Da una parte non si può negare l’alto valore simbolico della visita di Papa Francesco a Lampedusa.
Nel suo primo viaggio fuori Roma ha visitato uno dei luoghi nei quali maggiormente si respira la sofferenza derivata dalla globalizzazione: tutta la sua riflessione è stata incentrata sul dolore immenso di chi perde la vita e sulla richiesta di perdono per l’indifferenza generale e per le scelte che determinano questa situazione.
Straordinario! Il responsabile della Chiesa di Roma indica ancora una volta la via del “prendersi cura gli uni degli altri”, valorizza e rispetta le altre culture e religioni, “mondializza” la tradizionale visione eurocentrica del cattolicesimo tradizionale. Fin dove arriverà?
Ecco, il problema è questo: Francesco tenta solo di dare il buon esempio, come un bravo parroco che va a cercare il consenso dei suoi parrocchiani oppure i suoi gesti vogliono indicare una strada all’intero mondo cattolico e non? In altre parole, un po’ come e un po’ più di Woytjla cerca di riaggregare le pecorelle disperse intorno all’eccezionalità della sua persona e delle sue iniziative o ritiene invece che il cristianesimo costantiniano sia stato definitivamente seppellito dal tragico Novecento planetario?
Non sono interrogativi da poco, anche dopo una giornata così particolare nel cuore del Mediterraneo. Il Papa contribuisce a inceppare i meccanismi perversi che hanno portato alla morte migliaia di persone nel Sahara e nel mare oppure si limita a una pur molto importante testimonianza di affetto e vicinanza a chi è nella sofferenza? Alla domanda “Adamo dove sei?” si deve una risposta puramente spirituale o si innesca un percorso di autentica trasformazione del mondo?
La sensazione è che ancora molta acqua debba scorrere nel Tevere per comprendere – se c’è – il vero progetto di Papa Francesco… Ma anche che le autorità politiche nazionali che non hanno mai ritenuto opportuno compiere nel recente passato lo stesso viaggio, hanno da stasera un motivo in più per un serio esame di coscienza…
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infatti, le autorità politiche nazionali sono irritate da questo viaggio papale fuori da schemi consolidati, mi pare