Il Blog del Forum Gorizia
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Puntuale e ineccepibile. Solo una cosa, caro Luca: temo che chi vuole la diga ha in realtà le idee fin troppo chiare e nessuna intenzione di considerare il rispetto dell'ambiente come una priorità.
Teniamo duro, questi disastri sono irreversibili.
Vorrei anch'io fare alcune considerazioni sulla situazione dell'Isonzo a valle della Vostra bella Gorizia, voi siete come gli struzzi mettete la testa sotta la sabbia per non vedere.
L'Isonzo a Sagrado e ancor peggio a Villesse o S. Pier d'Isonzo rimane senz'acqua non solo d'estate ma per gran parte dell'anno e quello che si nota e che fa veramente schivo e che la poca acqua che scorre è fogna pura questo grazie, in gran parte alle portate del Corno. Questo sarebbe rispettare l' Ambiente? A me non interessa che si faccia la diga o la traversa a Gorizia o a Savogna o ancora più a valle ma che qualche cosa si faccia per Dio e non solo chiacchiere o studi, riunioni e conferenze per buttar via soldi.
Il titolo e l'introduzione dicono già tutto.
Da molti anni si discute, Legambiente mette i suoi veti a prescindere e si dice cosa "non serve " al fiume, beno o male la diga è una risposta costruttiva ma noi preferiamo scannarci e non fare nulla ed intanto il fiume muore. Volete realizzare che il tempo è scaduto? Leggete bene il secondo commento e fatevi un giro sull'Isonzo dopo Savogna ogni tanto, forse cambiereste idea, a meno che non preferite una dichiarazione di guerra alla Slovenia per il rilascio delle portate pattuite.
Basta parole, diga subito, L'Isonzo ringrazierà di sicuro.
Purtroppo l'italia è ostaggio delle associazioni ambientali, l'unica risposta è no, idipendentemente dalla validita' o meno delle iniziative o soluxzioni di problematiche che interessano la collettivita'. Peraltro parlano bene e razzolano male in quanto vengono a predicare come la gente deve vivere e comportarsi mentre loro dovrebbero in prima persona rinunciare ad agi e comodita'in favore dell'ambiente. Sul caso Isonzo credo che la responsabilita' si debba attribuire al NON rispetto delle convenzioni internazionali al riguardo del rilascio idrico, la Regione, lo Stato cosa fanno per ottenere il rispetto di tali convenzioni?
Visto che io le zone basse a Pieris, Villesse, Sagrado ecc le frequento per la pesca almeno 3 mattine a settimana so come si riducono d'estate. Però, rispondendo a chi pensa che la diga sia una soluzione costruttiva, la diga non risolverà un bel niente. L'acqua che manca li viene captata per finire nel dottori e poi in mare, tutto il resto si inghiaia.
Ripulire la ghiaia cambierebbe la situazione di molto.
Aggiungere una diga significherebbe solo avere acqua tutto l'anno in dottori e fantoni per fare corrente elettrica.
A scapito dell'unica zona ancora viva e pulita che ci rimane cioè quella a monte di piuma.
Con i sedimenti dovuti alla costruzione di una diga specie come il temola e la marmorata finirebbero di riprodursi perchè hanno bisogno di ghiaie.
Quindi per non cambiare la situazione a valle andremo a perdere l'unica cosa buona che ci rimane.
E non parlo da politico, da verde, o da "ottuso che non vuole soluzione costruttive" ma da pescatore amante del mio fiume.
Scommettiamo che "visto che ci sta" ci metteranno una bella turbina sul nuovo sbarramento, tanto per fare corrente.
Per piacere, informatevi prima di parlare.
Il Canale De Dottori esiste dal 1900 e fino al agli anno 90 non creava nessun problema all'Isonzo c'era l'acqua per tutti e due, dal momento che gli sloveni hanno costruito lo sbarramento di Salcano l'acqua si ferma a Gorizia e giù ne passa poca, solo grazie al Vipacco l'Isonzo respira un pò. Il canale dell'agro cormonese gradiscano una volta superata la centralina della Fantoni a Farra scarica gran parte della sua portata a monte della traversa di Sdraussina nel fiume Isonzo per intenderci, il resto della portata del canale finisce nel Torre, dopo logicamente aver compiuto il suo dovere di irrigatore di parte della pianura isontina, se non vogliamo far fallire anche le aziende agricole.
