Difficile non rimanere colpiti dalla pagina a pagamento pubblicata oggi sul Il Piccolo. La firma è quella di Alessandro Vescovini, se-firmante “il disinformato”, in realtà apprezzato imprenditore. L’argomento è la Centrale A2A di Monfalcone, la nocività delle emissioni della quale sono state dimostrate da uno studio di Eletterogen che non sarebbe stato preso in considerazione in sede di autorizzazione da parte del Comune e dal parere legale dell’avvocato che segue le simili cause relative al carbone di Porto Tolle e Vado Ligure. “Senza la centrale di Vado, tanti decessi (almeno 400 tra il 2000 e il 2007!!!) non ci sarebbero stati” – ha dichiarato l’altro ieri il procuratore capo di Savona. Ebbene, Vescovini, sottolineando di aver già pubblicato una simile, documentata pagina a pagamento oltre un anno fa, “beccandosi” appunto la qualifica di “disinformato”, chiede al sindaco di Monfalcone non soltanto perché non sia ancora stata revocata l’autorizzazione, ma anche perché non sia stata realizzata prima quella verifica previa che ora sembra a tutti essere indispensabile e urgente. Quanti morti dovranno registrarsi a Monfalcone – si domanda accorato l’estensore della lettera – perché ci si renda conto della situazione? Una domanda alla quale probabilmente sarà data risposta in breve tempo: comunque un interrogativo tragico, in una città già drammaticamente penalizzata dalle lungaggini sugli accertamenti relativi all’amianto nei Cantieri navali…
ab
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