Sotto Natale, un suggerimento bibliografico, per ricordare i 100 anni dalla nascita di Etty Hillesum (15 gennaio 1914) e i 70 dalla morte ad Auschwitz (30 novembre 1943). La sua opera, riscoperta solo agli inizi degli anni ’80 e in parte pubblicata in Italia negli anni ’90, consiste in un cospicuo patrimonio di “Lettere” e soprattutto nel “Diario 1941 – 1943”. Si tratta di una testimonianza straordinaria del percorso esistenziale di una giovane ebrea, nata in Germania e giunta in Olanda sulla scia delle persecuzioni razziali. Dopo essersi avvicinata alla psicologia e alla psicoanalisi conosciute attraverso un collaboratore di Jung, ha dedicato i suoi due ultimi anni ad assistere gli ebrei olandesi deportati nel campo di concentramento di Westerbork, da dove ogni settimana partiva un convoglio diretto ai campi di sterminio in Germania e in Polonia. Il suo percorso interiore si intreccia con il periodo più terribile della storia europea del Novecento e consente una lettura degli eventi profetica, profonda e per molti versi sorprendente. Adelphi ha curato finora la stampa delle Lettere e di una sintesi dei Diari. Nel 2012 per la prima volta è uscita l’edizione integrale del Diario 1941-1943: una lettura da non perdere, ma anche un’intelligente strenna natalizia…
Andrea Bellavite
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