Il canale de Dottori, che d'estate è sempre a mezzo regime, parliamo di portate in litri forse 50 litri al secondo o forse anche meno scarica 1/3 della sua capacità idrica nel secondario che poi fatto il suo dovere di irrigatore rientra nell'Isonzo.
Io ritengo che avendo a disposizione i canali irrigatori quali l'Agro cormonese gradiscano e il de Dottori è giusto sfruttarli per creare energia elettrica o preferiamo incentivare la centrale a carbone di Monfalcone.
Quello che manca è l'acqua i 20 mc. promessi dalla Slovenia quando servono non ci sono, Inutile parlare tanto un invaso a monte serve non sono balle ma sacrosanta verità.
Quindi , qual'è la proposta ?
Intanto ricominciamo a sghiaiare e inoltre andrebbe posto rimedio al danno che hanno fatto a VIllesse, a monte del ponte dell'autostrada dopo i lavori cominciati 2 anni fa hanno rotto lo strato impermeabile e ora filtra sotto.
E' da due anni che vado a controllare e a luglio è un insieme di piccole pozze con i pesci che muoiono e i bracconieri che vanno a prenderli con le reti.
Non penso che i 20,q in più della diga risolvano quella perdita. E li nessuno ha mosso puzze per il danno fatto.
In ogni caso da quando non sghiaiano più in foce (e tanto meno a pieris) abbiamo un letto largo che esonda alla prima piena.
Dal mio punto di vista (ignorante su questo elemento) se togliamo la ghiaia a valle come si faceva con la draga a valle del ponte grado monfalcone il fiume ricomincia a spingerla giù.
Qui un'interessante discussione.
Per quello che penso io, andare a ledere un ambiente sano e privo di inquinamento per cercare di sanare un minimo un ambiente già compromesso e nel quale arriveranno gli scarichi non è uno scambio vantaggioso.
Per me potrebbero benissimo lasciare un minimo di acqua in dottori solo per l'irrorazione de campi, non so quanta corrente facciano, ma 1kw ora non vale assolutamente come una marmorata o un temolo.
Giuseppe
Giusto sghiaiare ma con oculatezza perchè l'isonzo, nella nostra pianura, è un fiume pensile e per evirtare possibili esondazioni sono stati costruiti degli argini maestri sia in destra che in sinistra orografica. Togliere la ghiaia invece che movimentarla potrebbe creare seri problemi a tutte le opere idrauliche presenti. La Slovenia ha finanziato finalmente il depuratore di Nuova Gorica ed è un primo passo per togliere gran parte dell'inquinamento dal fiume, se poi riescono anche a rilasciare un quantitativo d'acqua che garantisca un minimo flusso vitale durante i mesi estivi sarà cosa fatta. Speriamo che il nostro bel fiume venga inserito al più presto come patrimonio dell'UNESCO e forse poi l'Unione Europea sarà più presente. Viva l'Isonzo.
L'Italia è ostaggio delle associazioni ambientali(ste)? Davvero? Non lo sapevo. E' per quello che si continuano a realizzare opere scellerate sul territorio (TAV; centri commerciali a iosa, autostrade nuove etc. etc.)!
Notiamo come alcuni scrivano senza avere ben chiaro l'argomento. Qualcuno di quelli ha letto i documenti e le relazioni (alcune anche disponbili su internet!)? Ha sentito il parere degli esperti (naturalisti, geologi etc)? Temiamo di no, ma sui blog e giornali sono tutti esperti! Fino a quando la gente continuerà a parlare a vanvera si otterranno soltanto disastri, come la nuova diga, pensata per scopi diversi da quelli ecologici (irrigazione ed elettricità); e del resto questo prevedono le concessioni attualmente in vigore. Poco quindi resterebbe al fiume, e per i più col forte danno a monte del nuovo manufatto.
Leggere per credere anche il massaggio di Mario Tozzi in questa breve intervista di questa estate a Gorizia che rende l'idea del segno dei tempi (per chi vuole capire…): http://bora.la/2013/08/31/linsostenibile-pesantezza-dello-sviluppo/
A proposito del tratto Sagrado-Cassegliano (quello storicamente in secca), qualcuno si è accorto che c'è una traversa poco prima? No?
Sapevatelo!
