Questa bozza di legge prevede una rete nazionale per le due ruote lunga 20mila km senza interruzioni, che attraverserà tutti i capoluoghi di regione e i luoghi di importanza turistica, poggerà sul recupero della viabilità minore esistente e sarà sostenuta dall’accesso delle bici a stazioni, porti e aeroporti.
A dar forza a questo progetto di legge, oltre al numero di ciclisti sopracitati, ci sono i dati nazionali sulla mobilità dove indicano che Il 60% degli spostamenti in auto ha una distanza non superiore ai 5 km, il 15% inferiore a 1 km!
Una rete ciclabile diffusa, agevolerebbe gli spostamenti con la bici. Il piano nazionale per la ciclabilità, comprenderà quello delle Regioni ed Enti locali; Provincie e Comuni, inoltre, dovranno realizzare strutture e/o depositi anche per la riparazione delle bici in tutte le stazioni ferroviarie e dei bus extraurbani.
Gorizia ha tutte le caratteristiche per candidarsi a diventare una città Amica della Bici: poche o quasi nulle le salite, distanze di attraversamento della città minime, molto verde.
Cito quanto ha detto Alfredo Martini (18/2/1921), ex commissario tecnico della nazionale di ciclismo: “…(la bici) Un contributo sociale. E non ha controindicazioni. fa bene al corpo, all’umore. Chi va in bici, fischietta, pensa, progetta, canta, sorride. Chi va in auto, s’incattivisce o s’intristisce.”
Nevio Costanzo
Speriamo che Gorizia si candidi, almeno un qualche primato lo avrebbe.
Se al goriziano scappa la pipì mentre sul divano del salotto sta guardando la tv, per andare al bagno prende l'auto.