Sono passati 330 anni dall’11 settembre 1683, la battaglia di Vienna che segna la sconfitta dell’impero ottomano determinando in modo decisivo gli assetti delle potenze europee alla vigilia del XVIII secolo.
Sono passati 70 anni dall’11 settembre 1943, inizio di quella “battaglia di Gorizia” contro l’occupazione nazi-fascista che è evidentemente ancora un “nervo scoperto”, come dimostra la lettera di un consigliere regionale di destra pubblicata oggi sul Piccolo.
Sono passati 40 anni dall’11 settembre 1973, colpo di stato in Cile contro Allende: la “vittoria” di Pinochet ha significato almeno 30mila morti e 60mila torturati, oltre che l’instaurazione di una dittatura voluta e sostenuta dai centri di potere planetari.
Sono passati 12 anni dall’11 settembre 2001, attentato alle Twin Tower di New York: 3000 morti e l’inizio di un periodo di grave insicurezza culminato nelle guerre in Afghanistan e Iraq, poi nelle cosiddette primavere arabe soffocate ne sangue di conflitti interni che sembrano ormai sfuggiti a qualsiasi possibilità di controllo.
Anniversari “duri”, che invitano a riflettere. Un’occasione è offerta dall’incontro proposto questa sera al Forum: Gabriele Donato presenterà il suo libro “La lotta è armata”, ma darà anche lo spunto per una memoria degli anni ’70 in grado di aiutare una maggior comprensione del presente, cioè di ciò che accade oggi, 11 settembre 2013.
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Battaglia di Gorizia che fu sostenuta, come sarà detto il 19 settembre, anche da reparti dell'esercito italiano in accordo con quello jugoslavo, allora sotto il comando del generale Tito.