I premi dati ai dirigenti sono uno scandalo.
I giornali hanno riportato i circa 25mila euro a testa generosamente erogati ai direttori generali delle Aziende Sanitarie del Fvg: gente che già si porta a casa oltre 10mila euro al mese, gratificata per aver “raggiunto gli obiettivi” (traduzione cruda cruda: per aver risparmiato, cioè per aver “tagliato” servizi dedicati ai sofferenti). Il “taglio” del 20% voluto da Monti viene vanificato dal “premio produzione” a fine anno: ridicolo!
Ma ciò vale per tutti i dirigenti, regionali, provinciali e comunali: perché mai devono ricevere un ulteriore gratifica oltre al già sempre assai cospicuo stipendio che si suppone finalizzato a nient’altro che a “raggiungere gli obiettivi”?
In una situazione di bilancio iperattivo e di generale soddisfazione degli “utenti”, ci può anche stare una gratifica, più ai dipendenti spesso sottopagati che ai dirigenti già abbastanza “pingui”.
Ma in una situazione di crisi generale, mentre in certe parti d’Italia i supplenti a scuola non vengono pagati da mesi e i più attenti commentatori paventano un autunno tremendo per la stragrande parte dei cittadini, è inaccettabile che la casta dei dirigenti – appoggiata da quella dei politici – si goda i “premi partita”, già di per se stessi più che sufficienti per una vita dignitosa e per mettere al sicuro gli ordinari 10mila al mese, puliti puliti.
Aboliamo SUBITO i premi ai dirigenti!
ab
…e abolire direttamente i dirigenti?
se c'è la crisi, sarà pur colpa di qualcuno, o no?
Perfettamente d'accordo con ab, su questa tematica, alla quale voglio aggiungere una questione che i media dominanti tengono in ombra e su cui pochi parlano. Mi riferisco alla sentenza della Corte Costituzionale 116/2013 che ha dichiarato illeggittime le norme che applicavano sulle pension d'oro ( quelle oltre i 90.000 euro le giuste trattenute di solidarietà.
Mentre tutti quelli che si sono, come chi scrive, guadagnati con sudore e impegno fisico ed intellettuale una pensione più modesta, che supera di poco i 1500 euro al mese, già da due anni non godono più di alcuna perequazione automatica, e vedono con i loro occhi come il loro diritto dopo una vita di lavoro e di contribuzione perda ogni anno il potere d'acquisto che le leggi e la Costituzione sancivano, prima che berlusconi, sacconi, bossi,e poi monti & fornero, promisero i primi alla UE nell'estate 2011 ed eseguirono i secondi nel 2012,tagliassero quella perequazione peraltro programmata che dava ancora un qualche significato e corrispettivo al diritto sorto da intere vite di lavoro. I partiti si autotutelano occupando tutte le istituzioni repubblicane, ed i giudici fannno la stessa cosa per loro e per l'impiego pubblico situati oltre la soglia del privilegio. Non se ne può più !!! Poi da voi c' è anche chi come Antonione che si è costruito il Partito dei Pensionati, per fare che cosa???, e i sindacati confederali dei pensionati intanto sull'argomento tacciono perchè siamo sempre al momento più grave, e bisogna.. non sanno più cosa e come. Talmente grave che l'esperto di previdenza maurizio sacconi si lascia scappare senza alcun pudore che occorre pensare a fare altri tagli, lui che dichiara di aver già accumulato una forte dose di esperienza in "tagli" sic!!! Tempo addietro qualcuno sul vostro Forum parlava di rivolta, ci manca molto poco!!! Buon pomeriggio a voi tutti. Anonymus De Anonymis
Eh gia! Dalla rivoluzione si è passati alla rivolta. Così come dai cittadini si è passati alla gente.
