modo ipocrita cambiando lessico per compiacere il vaticano e cl e sottraendo risorse al pubblico? A bologna il pd è schierato con il pdl e la curia. Insomma come al solito fa la politica dei due forni e non si capisce MAI la posizione che ha. La scuola pubblica è un fondamento della costituzione. I soldi vanno dati alle scuole statali, se il privato vuole aprire le sue scuole, lo fa SENZA ONERI PER LO STATO. Punto e basta. Non ci può sempre essere ondeggiamento e subalternità all'altro stato che ci portiamo dentro e che ci condiziona dalla breccia di porta pia.adg
Eh, magari solo dalla breccia, ben prima, purtroppo
Come sottolineava adg, l'esempio della Lombardia di Formigoni è emblematico di una prassi purtroppo diffusa non solo in quella regione, ma anche altrove, ovunque si sia sviluppato quell'opaco sistema di relazioni e connivenze, cooperazione e spartizione di potere e spazi d'intervento tra un movimento cattolico fortemente radicato sul territorio e incistato nel suo tessuto economico e sociale – leggi CL, con il suo braccio operativo, la Compagnia delle Opere – e le realtà locali amministrate dal centro sinistra, che spesso condivide con quel movimento l'interpretazione del concetto di sussidiarietà, in base ai cui principii esso ha ottenuto la gestione di molteplici attività, in particolare nel settore della sanità e dell'istruzione. Credo sia questo il motivo per cui il PD a Bologna si schiera con il PdL: proprio l'Emilia Romagna infatti, insieme alla Lombardia, risulta essere una delle regioni in cui si sviluppa con maggiore successo questa spartizione degli spazi disponibili, anche in virtù di una manifesta "simpatia" verso i ciellini e le loro iniziative da parte di politici ed amministratori del PD, specie quelli appartenenti all'area di matrice cattolica del partito, che sembra essere ormai prevalente, come confermano gli eventi e le scelte-non scelte delle ultime settimane. Al PD – o quel che ne resta – e ad una certa "sinistra" non guasterebbe un chiarimento identitario e programmatico, altrimenti qualcuno potrebbe convincersi davvero che PD e PdL sono più o meno la stessa cosa…… Anna V.
Non serve andare troppo lontano, in Emilia o in Lombardia: l'Azienda Sanitaria Isontina è da alcuni anni un esempio incredibilmente reale e trasversalmente consolidato.