Quanto alle "altre" proposte, ci sono e sono state avanzate nel 2012 del Laboratorio Isonzo (www.laboratorioisonzo.it) fra cui:
– rinegoziazione accordi con la Slovenia (serve più acqua a valle)
– ottimizzazione usi dell'acqua in Italia
Ricordando che la situazione è destinata a peggiorare drasticamente (cambiamento climatico) non ci si può permettere di sprecare acqua come per il mais coltivato a tutto spiano su ghiaia (!) con tecniche agronomiche ante guerra (alte dispersioni idriche, lisciviazione dell'azoto etc.) per l'interesse di pochi, che spesso non sono nemmeno agricoltori.
Apriamo gli occhi e cerchiamo anche di capire come questa sia una questione complessa.
Da quello che leggo visto che la questione è complessa dovemmo starcene buoni buoni ed aspettare la pioggia ogni qual volta vediamo il fiume agonizzante in secca continua da Gorizia fino a Pieris e non mi si venga a dire di alzare dighe e argini a Sdraussina o a Sagrado che costerebbero un patrimonio senza risolvere il problema, pur non essendo esperto in materia posso solo immaginare gli altissimi costi per realizzare queste ipotizzate opere faraoniche.
La Slovenia, dalla diga di Salcano, per certo non rilascerà più acqua di quella che sta scaricando oramai da anni quindi si faccia un referendun e sarà il popolo a decidere.
Siamo nel 2014 d.C. abbiamo tutti gli strumenti per intervenire sui sistemi complessi. Poi se l'interesse politico è un altro questo è un altro discorso. A titolo d'esempio legga questo per risolvere i problemi diacronici di disponibilità d'acqua e che stanno adottando anche in altre parti del mondo: http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2013/12/25/news/isonzo-strategia-anti-diga-realizziamo-piccoli-bacini-1.8354757
In risposta al caro anonimo del 29/12/2013 23:17 che si meraviglia delle parole "ostaggio degli ambientalisti", se non lo sapeva vuol dire che e' ignorante.
Tira in ballo TAV, autostrade, supermercati ecc.,quindi tutto male realizzato in spregio all'ambiente.
Certamente sono stati realizzati degli scempi, pero' questo non da' alibi a non fare niente, Certamente e' un assiduo utilizzatore di energia elettrica, gas proveniente dalla Russia, autostrada e non da meno frequentatore di Centri commerciali. Un consiglio faccia l'eremita.
Sa leggere? Ho detto che dobbiamo tornare all'età della pietra? No ma che siamo oltre ogni limite, ovvero che si è costruito troppo e si continua a costruire.
Un dato fra tutti 5 milioni di locali sfitti in Italia (fonte Agenzia del Territorio, 2007), che per altro il cittadino bisognoso non può permettersi a causa dei costi.
Se per caso avesse tempo faccia qualche giro nei dintorni di Udine-Tavagnaco o Pordenone e conti i capannoni vuoti. Alcuni sono con pochi anni di vita ma sono e resteranno vuoti.
Probabilmente è uno di quelli che non capisce come si continuino a realizzare opere inutili e distruttive, per l'ambiente e spesso – parlando di opere pubbliche – per le tasche degli Italiani (legga debito pubblico) come la TAV, dove insigni economisti hanno dichiarato l'inutilità dell'opera e solo i politicanti continuano a sostenerla a spada tratta.
Ma probabilmente non le interessa.
Non ho affermato di tornare all'età della pietra, ma serve equilibrio, e qui siamo ampiamente oltre, ed è chiaro che l'elevata cementificazione del territorio non ha fatto che danni negli ultimi decenni con effetti per altro evidenti anche in TUTTI i recenti eventi alluvionali (Sardegna, Toscana, Liguria e Veneto).
Tutto questo cemento con quali vantaggi? posti di lavoro precario in fantasmagorici centri commerciali?
Non luoghi, che deturpano il paesaggio e la nostra cultura?
I dati confermano che oramai siamo colmi di queste attività. Apri uno e sottrai risorse ad un altro (cfr il CC Tiare e la crisi causato a Gradisca e Monfalcone).
Vogliamo parlare di altre opere inutili come le nuove autostrade in progetto in Lombardia? O della Cimpello-Sequals-Gemona, o della Carnia-Cadore che qualche imprenditore spera ancora di realizzare oltre 30 anni dopo?
