Mentre la città di Gorizia è lo sfondo del grande Cinema portato dall’Amidei, restano sul tappeto – o meglio sul selciato – i buchi di sempre. Tra questi particolarmente impressionanti sono quelli che caratterizzano la strada antistante alla chiesa di Sant’Ignazio.
Dalla “fine” dei lavori sono passati ormai quasi cinque anni e la situazione è progressivamente peggiorata: all’inizio si lamentavano solo i ciclisti per il porfido troppo grezzo, dopo breve tempo – gli autisti degli autobus lo avevano previsto per tempo – sono cominciati i guai. Pezzi di porfido dappertutto, buchi sempre più grandi, degrado quotidiano. Il Comune, attribuendo la colpa alla ditta costruttrice, ha costretto più e più volte gli operai a tornare sul posto per sistemare le cose: da allora orribili rattoppi d’asfalto, provvisorie sostituzioni, tentativi di fissare meglio le pietre… si sono susseguiti senza ottenere alcun risultato.
Come si può vedere anche oggi, la soluzione è l'”avviso ai naviganti”, cioè un segnale di pericolo che indica agli ignari automobilisti che in caso di pioggia Piazza Vittoria (un tempo Travnik e Piazza Grande) rischia l’alluvione!
Senza accenti polemici, qualcuno può rispondere alle seguenti domande:
– Se e quando la strada che attraversa la Piazza sarà degna di questo nome e non dovrà subire l’onta del rattoppo a ogni cambio di stagione?
– Chi paga tutti gli interventi, passati, presenti e futuri, per “incollare” volta per volta il tutto? Non sarebbe meno impegnativo investire denaro per sistemare in modo definitivo il fondo stradale?
– Non è che la situazione sia questa semplicemente perché non ci sono più soldi, dal momento che tutti i residui del famoso progetto di riqualificazione sono impegnati per gli ascensori al Castello (e forse – se non probabilmente – potrebbero essere insufficienti anche per concludere quell’opera)?
ab
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