La visita degli amici della Sardegna che hanno presentato il libro “Non ci scusiamo per il disturbo” è stata a dir poco straordinaria. La serata al Forum ha visto una partecipazione superiore a ogni aspettativa, in un clima di grande attenzione, a volte di commozione. Il racconto diretto di persone frequentanti i centri di salute mentale della Sardegna e l’originale montagnoterapia hanno esplicitato un percorso terapeutico fortemente innovativo, senza sottacere le difficoltà e le tensioni. Oggi il gruppo ha raggiunto l’Ospedale Psichiatrico di Idrjia e il centro diurno di Šent ad Ajdovščina, un’altra occasione di cultura, conoscenza e amicizia. Ricordiamo questa visita per il momento solo con un paio di foto ricordo, ma le intuizioni, le idee e le proposte del Gruppo saranno adeguatamente riprese come spunto di discussione e di “lettura” dei percorsi del welfare nella nostra città.
Per me è stato un incontro straordinario. Sentire persone che parlano dei loro problemi, senza vittimismo, senza remore e indicando anche possibili soluzioni al disagio è veramente un'esperienza che non si faceva dai tempi di Franco Basaglia. Persone non viste come utenti, ma come soggetti in grado, insieme, di riconquistare una loro vita; medici che parlano di libertà, di utilità della follia non si sentivano più dagli anni 70. Bello poi rivedere Nico Casagrande, che con Basaglia ha distrutto un manicomio, facendo una rivoluzione che la piccola e provinciale Gorizia non riesce a capire. Un complimento però va ad personam e cioè a Daniela Careddu, che ha ospitato dieci persone e diretto l'incontro con grande determinazione e competenza. adg