“La futura pavimentazione di Corso Verdi farà la fine di quelle di Piazza Vittoria e di Piazza Sant’Antonio”. Ciò che stupisce maggiormente è il pulpito dal quale proviene la predica: quel Fabio Gentile, assessore della prima Giunta Romoli e poi silurato dal fuoco amico del centro destra all’inizio del nuovo mandato. Nel quinquennio precedente era stato tra i più attivi sostenitori del “tutta colpa di Brancati”, e adesso? Di chi è la colpa se Piazza Vittoria continua a essere un colabrodo e se Piazza Sant’Antonio va a pezzi? Quale Giunta ha “portato a termine” (si fa per dire) i lavori, con tanto di autocelebrazione di Romoli, “colui che ha messo a posto Gorizia”, sindaco “del fare” e non delle chiacchiere…? Perché Gentile non ha parlato prima, con l’autorevolezza di assessore, invece di denunciare solo adesso procedure già ipercontestate, dando l’impressione di soffrire dell’italico morbo del “dente avvelenato”?
Interessanti anche le risposte del sindaco che – invece di ribattere dimostrando la sicura tenuta dei materiali o una discutibile alternativa ciclopedonale al piano urbanistico – sottolinea candidamente di sperare che le attività che si dovrebbero svolgere sul Corso Verdi rinnovato non abbiano l’impatto di quelle finora tenute in Piazza Vittoria! Comunque sia, occorre farsene una ragione: gli amministratori sono quelli che la maggioranza dei votanti ha scelto…
Miseria o nobiltà della destra? La prima che hai detto.