Suscita meraviglia che ci si meravigli. Il Governo è come la torre di Pisa (immagine omaggio al suo Presidente), che pende che pende e mai non vien giù. Solo che, a differenza del celebre campanile, non può sperare nel poderoso intervento umano che alla fine del secolo scorso ne ha arrestato l’inclinazione ed evitato la caduta. Fin dal primo giorno si sapeva che le sorti politiche del pur volonteroso Letta erano legate agli umori e ai destini del satrapo arcoretano: c’è stato un solo provvedimento che non sia stato esplicitamente approvato dal manovratore neanche tanto occulto? Un Governo espressione del contrario di quanto hanno voluto i (pochi) italiani che sono andati a votare, in forza di una legge elettorale presto al vaglio di legittimità della Corte Costituzionale, voluto da un Presidente dell Repubblica rieletto sulla soglia dei 90 anni per mancanza di accordo politico parlamentare… Si poteva pensare che durasse in eterno?
A proposito 1: cosa accadrebbe se (come possibile e probabile) la Corte Costituzionale dichiarasse incostituzionale il “porcellum”? Gli ultimi due Parlamenti risulterebbero eletti in forza di una Legge in-costituzionale; quello attuale verrebbe riconosciuto in-costituzionale e dovrebbe essere sciolto da un Presidente a sua volta eletto dallo stesso Parlamento in-costituzionale… Un bell’inghippo, per usare un eufemismo.
A proposito 2: per chi fosse troppo rattristato per la (possibile e probabile) fine dell’esperienza Letta junior, una nota suggerita da persona competente. Nel Decreto Legge del 31 agosto 2013, entrato in vigore il 31 agosto 2013, in materia di Imu, fisco e quant’altro, nell’art. 14 (Definizione agevolata in appello dei giudizi di responsabilità amministrativo-contabile) si stabilisce che coloro che sono stati riconosciuti colpevoli di danno finanziario nei confronti dello Stato e ottemperano in tempo utile ad alcune semplici formalità burocratiche, potranno corrispondere allo Stato al massimo il 25% del danno quantificato. Come si suol dire, la legge vale per tutti, anche se è stata sollecitata dalla presunta impossibilità di pagamento da parte dei gestori delle case da gioco: può tirare un sospiro di sollievo anche la nostrana banda di consiglieri regionali utilizzatori di soldi pubblici per comprare computer di famiglia, treni di gomme invernali e romantiche gite in Italia e all’estero…
ab
non si riesce neanche a commentare, ogni parola è inutile davanti allo sfascio totale.
In altre parole un altro condono, l'ennesimo regalo ai furbetti, una leggina che farà contenti tanti, a destra e a manca. Una cosa questa strana specie di governo è riuscita a fare al pari se non meglio di quello precedente: decreti legge contrari al senso di legalità e giustizia, fatti apposta per chi la legge e le regole le vuole aggirare e, del resto, che ci si poteva aspettare da questa gente? Solo persone profondamente ingenue o totalmente in malafede potevano illudersi che il governo delle larghe intese fosse la soluzione: almeno si potesse dire che le due componenti principali di questa strana alleanza sono come il diavolo e l'acqua santa, ossia realmente antitetici, ma appaiono solo due sfumature dello stesso colore. Questi individui sembrano fare a gara a chi è più moderato – parola ripetuta come un mantra da tutti, come se si trattasse di un valore a prescindere – ma, mentre una delle due parti mostra i muscoli pretendendo di imporre la propria linea, purtroppo riuscendoci agevolmente, l'altra arranca e boccheggia, ormai priva di una seppur minima parvenza di capacità propositiva e decisionale. Quel poco che rimane della sinistra sembra preoccuparsi di dimostrare la propria distanza ed estraneità da quella che un tempo era l'ideologia della sinistra, intesa come patrimonio di idee e valori da cui traevano origine il sogno ed il progetto di una società di uguali per diritti e opportunità, ma anche di cittadini onesti e rispettosi delle leggi, ripudiata come un errore, una brutta avventura da dimenticare. Spiace dover constatare che non una delle leggi o riforme finora proposte e approvate risponde a quell'ispirazione – il d.l. citato nel post è esemplare in proposito – al contrario, la logica sottesa a queste scelte è quella del più furbo, del più scaltro ad aggirare le norme della convivenza civile, più che un inno alla legalità un invito ad infrangerla! "…Nel Paese dei Condoni a pagar se sempre i moni…" Anna V.
Ai consigieri regionali "beccati" a sperperare il denaro pubblico è stato constestato il realo di peculato. Non centra nulla Imu, fisco e quant'altro. Solo per la precisione.
E non mi firmo, visto che la "nuova democrazia"
per voi è anonima in nove casi su dieci..