Viene inaugurata oggi la nuova sede del Gect presso lo storico edificio del Trgovski Dom in Corso Verdi. Dopo alcuni anni di grande incertezza, qualcosa sembra essersi messo in movimento e la presenza a Gorizia del Presidente della Repubblica Borut Pahor sta a dimostrare l’interesse che l’istituzione ha progressivamente suscitato in Slovenia.
La sede, la più flessibile organizzazione, le idee che circolano e che vengono prese in considerazione con maggior consapevolezza e concretezza, sembrano effettivamente indicare che da qualche tempo è iniziato un nuovo corso e che le perplessità che avevano accompagnato il lungo periodo precedente stanno lasciando il posto a una stagione di maggior efficienza e convinzione.
L’appuntamento odierno, occorre riconoscerlo, segna anche un successo delle tre amministrazioni coinvolte, compresa quella targata Romoli, al quale va attribuito il merito di aver perseguito con insistenza un obiettivo che avrebbe dovuto essere il fiore all’occhiello del centro sinistra cittadino e provinciale: quest’ultimo perde – almeno a livello simbolico – uno dei principali argomenti di critica al centro destra “anti-sloveno” e si trova (finalmente) costretto a ri-posizionarsi su idee e progetti ben più ampi e coinvolgenti di quelli finora individuati e perseguiti.
Comunque sia, l’odierna giornata di festa cittadina porta una ventata di speranza, in un momento che reclama più che mai una ventata di prospettive finalizzate a rivitalizzare la città.
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