Il festival vegetariano continua. E’ una dimostrazione di cosa e quanto puo’ realizzare una citta’ quando si verificano alcune condizioni. No, non ci si riferisce ai finanziamenti, la “tre giorni” ai cittadini costa relativamente poco, grazie a una singolare collaborazione fra pubblico e privato. Vincenti invece sono la capacita’ di unire l’alta qualita’ di prodotti di nicchia con la bonta’ di una proposta culturale difficilmente equivocabile. Accompagnati dal profumo dei migliori “gusti” del mondo vegetariano e vegano, si alternano nelle strutture a tenda figure molto rappresentative dell’ambientalismo e del pacifismo italiani. Ma vincente e’ anche l’intraprendenza di un imprenditore – Massimo Santinelli – e dei suoi collaboratori in grado di far convergere da tutta Europa su Gorizia concrete attenzioni e potenzialita’: la formula Biolab e’ da studiare e riprendere, come un esempio virtuoso nel cuore di una citta’ decisamente in difficolta’. In attesa della convergenza, domani, anche del festival del Folklore in piazza Battisti, non si puo’ che elevare una grande lode e un grande grazie agli organizzatori e ai “lavoratori” che hanno ideato e realizzato il Festival vegetariano. Bravi!
Andrea Bellavite
Questa città deve crescere e per far questo deve cambiare la testa di chi ci abita. Finché qualcuno decide di rimuovere un cartello di cantiere con scritte anche in sloveno (che in una città di confine sarebbe la cosa più ovvia da aspettarsi) ed ottiene pure l'approvazione di qualcuno che scrive lettere sul piccolo… direi che siamo lontani anni luce dalla Gorizia del futuro
La Gorizia del futuro, e lo scrivo con la morte nel cuore, non esiste, è il deserto.
Ma perché unire tutti gli eventi in un un'unica occasione? Non potevano essere suddivisi in più periodi e aumentare così le occasioni di visite turistiche a Gorizia? Avremmo così avuto anche più occasioni di divertimento per gli stessi Goriziani durante il periodo estivo…