Un po’ di numeri. Oggi nel contesto della crisi del turismo nell’Isontino, sul quotidiano locale si parla del Castello di Gorizia, in controtendenza con una media di presenze – così si dice – intorno alle 3000 mensili. Si sottolinea anche una punta di circa 300 presenze al giorno nel periodo di Ferragosto 2013, con un evidente aumento – il vero e proprio raddoppio viene definito “exploit” – rispetto agli stessi giorni del 2012. Calcoli alla mano, 3000 persone al mese fanno 36.000 all’anno. Quando stavano per iniziare i lavori degli ascensori in Consiglio Comunale chi sottolineava la necessità dell’opera in quanto i visitatori erano stimati intorno agli 80mila (con un calcolo che moltiplicava per due i biglietti staccati). Dunque, non occorre la calcolatrice per scoprire che rispetto a quel periodo i visitatori “ufficiali” sono vistosamente calati (10%) e che – anche ammettendo e non concedendo che TUTTI sarebbero disponibili a rinunciare a una brevissima e attraente passeggiata per raggiungere a pagamento il maniero via rotaia – gli ascensori potrebbero ospitare nello stra-migliore dei casi – mediamente 100 persone al giorno (circa 10 all’ora, immaginando un orario di funzionamento di una decina d’ore). Ritenendo che nessuno sarebbe disposto ragionevolmente a sborsare più di due euro per superare 60 metri di dislivello, si tratterebbe di un’entrata 72.000 euro all’anno: già 20.000 euro all’anno di perdita sulle iper-ottimistiche previsioni di spesa preparate dieci anni prima e ri-presentate dal Sindaco su una specie di foglietto della spesa nel 2010. Ovviamene senza tenere conto della traboccante manciata di milioni già investita sul colle del Castello e dell’incertezza sull’effettiva possibilità di condurre fino al termine i lavori, già protratti ben oltre i termini, a causa di prevedibilissimi “imprevisti”. In permanente assenza del documento “dettagliatissimo” sul rapporto costi/benefici, promesso da anni da Sindaco e Giunta per “le prossime settimane”, sempre più serpeggia una domanda, perfino tra i convinti delle prime ore: ne valeva veramente la pena?
Certamente non ne valeva la pena per i cittadini che non si sono in alcun modo voluti consultare, anzi sono stati presi per i fondelli non offrendo mai delle pezze d'appoggio reali e concrete sul rapporto costi benefici, sulla gestione dell'impianto, nè tanto meno sulle iniziative che si prevedono per attirare turisti in continuo calo. A mio avviso quello dell'ascensore è uno dei più grossi scandali della nostra vita amministrativa ed è veramente curioso che oggi molti, su questo problema che graverà come un macigno sulle future amministrazioni, se ne stiano zitti, compreso il Movimento a 5 stelle. Piscopo certamente è un caso, ma costa poco, l'ascensore invece sarà un peso per i prossimi anni.adg
Notizia di oggi che Rifanno lo stadio di Campagnuzza, soldi per rifare tutto li trovano ma per le famiglie in difficoltà le casse del comune sono sempre vuote.
Poi immaginatevi le ingessature al gettito contabile che proviene dallo Stato, e ai vincoli conseguenti col patto di stabilità, e chiedetevi perchè non nascono più nuovi Goriziani. La destra applica l'austerità richiesta dal F.M.I. e dalla BCE, fino all'ultimo centesimo sulle addizionali Irpef sia Regionali che Comunali dei pensionati, salvo poi accumulare qualche tesoretto da spendere in luganighe e vini del Collio. E poi se la prendono con tutti quelli che non vogliono saperne nè di carne di maiale nè di Porcellum, in salsa spagnola o renziano-italica che sia, che va tanto bene anche ai 101, ora diventati 111.
Siamo alle solite:"Franza o Spagna pur che se Magna".
Diamoci da fare contro la sintonia profonda che sa tanto di legge truffa come quella del 1953, o meglio ancora da lista nazionale del 1926. Poi non diciamoci che non lo sapevamo che poteva finir male così. Buonasera a voi tutti, Anonymus de Anonymis.-