Commento a caldo, su una coalizione di Governo formata in modo opposto rispetto a quello indicato dagli elettori, con un Presidente del Consiglio scelto dai tre milioni di votanti delle “primarie” Pd e con una linea politica sostanzialmente identica a quella del silurato Letta. I ministri noti sono “purtroppo noti”: Alfano, che Renzi sindaco avrebbe dimissionato più volte quando il Capo era Letta, rimane tranquillamente ministro dell’Interno, con Lupi e la (incredibile!) Lorenzin. Un partito mai votato da nessuno, quotato intorno al 3%, esprime ben tre ministri – e in ruoli assai importanti – in un Governo di diciotto. Quelli meno noti hanno curriculum da brivido: dal fondamentale Ministero degli Esteri viene letteralmente estromessa una figura di prestigio internazionale come Emma Bonino, sostituita da una persona che nel suo palmares ha un paio d’anni di “responsabile delle Relazioni estere dei Ds”. E alla Giustizia, snodo decisivo? Andrea Orlando, partecipe di qualche riunione della Commissione parlamentare antimafia, non soltanto non laureato in materie giuridiche, ma titolato della sola maturità scientifica. La laurea in giurisprudenza l’ha invece Maria Elena Boschi, ministro alle Riforme, altro ruolo chiave: poco più che trentenne, affronta il tema delle riforme da ben circa tre mesi, quando il suo conterraneo Renzia la nomina nel settore ad hoc del nuovo Partito Democratico. Non è un po’ poco, per un Governo dell’efficienza, della competenza e dei curricula?
Auguri a Matteo Renzi, anche se, purtroppo per lui, il suo tentativo non sembra destinato ad avere lunga vita e la necessità di tornare a votare si fa sempre più forte ed impellente.
ab
Il dato va corretto: un poco meno di 1.900.000 "cd elettori" hanno scelto Renzi in una consultazione marginale! Cioè una percentuale molto piccola degli italiani che poi si ritroveranno lo stesso a capo del governo della Repubblica. Ma così va il mondo, cosa ci puoi fare. Speriamo almeno che non si sia aperto un nuovo capitolo di storia ventennale. Buona notte!
Vabbè non è che avere la laurea in giurisprudenza sia questa grande garanzia… comunque la Lorenzin nella triste vicenda del “metodo stamina” si è comportata egregiamente
Oggi andrò all'assemblea dell'A.N.P.I. sulla Costituzione repubblicana, e non mi pare, a tal proposito che l'ambizioso Renzie, ne abbia rispetto, non appartiene nemmeno agli eletti al Parlamento. Lo vedremo all'opera nei prossimi giorni, e spero che il temporale di cui c'è necessità urgente per far cambiare politica all'Italia di nuovo dal basso e non dall'alto, come lui pare procedere, avvenga il prima possibile, e che ripulisca di colpo le emergenti nostalgie craxiane di questo tardivo Blair fiorentino, che da capo scout sta imponendo la logica del capo come ha fatto a Firenze a suo tempo, poi nel Pd, ed infine col governo, col suo seguito di vecchi ministri del nuovo (sic!!) centro destra, ed i suoi pompieri nei midia e dentro la Rai, che non occorre richiamare alla memoria perchè sono lì tutti nei posti chiave, dove prima si faceva almeno buona informazione. Verrà prima o poi primavera alche in Italia ed ancora un Buon 25 Aprile. Anonymus de Anonymis
Ma a 33 anni si è pronti per fare il ministro? Secondo me con questo tormentone "largo ai giovani" si sta un po' esagerando. L'esperienza conta, e anche la saggezza.
I dubbi sono tanti, ma lo scopriremo solo vivendo cosa hanno in serbo per noi i cari compagni del pd.
"che succederà fra un mese quando gli italiani capiranno che qui non c’è un’idea che sia una"
firmato: Fabrizio Barca
niente…gli italiani ingoieranno anche questa!