Nell’ambito della rassegna Altre Espressività, è stato rappresentato ieri sera al Kulturni Dom lo spettacolo “La signora delle fiabe”, per la regia di Marco Giovanetti e le attrici Luisa Venier e Cinzia Borsatti.
Dire “spettacolo” è un po’ riduttivo. Si è trattato in realtà di una profonda meditazione sul senso della vita, attraverso la compagnia di un personaggio complesso e affascinante, Louise Vermeer, sottoposto da fredde voci fuori campo a una specie di processo per de-finire (ovvero riportare nei confini) la straripante personalità della protagonista. In scena le due attrici – una nei panni della giovane, l’altra dell’ormai anziana Louise – hanno raccontato una biografia, toccando temi molto delicati: il tempo della formazione, la relazione madre-figlia, l’Amore e gli amori, la realizzazione professionale, le difficoltà di una carriera “al femminile”, le ferite profonde determinate dalle scelte altrui, non ultima la didattica nelle scuole attraverso lo strumento del teatro e del racconto delle favole. Alcuni accorgimenti, anche arditi, hanno proiettato la performance nell’universo del teatro sperimentale e al termine, la sorpresa: Louise Vermeer è nella vita reale (ma quale è la vita reale?) Luisa Venier, cioè l’attrice che interpreta la storia – “un po’ romanzata” – di se stessa. Il purtroppo non numeroso pubblico, ha accolto con entusiasmo la rappresentazione, tributando alla compagnia dell'”Associazione La signora delle fiabe” almeno cinque minuti di applausi. E portando a casa molti pensieri e molte domande. Il teatro è veramente scuola, poesia e profonda formazione.
E' stata una rappresentazione intensa, commovente e coinvolgente, molto ma molto brave le interpreti. Peccato per il pubblico scarso avrebbero meritato la sala piena. Un occasione persa!!!