Zoran, il mio nipote scemo: è il film che sullo sfondo del vino, delle private e delle freccette racconta delicatamente la complessa storia della nostra terra di confine. Dieci minuti di applausi, recensioni improntate all’entusiasmo, articoli inneggianti sui principali quotidiani nazionali… sembra proprio che il giovane regista goriziano Matteo Oleotto possa fregiarsi del titolo di grande promessa del cinema italiano. Non si sa se vincerà la Settimana della Critica o il Festival della “prima opera”, ma la sensazione è che abbia già vinto il premio simpatia, anche grazie all’allestimento dell'”osmizza” al Lido di Venezia. Tanto più significativa è l’opera – protagonisti il navigato Giuseppe Battiston e l’ottimo esordiente Rok Prasnikar – quanto più si pensi che è il frutto di un’inedita collaborazione italo/slovena coordinata da Transmedia. Un film che fa pensare, ma anche commuove e diverte: sarà portato nelle sale in novembre. Nel frattempo, per chi lo desidera, Matteo Oleotto sarà ospite del Forum per Gorizia martedì 10 settembre, alle ore 18.
per collaborare con i vicini, ci vuole volontà e non gect
Programmare congiuntamente lo sviluppo di un territorio non è esattamente come fare un film.