E’ stato presentato ieri sera al Forum per Gorizia il volume Il lager di san Sabba. Dall’occupazione nazista al processo di Trieste, edizione Beit 2012. L’autore, Tristano Matta, ha portato i numerosi partecipanti al’incontro dentro la storia della Risiera, evidenziandone le caratteristiche di luogo di detenzione e transito per gli ebrei in attesa di essere trasferiti nei campi di sterminio in Polonia e Germania, luogo di tortura e uccisione di oppositori politici in particolare sloveni e croati, luogo di eliminazione di cittadini inermi. Ha inoltre tratteggiato le caratteristiche dei responsabili del Campo, sottolineando come i comandanti e il personale fossero stati scelti tra i “migliori” esecutori delle idee progettuali del nazismo: tale dato è prova dell’importanza attribuita dai vertici nazisti al Litorale Adriatico. Il racconto degli eventi, supportato da una rigorosa documentazione storiografica, ha suscitato emozione e perplessità, in particolare quando è stato evidenziato il sostanziale oblio calato sugli orrori della Risiera, dall’immediato dopoguerra fino alla metà degli anni ’70. Del resto, come ha amaramente notato Matta, il silenzio su molti tragici eventi del periodo bellico si è protratto fino ad oggi, rotto soltanto da ritrovamenti – a dir poco fortunosi – di nuovi documenti ben nascosti negli armadi degli archivi romani. Quella di Tristano Matta è una testimonianza di come l’accurata ricerca storica sia una condizione determinante per riflettere in modo sereno ed equilibrato sugli avvenimenti del passato e sulla loro influenza sugli orientamenti e sulle scelte del presente.
Matta è veramente competente e sulla questione della Risiera dopo la guerra, sul processo, sulla società civile ci sarebbe ancora molto da dire.
Sentir parlare Tristano Matta è esattamente come vedere un film. Grande incontro. Grazie!