Curioso il nome proposto per il mega centro commerciale di Villesse: “tiare shopping”. Entusiastici i commenti del sindaco di Villesse e del presidente della Provincia: in realtà, ironicamente, è azzeccato. Si tratta infatti di una “vendita di terra” (leggi espropriazione e consumo di suolo) senza precedenti, in grado di trasformare una delle poche aree della pianura friulana ancora “agricole” in un vero e proprio mare di asfalto su cui navigano immobili i transatlantici (magazzino Ikea e prossimi ipermercati) e le agili vele della stazione autostradale. C’è da chiedersi chi ci guadagnerà da questo enorme “shopping” di “tiare”. Tra i quasi tutti che ci perderanno è sicuramente da annoverare la cultura goriziana che grazie alla ventilata apertura della multisala villessina si appresta a registrare un ulteriore balzo verso il definitivo impoverimento del capoluogo e della sua prestigiosa (tra le ultime superstiti!) attività legate al cinema.
Forse il caldo estivo facilita le affermazioni "fuori dal normale" del nostro Presidente G. O, meglio, è il suo consueto "protagonismo", agganciato a formule scontate o a slogan. Ma gli "eccezionali" siamo noi isontini (genericamente, non individualmente) che lo abbiamo eletto!
Divertente la considerazione del rappresentante dei commercianti che invita a chiamere il megamercato di Villesse "sot la tiere" visto che produrrà la desertificazione del commercio dell'intera provincia. Peccato però che al momento del voto tutti scelgano chi vuole la desertificazione della collina del castello, lo scempio di piazza Vittoria, l'apertura di iper mercati anche in città, l'aumento del cemento, il depauperamento dei servizi sociali. Boh, chi li capisce i goriziani è bravo.
soi lat a viodi la tiare e hai cjatat il siment!
potevano chiamarlo direttamente anche "Land Grabbing", ma tanto i friulani se ne accorgeranno fin troppo tardi che il loro territorio viene loro sfilato via lentamente sotto il naso da parte di mani avide
E' meglio dire … da sotto il culo.
Mentre si sta comodamente seduti sulla poltrona del nuovo multisala, gustandosi un bel film commerciale, uno di quelli che sembrano fatti apposta per anestetizzare le coscienze, ed il libero pensiero.
Certo… continuiamo a dire "no" a tutto, infatti al momento non abbiamo centri commerciali a Gorizia e il commercio cittadino è fiorentissimo! Ma svegliatevi….
Meglio che creino posti di lavoro da un'altra parte??
Tutti bravi a dire che non andava fatto… poi lo fanno in Slovenia, e gli stessi incominciano a dire che si è persa un'occasione!