Tre sono gli elementi di novità proposti lo scorso mercoledì nell’incontro organizzato dal Forum per Gorizia intorno alla figura del Vescovo di Roma Francesco.
Andrea Bellavite ha tratteggiato alcuni esempi di uno stile comunicativo che ha consentito a Bergoglio di riportare la Chiesa Cattolica alla ribalta dell’attenzione mondiale. Il “buona sera” con il quale ha iniziato il suo mandato ha manifestato l’immediato desiderio di entrare in comunicazione con ogni persona, indipendentemente dal suo “credo” o dalla sua situazione esistenziale. Il primo viaggio pastorale a Lampedusa ha sottolineato che prima delle pur necessarie decisioni politiche, quando si affronta il tema della sofferenza umana in particolare dell’immigrazione, è indispensabile la consapevolezza della fraternità: il suo commovente messaggio al mondo musulmano è stato un’ulteriore conferma della volontà di incontro, amicizia e dialogo universale. La valigetta portata in aereo, l’auto semplice, le telefonate “a domicilio” hanno desacralizzato la figura della guida della Chiesa cattolica, inviando un messaggio preciso: “io sono una persona con la stessa dignità di ogni altra, portatore di un particolare ruolo di servizio nella carità”. Infine le linee guida del pontificato, non affidate a encicliche o lettere apostoliche, ma a due interviste, una a Civiltà Cattolica l’altra a Eugenio Scalfari e pubblicata su Repubblica. Quest’ultima rivela un sorprendente superamento di classiche posizioni del passato (“Il proselitismo è una solenne sciocchezza” e “aiutiamo ciascuno a realizzare ciò che ha intuito come Bene”).
Giuseppe Cingolani ha approfondito gli aspetti filosofici e teologici sottesi all’apparente semplicità delle parole e del gesti. Richiamando la tradizionale visione aristotelico tomista incentrata sull’oggettività della Verità Rivelata corrispondente a quella della Creazione, ha sottolineato come il primato della relazione affermato da Bergoglio porti di fatto un completo rovesciamento del punto di vista, portando in primo piano la Persona in quanto tale. E se la preoccupazione precedente sembrava consistere nella riaffermazione dei principi “non negoziabili”, anche nell’ambito della politica, il nuovo Vescovo di Roma propone la scoperta della verità e della luce di Dio nella relatività di ogni essere umano: qualunque sia il suo credo religioso, la sua situazione morale, la sua visione del mondo. In questo modo, secondo Cingolani, Francesco riporta la Chiesa nel cuore del dibattito della cultura contemporanea, anche attraverso la sorprendente scelta dei propri privilegiati interlocutori.
Paolo Lorenzon ha da parte sua rilevato come le posizioni teologiche e gli atteggiamenti esistenziali di papa Bergoglio non siano nati negli ultimi mesi: la frequentazione della Chiesa latino-americana e la formazione alla scuola dei poveri spiegano il suo modo di essere, quanto le due figure di santi ai quali si ispira. Ignazio di Loyola, negli Esercizi Spirituali, raccomanda di vivere un’esistenza caratterizzata proprio dall’essenzialità nell’Imitazione di Cristo che contraddistingue il Pontefice. Francesco d’Assisi, con la sua scelta di manifestare anche attraverso la nudità la somiglianza al Maestro, richiama tutti a una relazione con la Realtà determinata anzitutto dal riconoscimento in essa della Bontà di Dio. Da ciò la necessità di mettere in discussione il Patrimonio di ricchezze materiali della Chiesa e la fondata speranza di trovarsi di fronte a un’autentica rivoluzione spirituale, ecclesiale e sociale.
Sarà proprio così? La Chiesa cattolica è alla vigilia di un totale rivolgimento e di un autentico ritorno alle origini evangeliche? Oppure si tratta della straordinarietà di un uomo, del quale si ricorderà il coraggio e la capacità empatica? Sono le domande dei numerosi presenti, tutti accomunati dalla profonda sensazione di una speranza da condividere. Il che – con i tempi che corrono – non è poco…
Per le persone che come educazione religiosa hanno avuto solo il catechismo a scuola o la precettistica morale di alcuni luoghi di aggregazione sapere che la Trinità è simbolo della relazione è una scoperta incredibile. Forse chi sa non è consapevole di quanto la nostra educazione religiosa sia stata estremamente carente e si sia risolta in un "dover essere" di tipo moralistico e soprattutto di inibizione sessuale. Per cui io auspico che simili incontri di approfondimento su che cosa sia veramente la religione si possano continuare a fare, perchè c'è una sorta di analfabetismo su questi temi. Penso invece che discussioni come queste che a partire dagli interrogativi posti da Bellavite spaziono su temi come verità assoluta o verità relativa siano di grande interesse anche per i laici. adg
E' la moda (o il trend), come Bergoglio e Scalfari. In mancanza di altro. TR
Diciamo che è un Papa che piace molto ai non cattolici e molto poco ai veri cattolici. Non a caso si occupa di divorziati, abortisti, immigrati, ma non spende una parola per i cristiani massacrati in ogni parte del mondo. E non a caso nel presenta articolo viene chiamato sprezzantemente "Bergoglio", invece che Papa Francesco.
Un chiarimento: chi sono i veri cattolici e chi sono quelli falsi?
E' vero cio' che dici, ottima osservazione.
Per completezza di cronaca è doveroso dire che che anche il precedente Pontefice non veniva chiamato Papa Benedetto XVI, ma semplicemente paparazzingher o ancora più sbrigativamente razzingher…E non parlo del nostro presente Forum, ma della raitivvù, mediasette, lasette ecc…..
Comunque mi sembra che i media chiamino l'attuale Pontefice Papa Francesco e lo trattino bene…
Poi se nel presente articolo, l'autore lo chiama semplicemente Bergoglio (nel titolo) e in un altro caso, non mi sembra lo faccia in tono dispreggiativo…
saluti
Ma come? Non è abbastanza chiaro?
Io invece non ho capito il commento, in particolare lo spunto finale. Non comprendo cosa ci sia di sprezzante nel nominare Bergoglio (come Roncalli, Montini, Ratzinger). Non penso che ci sia questa differenza tra "non cattolici" e "buoni cattolici", come non è vero che Francesco abbia dimostrato disinteresse per "i cristiani massacrati". Non colgo la posizione dell'autore, se cioè sia entusiasta (come i relatori) o invece preoccupato per un vescovo di Roma così…
no, io non capito miente
Scusate eh…..
Va beh che siamo tutti anonimi (e qui lasciatemelo dire – tipicamente goriziano – ma almeno da ANONIMI cerchiamo di esprimerci…., di dire qualcosa….. almeno….QUALCOSA, nel vero senso del termine….
questi ultimi 3 post sono da ambara baccicci cocco ….ragazzi…. SVEGLIA fuori le parole….
Sembriamo bambini del nido, anzi sono piu' evoluti di noi!
Anonimo del 28 ottobre 14.43.