Fine agosto all’insegna dell’internazionalità e dell’originalità, quest’anno a Gorizia.
La prima è data dal puntuale ritorno del Festival del Folclore, con la consueta parata dei gruppi provenienti da ogni angolo del mondo. Si tratta di una kermesse un po’ datata – chi è sopra gli “anta” ricorda senz’altro lo stesso format ammirato con gli occhi di bambino – ma rimane pur sempre una bella occasione che la Pro Loco mette in piedi regolarmente, anche in tempi di chiusura dei rubinetti da parte dei tradizionali sponsor. Non sarebbe male pensare a un rinnovamento della forma – magari allargando il “pacchetto” degli enti organizzatori, valorizzando ancor di più la sostanza di gioioso e festoso incontro tra rappresentanti qualificati del folclore dei popoli e delle nazioni.
Rinnovamento di cui invece non ha certo bisogno l’originalissimo Festival Vegetariano, in scena tra Piazza Vittoria e dintorni tra il 30 agosto e l’1 settembre. Formula quanto mai felice, enorme ma efficace sforzo organizzativo, il Festival già al terzo tentativo raggiunge la top ten della classifica degli eventi più significativi della vita cittadina (gli altri nove – a pari merito – sono, secondo il parere e i del tutto discutibili gusti di chi scrive, il Festival della sceneggiatura “Amidei”, la rassegna storica E’ Storia, la straordinaria rassegna teatrale “Altre Espressività” e la rassegna internazionale di teatro “KOMIGO” promossa dal Kulturni Dom, il concorso di canto corale “Seghizzi”, il Festival Internazionale di chitarra classica “Progetto Mercatali” (non vengono citate le pagine goriziane del Festival di Musica Cortese solo perché esso viene svolto in diverse località del Fvg), la rassegna di cinema di montagna Montifilm curata dalla sezione di Gorizia del Club Alpino Italiano, i convegni internazionali curati dall’Icm e la storica fiera di Sant’Andrea).
Complimenti agli organizzatori, capaci di unire la sensibilità vegetariana e vegana a una precisa proposta autenticamente politica: nomi d’eccezione dal panorama dei movimenti per la pace, per la salvaguardia dell’ambiente e per una comunicazione a misura d’uomo; scelte coerenti anche nei particolari, come ad esempio nei “coperti” biodegradabili e nella rigorosa attenzione alla differenziazione dei rifiuti. Bravi davvero, per il programma e le proposte si consulti la pagina internet segnalata a fianco.
Andrea Bellavite
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