Visto che lei palesemente non sa di cosa sta parlando, vada in Francia o nel Regno Unito o Germania a vedere dove e come sono collocate le aree produttive, commerciali e le infrastrutture. Noterà che il loro paesaggio è molto più ordinato. Eppure non sono economie da terzo mondo…
Le consiglierei inoltre di leggere qualche testo sul tema consumo di suolo per capire come in Italia (e nella nostra regione) si sia cementificato in sovrabbondanza il territorio con costi (esternalità) a carico della collettività, che paga anche lei!
Costi di trasporto, costi di distribuzione dei servizi, salute umana legata all'inquinamento. Parta magari da:
Gibelli MC, Salzano E., 2006. No sprawl.
Quando avrà letto un po' di bibliografia e di dati, ne potremo forse riparlare…
Come al solito si divaga, cosa centrano i capannoni con l'invaso sull'Isonzo allora mettiamo nel piatto anche tutte le caserme dismesse fatiscenti che stanno depauperando il paesaggio cittadino ma un tempo sono servite per una potenziale difesa della nostra Patria, senza andare fino a Tavagnacco basta fermarsi nel triangolo della sedia a Manzano o San Giovanni dove miei amici a causa della sleale concorrenza, sopratutto cinese, hanno dovuto chiudere e adesso quei capannoni? Fino a qualche anno fa hanno prodotto e garantito un lavoro a molte persone e tasse allo Stato.
Ma poi i piani regolatori che adottano i vari comuni, dove vengono previste le zone artigianali, industriali o quant'altro con relative edificazioni, non vengono apposti all'albo e ogni cittadino a modo di visionarli e fare le proprie osservazioni, se del caso, alla loro adozione? Quindi la colpa è tutta nostra, o no?
La Cimpello Sequals che lei menziona visto che personalmente ho avuto modo di lavorare in quelle zone a detta delle imprese che vi stazionano – Colfosco, CEIP e altre ancora, la bretella è quanto mai importante sopratutto, in caso di piena del Meduna, quando i guadi di Tauriano o Vivaro venivano chiusi. Visto che stiamo sparando sulla Croce Rossa allora anche i ripetitori per i cellulari o quelli delle emittenti radio e TV dovrebbero sparire dal San Michele e dal Carso in genere, via tutti perche sono uno scempio per il paesaggio, ma no guai abbiamo tutti il telefonino e deve esserci sempre campo!
I Centri commerciali, il Tiare ad esempio, Benet, Emisfero e tanti altri, danno lavoro a molte persone, e stando agli articoli sui giornali gli altri negozi dell'Isontino si sono ben organizzati con varie offerte e promozioni per attirare la clientela e sembra che il loro lavoro sia stato premiato. Essendo molto spesso in Germania nella parte alta verso il mare del Nord posso dire per certo che anche loro hanno, come noi, i loro centri industriali e commerciali forse un poco meglio sistemati dei nostri ma la loro mentalità è ben diversa, trovi anche un parco eolico importante e non so se qui da noi verrebbe accettato, da loro non vedi una carta per terra da noi invece la gente ama buttare immondizie dappertutto, il sottoscritto che va a camminare spesso sull'Isonzo e sul Carso rientra sempre con il sacco nero pieno d'immondizie questo è vero lo fanno anche gli Ambientalisti e la Protezione Civile con i volontari una o due volte l'anno poi inseriscono l'articolo sul giornale, ma è troppo poco ci vuole meno pubblicità e più fatti.
Avevo già letto l'articolo sui bacini "l'uovo di Colombo" però non viene detto come si possono realizzare e dove, si parla che all'Isonzo servono 25 mc/sec. per garantire una portata minima decorosa, vorrei proprio sapere o vedere un progetto anche di massima sul come e sopratutto dove possono essere realizzati questi bacini e poi andranno bene agli Ambientalisti sacrificare ettari di terreno da dedicare agli invasi visto come sta andando la questione bacini d'invaso per la laminazione delle piene del Tagliamento tra Pinzano e Dignano. Per ciò che concerne l'Invaso e dico invaso non Diga, parola fuorviante, se questo problema fosse sorto in Slovenia quelli non ci avrebbero pensato due volte a realizzarlo. Comunque adesso mi sono stancato di scrivere, rispetto le idee degli altri ma spero tanto che qualche cosa per l'Isonzo si faccia e si faccia alla svelta.