Il Blog del Forum Gorizia
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http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_sardegna/2014/05/20/cagliari_legato_e_rapinato_in_casa_da_banditi_stranieri-6-368570.html
Il solito anonimo non perde occasione per far presente che "ben altri sono i problemi". Bene, avanti così!!!!
magari parlare dei problemi del presente è più utile che nascondersi in tematiche del secolo scorso?
Ricordiamo che non solo gli sloveni furono i perseguitati, ma anche molti italiani goriziani o friulani pagarono con la perdita del lavoro i pestaggi e l'olio di ricino ed il carcere. Poi, quali profughi, con anni di esilio lontano dalla loro terra natale. Per molti friulani, la Romania fu la terra che gli accolse. Questa è una pagina della nostra storia ancora non raccontata.
Perchè non parliamo delle violazioni dei diritti umani ai tempi di Augusto e della Decima Regio?
Perchè legionari di Augusto non sono più vivi mentre vittime del fascismo ci sono ancora, come sono vivi ex deportati e partigiani, quando saranno morti sarà facile per voi riscrivere la storia dipingendo il duce come un galantuomo proteso alla difesa del bene comune
Togliere la cittadinaza a quel verme e' una questione di principio….ma direi anche di igiene.
n.m.
se son vivi a 100 e passa anni vuol dire che proprio tanto male non sono stati.. E comunque il problema rimane, perchè non ci si può occupare di problemi reali?
i problemi reali sono questi anonimi della nostalgia fascista, che se avessero qualcosa da dire andassero a farlo a casa loro davanti ad uno specchio così almeno iniziano a riflettere.
Perchè la storia, se non la si affronta è destinata a ripetersi.
Ma forse per l'anonimo dei "problemi reali" va bene così anzi, ci spera.
dimmi la verita'… stai citando questo mitico sketch?
n.m.
QUANDO C'ERA LUI I TRENI ARRIVAVANO IN ORARIO…qualche mito da sfatare.
Mito: Devi ringraziare il Duce se esiste la pensione.
Realtà: In Italia la previdenza sociale nasce nel 1898 con la fondazione della "Cassa nazionale di previdenza per l’invalidità e la vecchiaia degli operai", un’assicurazione volontaria integrata da un contributo di incoraggiamento dello Stato e dal contributo anch'esso libero degli imprenditori. Mussolini aveva in quella data l’età 15 anni. L’iscrizione a tale istituto diventa obbligatoria solo nel 1919, durante il Governo Orlando, anno in cui l’istituto cambia nome in “Cassa Nazionale per le Assicurazioni Sociali”. Mussolini fondava in quella data i Fasci Italiani e non era al governo.
Tutta la storia della nostra previdenza sociale è peraltro verificabile sul sito dell'Inps. La pensione sociale viene introdotta solo nel 1969. Mussolini in quella data è morto da 24 anni.
Mito: Il Duce garantì l'assistenza sanitaria a tutti lavoratori.
Realtà: Con la legge dell'11 gennaio 1943, n. 138, con il nome di Ente mutualità fascista – Istituto per l'assistenza di malattia ai lavoratori, venne istituita la prima Cassa Mutua di Assistenza di Malattia che offriva tutele solo ai lavoratori del pubblico impiego. Tutti gli altri non ne avevano diritto.
Il diritto alla tutela della salute per tutti nasce il 13 maggio 1947, data in cui viene istituita l’INAM, Istituto Nazionale per l’assicurazione contro le malattie, riformato nel 1968, con la legge n. 132 (cosiddetta "legge Mariotti"), che assisteva tutti i lavoratori, anche coloro che dipendevano da imprese private.
Nel 1978, con la legge n. 833 del 27 dicembre, veniva estesa, oltre che l’indennità retributiva in caso di malattia, anche il diritto all'assistenza medica con la costituzione del Servizio Sanitario Nazionale, con decorrenza del 1º luglio 1980 (la cosiddetta "riforma sanitaria"). La norma era chiaramente ispirata al National Health Service (NHS) britannico.
Mito: La cassa integrazione guadagni è stata pensata e creata dal Duce.
Realtà: La cassa integrazione guadagni (CIG) è un ammortizzatore sociale per sostenere i lavoratori delle aziende in difficoltà economica. Nasce nell'immediato dopoguerra per sostenere i lavoratori dipendenti da aziende che durante la guerra furono colpite dalla crisi e non erano in grado di riprendere normalmente l’attività. Quindi la cassa integrazione nasce per rimediare ai danni causati dal fascismo e della guerra che hanno causato milioni di disoccupati.
Mito: Il Duce ha avviato il progetto della bonifica pontina.
