Le cronache della visita a Gorizia del presidente sloveno Pahor parlano di una ritrovata – o neo-scoperta – convinzione che il territorio goriziano può avere un futuro soltanto se si concepisce unito – di qua e di là del vecchio confine – con un bacino d’utenza di almeno 80mila persone. Anzi, se si aggiungono quelli relativi a coloro che abitano in quella che tra breve potrebbe diventare l’ex provincia di Gorizia, i numeri dei residenti nell’area potrebbero oltrepassare i 200mila.
Forse hanno capito che il problema è quello di creare un territorio comune, hanno capito dopo che sono anni e anni che si dicono le stesse cose. Ma proprio la lentezza e la mancanza di "spinta propulsiva", almeno nelle nostre istituzioni, mi fa pensare che senza un cambio della classe dirigente abituata alle mollezze della zona franca poco si farà.