Le ACLI di Gorizia propongono l'”adozione” di una bolletta a favore di chi non la riesce più a pagare. Esprime accordo la Caritas e anche – ci mancherebbe, vedendosi togliere un po’ di castagne dal fuoco! – l’assessorato al welfare comunale. Chi non risente troppo della crisi dovrebbe mettere a disposizione di chi non ce la fa più una parte dei propri soldi.
Bene, come risposta all’emergenza è un gesto che può avere un suo significato. Ma…
… ma senza un preciso impegno da parte del livello amministrativo (Giunta Comunale) e di quello tecnico (enti erogatori delle bollette, per esempio), a lungo andare si tratterebbe di una mera sostituzione di compiti che non appartengono a chi già paga abbondanti tasse, imposte e tariffe, ma a chi è preposto ad amministrarle ed equamente distribuirle.
Il resto – cioè la generosa offerta di ciascuno – è fatto privato e tale deve restare.
ab
Forse l'ennesimo tentativo di apparire sul giornale locale che subito evidenzia la spot-notizia. E gli enti perseverano nel loro operare quotidiano, come nulla fosse. E tutti contenti, salvo coloro che non lo erano già prima.
…e poi, con quale criterio si può scegliere la bolletta da pagare visto che la maggior parte della popolazione si trova in difficoltà?