Realtà: I primi lavori di bonifica cominciarono nel 1924 con l'istituzione del Consorzio di Bonifica di Piscinara che avviò la canalizzazione delle acque del bacino del fiume Astura, riprendendo un progetto di Leonardo Da Vinci, interessato anche lui su una ipotesi di bonifica. Addirittura i primi lavori furono eseguiti da i Volsci (intorno al VI secolo a.c.) che, con un sistema di drenaggio a base di cunicoli rimasti celebri e forse insuperati, riuscirono ad assicurare la disciplina delle acque per cui la zona divenne prosperosa e fertile. Mussolini, quindi, non ha avviato un bel niente.
Mito: Ai tempi del Duce eravamo tutti più ricchi.
Realtà: Mussolini permise agli industriali e agli agrari di aumentare in modo consistente i loro profitti, a scapito degli operai. Infatti fece approvare il loro contenimento dei salari.
Nel 1938, dopo 15 anni di suo operato, la situazione economica dell’italiano medio era pessima, il suo reddito era circa un terzo di quello di un omologo francese.
Mito: Il Duce ha fatto costruire grandi strade in Italia.
Realtà: Il programma infrastrutturale che prevedeva la costruzione delle strade completate durante il ventennio cominciò già durante il quinto governo di Giovanni Giolitti, avendo constatato l’impossibilità di uno sviluppo industriale in mancanza di solide strutture.
Mito: Il Duce è stato l'unico uomo di governo che abbia veramente amato questa nazione.
Realtà: "Mi serve qualche migliaio di morti per sedermi al tavolo delle trattative"
Già…proprio amore.
Mussolini amava talmente l’Italia che:
– ha instaurato una dittatura
– ha abbassato tutti i salari
– ha firmato i Patti Lateranensi
– ha portato il paese al collasso economico
– ha tolto la libertà ai cittadini italiani
– instaurando le leggi razziali ha scritto una delle pagine più infami e vili della storia italiana.
Voleva così bene al suo popolo da farlo sprofondare in una guerra civile quando fu esautorato dal potere creando la Repubblica Sociale Italiana. Un paese già allo sbando a causa dell'armistizio dell'8 settembre e provato dalla guerra (condotta da lui con esiti a dir poco disastrosi) venne dilaniato ancora di più tra cosiddetta" Repubblica di Salò" e Italia liberata.
Tra l'altro, non è vero neppure che che “quando c’era lui i treni arrivavano in orario”.
Come spiega questo articolo dell'Indipendent (http://www.independent.co.uk/voices/rear-window-making-italy-work-did-mussolini-really-get-the-trains-running-on-time-1367688.html) si tratterebbe infatti di un mito derivante dalla propaganda durante il Ventennio.
La puntualità dei treni era infatti per la propaganda fascista il simbolo del ritorno all'ordine nel paese ma, in realtà, è solo grazie alla censura sistematica delle notizie riguardanti incidenti e disservizi ferroviari che questa immagine si è potuta formare.
Cari nostalgici del fascismo,
il mascellone è finito appeso a testa in giù con le persone che prendevano a calci il suo cadavere. Chiedetevi il perchè.
…altro che cittadinanza.
La cittadinanza al Duce una vergogna che Gorizia deve cancellare, ma che non cancellerà fin a quando ci saranno i fascisti a governarla. Qualcuno dirà perchè non l'ha fatto ai tempi Brancati? La sinistra non era maggioranza, perchè bisogna sempre escludere dal pensiero di sinistra la SSK. i quali domobranci appoggiavano i tedeschi. A proposito alle prossime europee vedremo con che coraggio voteranno la SVP dopo che hanno elemosinato posti in provincia e in comune appoggiando il PD per motivi di opportunità. Paolo Nanut, Standrez pri Gorici
è vero quanto spiegato qui, traendolo dal sito dell'INPS, il tristo duce seppe solo affibbiarvi nell'acronimo il target del suo vietato partito. Quanto agli importi delle pensioni nel ventennio ebbero una dinamica retrograda, come ora con Sacconi e company.
Scusate,cerchiamo di essere obbiettivi a Gorizia non tolgono la cittadinanza a Benito Mussolini perchè la città è piena di nostalgici non è che ci vuole un genio per capire che a GORIZIA è piena di Fascisti.
Sarebbe bello poterla levare a tutti e non solo al loro capo,la cittadinanza!
vi siete sfogati a sufficienza?
Abbiamo appena iniziato…
Paolo Nanut
Prima tutti fascisti poi tutti antifascisti.
Prima tutti comunisti poi tutti anti comunisti.
Italiani !!!
In Francia il re è andato alla ghigliottina, adesso ha un paio di musei. La storia non si rinnega, si ricorda.