Ogni tanto si solleva il muro del silenzio e centinaia di vittime riescono a perforare il muro che circonda le coscienze e a ricordare che nel Sahara e nel Mediterraneo si continua a morire.
E mentre l’ennesimo barcone affonda davanti a Lampedusa, suscitando la rituale catena di stracciamenti di vesti presumibilmente destinata a svanire il giorno dopo le elezioni europee, muore a Trieste, dopo mesi di agonia, Abdelmagim El Kodra. E’ il marocchino caduto dal tetto del Cie di Gradisca, lo scorso mese di agosto, durante le manifestazioni di protesta che hanno portato alla chiusura del Centro. Probabilmente nessuno se ne sarebbe accorto, se non ci fosse stato un esposto in procura da parte delle associazioni per i Diritti, che gli ha meritato almeno una citazione sul giornale locale. Il merito dell’esposto, oltre a chiedere piena luce sui fatti accaduti nella scorsa estate, sottolinea che della morte del giovane – avvenuta il 30 aprile – è stata data notizia ai parenti soltanto una settimana dopo. Per fortuna c’è la Tenda per la Pace e i Diritti: permette a tutti di rivolgere almeno un pensiero – chi al cielo chi alla terra – in memoria di quest’uomo che ha perso la vita e di auspicare l’urgente riforma della legge che ancora permette l’esistenza dei Centri di Identificazione ed Espulsione in Italia.
C’è chi riesce a speculare anche su queste tragedie, proprio oggi sul quotidiano locale un consigliere regionale della nuova Forza Italia, che in tempi di campagna elettorale smette le vesti del berlusconiano dal volto umano, per indossare quelle dell’interprete delle rabbie sopite. E invece di esprimere solidarietà alla famiglia del defunto, si avventura su un terreno pericoloso, con l’inevitabile premessa secondo la quale “un paese civile non può evitare di soccorrere” chi sta per annegare. Detto questo, è sbagliato – secondo quello che si capisce dall’intervento – andare a cercare i disperati del mare al largo delle coste africane, perché questa posizione dell’attuale Governo ha portato alla moltiplicazione degli sbarchi. Che invece – sostiene il nostro – erano molto diminuiti quando al Governo c’erano Berlusconi e gli uomini del fu Pdl… La memoria indubbiamente non sembra essere il suo forte, ma la sua argomentazione, forse al di là delle sue intenzioni, rasenta il cinismo: se le “carrette del mare” arrivano vicino alla costa italiana, bisogna aiutare i poveracci (prima di rispedirli, quanto prima, al mittente, ammesso che sia possibile individuarlo); se invece sono ancora lontane, bisogna lasciarle al proprio destino.
E così, il Mare Nostrum e il Grande Deserto diventano di giorno in giorno un immenso ossario che accoglie i caduti sugli invalicabili reticolati che separano la trincea Europa dagli eserciti di poveri che cercano di raggiungerla per trovare in essa lavoro, libertà, accoglienza e pace.
ab
sarebbe interessante anche, ogni tanto, mettersi dalla parte delle migliaia di vittime di furti, stupri, pestaggi e rapine commessi dai "migranti".
Hai detto bene, un grande ossario. A me sono venuti in mente i grandi monumenti della prima guerra, ossari di poveracci venuti a combattere da queste parti. Oggi altri poveri arrivano in paesi avvelenati e razzisti, che non sanno nulla della storia coloniale e che sanno solo indicare nei disperati la causa dei mali propri, come questo signore qui sopra che si lamenta delle presunte rapine dei neri e evita di pensare che l'uomo che ha sodomizzato la donna rumena legandola alla croce di una sbarra di un campo abbandonato era un fiorentino. Dimentica la rapina dell'expo, ben organizzata e ramificata grazie alla presenza di Formigoni e Lupi di Comunione e Liberazione.
immettere centinaia di migliaia di disperati, non in grado di parlare l'italiano, senza qualifiche, senza competenze, senza specializzazioni in un mercato del lavoro che ha già milioni di disoccupati è ontologicamente criminogeno. Chi non lo capisce è stupido oppure ideologicizzato o probabilmente tutti e due, visto che spesso le cose vanno insieme.
anche non avere alcuna politica verso i paesi del mediterraneo, alimentare guerre, lasciare che si ribaltino i barconi, non avere nessuna politica dell'immigrazione se non la criminalizzazione e la reclusione è atteggiamento stupido e ideologico.
Bravo! In più con il presunto coinvolgimento di Primo Greganti – uomo d'onore del P.C.I. – (si fece 3 anni – tre di carcere senza aprire bocca) ai tempi di tangentopoli (a proposito perchè dicono sempre l'era di tangentopoli quando poi sono aumentate sempre di più ? (le tangenti)….
Insomma CL più il compagno "G", sembra , se è così,un cocktail davvero micidiale….
Bravo! c'è anche però da dire che NOI Italiani milioni di posti di lavoro non VOGLIAMO più coprirli!
Primum vivere, deinde philosophari
beh, dopo 100 anni di battaglie sindacali, sinceramente mi pare giusto che certi lavori abbiano una adeguata remunerazione e le relative garanzie. Purtroppo l'immigrazione è a discapito dei lavoratori, è una gara al ribasso, lo hanno capito tutti tranne che gli immigrazionisti di sinistra.
Il nostro grande merito è di essere nati nel posto giusto . E se ci fossimo trovati dall'altra parte del Mediterraneo?
Probabilmente avremmo fatto quello che fanno gli invasori. Così come il leone naturalmente mangia la gazzella. Tuttavia non si può chiedere alla gazzella di essere d'accordo con il leone, non trovi?