Un Parlamento costituito in modo in-costituzionale: l’attuale e la precedente legislatura sono de-legittimate dalla Consulta. Le conseguenze del pronunciamento sono evidenti: un’istituzione che “funziona” in base alla trasgressione delle regole fondamentali del contesto in cui è inserita non può che decadere. Il problema è che i procedimenti regolamentari che dovrebbero portare alla “sanatio” devono essere attivati dal Presidente della Repubblica garante della Costituzione, ma eletto la prima e la seconda volta da un Parlamento dichiarato in-costituzionale. Un bell’inghippo, che non trova riscontro, almeno oggi, nelle parole dei “politici”. Letta, per esempio, dice che “non ci sono più alibi, occorre procedere subito alla riforma”; ma, vivaddio, non faceva parte anche lui da parecchio tempo di un Parlamento (in-costituzionale) che avrebbe dovuto “riformare” il sistema? E, soprattutto, dopo la sentenza della Corte, il tempo è scaduto: un Presidente della Repubblica in carica sulla base dell’elezione da parte di un Parlamento in-costituzionale e lo stesso Parlamento in-costituzionale non possono procedere in alcun modo. Le dimissioni immediate di tutti gli eletti in modo in-costituzionale sono un atto ovvio e dovuto. Gli esperti costituzionalisti dovrebbero trovare immediatamente la formula per oltrepassare l’evidente e totalmente inedita paralisi istituzionale. E andare al voto, nel più breve tempo possibile, con l’ultimo sistema elettorale riconosciuto nell’ambito delle regole costituzionali. Altrimenti davvero sarebbe incoraggiato chi si arrabbia e decide di non giocare più…
Eletti cn una legge anticostituzionale. Restituiranno i soldi illecitamente percepiti? Incredibile il silenzio su fatti così gravi. Già il governo è stato fatto senza tenere conto della volontà degli elettori che certo non volevano le larghe intese, nè quelli di destra, nè quelli di sinistra nè i 5 stelle. Adesso con Letta c'è Alfano che non rappresenta nessuno, poichè FI è all'opposizione. Inoltre gente illecitamente eletta dovrà decidere sulla vita precaria di milioni di cittadini e magari anche sulle riforme costituzionali. Penso che la democrazia non abbia mai toccato un punto più basso e che mai la cosiddetta rappresentanza abbia toccato il fondo. E' un miracolo che un simile paese vada ancora avanti, che la gente paghi ancora le tasse e vada a lavorare.
Io ho votato per un partito che con questa legge incostituzionale non è riuscito a portare nessun rappresentante in parlamento ma che con la legge elettorale in vigore oggi dopo l'intervento della Corte ne porta alcune decina.
Allora chiedo al PD di mandare a casa i suoi eletti incostituzionali e sostituirli con i miei rappresentanti ingiustamente esclusi!
Altro che primarie, questa si che sarebbe per il PD una bella botta di democrazia…
Infatti. se ne devono andare, non sono legittimati a chiedere nulla agli italiani truffati
Se la stanno giocando tutta tra borghesi e liberali, sia pure con vesti di cartapesta targate pdl, m5s, ncd, f.i.,udc,scelta civica, psi, popolari lusifinanziati, etc,etc…intanto agli operai rimane da difendersi per una misera pagnotta, con contratti separati, pensioni d'argento senza perequazione. Almeno una volta con il P.c.i. qualche operaio gli riusciva di entrare alle Camere per dire la sua, e negli anni settanta, le riforme quelle vere, anche se non tutte sono state fatte. Meditate bene. Meditate.
Certo, approvo in pieno, aggiungiamo – oltre al vecchio P.C.I. – anche la vecchia D.C.
Non ti pare?