Anonimus semper
A me, invece, sembrano le solite banalità anticasta… In realtà in comune ed in provincia non credo proprio che un dirigente possa arrivare a guadagnare diecimila euro al mese "puliti puliti" forse la maggior parte sono ben lontani anche dalla metà di quella cifra) e in ogni caso la retribuzione è proporzionale alle enormi e spropositate responsabilità che vengono loro attribuite dall’ordinamento. Il problema non è affatto la paga dei dirigenti, di gran lunga inferiore a quella dei cosiddetti "eletti dal popolo" che non hanno fatto ovviamente alcun concorso, non vantano di solito alcun titolo professionale e, per di più, non hanno praticamente alcuna responsabilità, se non quella politica… il problema, semmai, è saper scegliere i dirigenti giusti. Forse non è ancora ben chiaro, ma un ente funziona quando ci sono buoni funzionari e non quando ci sono buoni politici (i quali al massimo possono contribuire a migliorare le cose oppure a farle andare ancora peggio)! Altro problema, e molto più decisivo per le sorti del paese, sono quei dipendenti (che siano dirigenti o meno) che polemizzano su tutto ma producono ben poco, perché si ritengono intoccabili. Per non parlare dei sindacati: è improponibile che siano difesi soggetti indifendibili, solo per non perdere iscritti! E purtroppo in molte occasioni è accaduto così…
Eh già!Forse hai dimenticato di proposito la premessa dannunziano-fascista-repubblichina davanti al tuo semper latino. Ma ti disveli così facilmente come uno di destra, e proprio il 25 di Luglio!!!
Buonasera. Anonymus De Anonymis
1. Gli stipendi dei dirigenti regionali (dai 100mila ai 220mila euro annui), provinciali (tra gli 85 e i 95mila) e comunali (tra i 90 e i 125mila), sono pubblicati sui giornali. Quindi, dando ragione al commentatore precedente, possiamo parlare di una media di circa 4000 euro al mese, "puliti puliti": troppo poco?
2. Il post non contestava l'importanza del lavoro o le responsabilità che esso comporta; neppure metteva in discussione l'ammomtae dello stipendio, bensì contestava il fatto che fossero previsti ulteriori "premi" in funzione degli obiettivi raggiunti.
3. Non meritano certo sconti, anche se non si può fare di ogni erba un fascio: tuttavia non si può dire che gli "eletti dal popolo" non abbiano fatto un concorso. A parte i parlamentari scelti dai partiti in base al porcellum, gli altri sono stati votati dalla base: che poi quest'ultima abbia scelto le persone sbagliate è un altro discorso… Ciò non toglie che sottoporsi al giudizio popolare – almeno per chi lo fa libero da squallidi interessi – non è né facile, né comodo né privo di rischi e di responsabilità.
So di palesarmi ripetitivo, ma volevo cogliere l'occasione di questo articolo di ab sulle prebende dei dirigenti regionali e etc… per dare la stura ad una discussione o dibattito alle sentenze recenti della Corte Costituzionale che hanno abolito le contribuzioni di solidarità sulle pensioni d'oro. Perchè non ne parlate anche voi. Guardate che la middle class che è divenuta in questi anni molto proletaria vi guarderebbe con molto interesse se se ne discutesse, a prescidere dai discorsi sulla casta e via discorrendo. Sono moltissimi i pensionati che superano anche di poco i 1500 euro mensili lordi e che dal 2012 in poi si sono visti abolire del tutto la perequazione automatica, senza che alcuno chiedesse il loro parere. Io contribuisco e continuerà a farlo sia fiscalmente che sindacalmente, amerei che con l'autorevolezza di questo Forum si ponesse il problema, sia ai confederali che ai politici che si proclamano a vario titolo democrats.
Buon pomeriggio. Anonymus de Anonymis.
E ridaje coi confederali! Iscriviti dunque al Partito pensionati di Ferone.
Anonimus semper
I premi sono collegati alla logica aziendalistica. Per espropriare il cittadino e la comunità dei beni pubblici hanno aziendalizzato l'energia elettrica, l'acqua, la sanità, il patrimonio culturale, … . E con il (falso) mito del risparmio i gruppi di potere premiano profumatamente i manager perché li servano a puntino. Non basta eliminare i premi, sarebbe più conveniente ripensare politicamente l'intero sistema.
Ricordiamo Bolzan all'Iris, Cortiula all'ASS (gli esempi recenti).
ed aggiungete pure anche "anonimus semper" a vigilare sui vari interventi, risposte e commenti in qualità di nostalgico fascista, gladiatore, stella alpina, stella marina, organizzazione OS e quanto di più di cospirativo esista in Friuli etc…. Buon pomeriggio.
Anonymus De Anonymis.