Consapevoli delle difficoltà, dei problemi, ma anche dei desideri e delle idee di chi ha promosso sul territorio i comitati regionali per la lista Tsipras, abbiamo deciso di organizzare per mercoledì 25 giugno alle ore 20 presso il Kulturni Dom di Gorizia la prima assemblea regionale di coloro che si riconoscono nell’impresa che ha portato Alexis Tsipras al Parlamento Europeo, raggiungendo in Italia la soglia del 4%. Considerata la scarsissima visibilità televisiva e le modeste risorse, il risultato è stato considerato, nella riunione locale, un punto di partenza che sarebbe stupido disperdere. Abbiamo accanto a noi compagni sloveni ed austriaci che si sono candidati e mobilitati contro le politiche dell’austerità e della precarietà, della miseria e del restringimento degli spazi democratici, che abbiamo invitato e che ci hanno garantito la loro presenza. Il territorio che ci circonda ha dei problemi comuni e necessita di un ripensamento globale e unitario della sua economia, dei problemi del lavoro, dello sviluppo urbano e sanitario. Accanto a temi territoriali parleremo di come organizzare il comitato e, ovviamente, del travaglio della sinistra che, pur essendo essenziale al paese, sembra amare il cupio dissolvi più che la costruzione del progetto. Farcela ed andare avanti sarà un’impresa ardua, ma molti sentono che è l’unica alternativa possibile. Tutti coloro che sono interessati sono invitati a partecipare. adg
Fatemi sapere come vi organizzate a sinistra perché devo prepararmi per tempo per la nuova scissione…
Meglio scissi che fessi
Prima nascere in Slovenia era un vulnus alla propria italianissima identità, adesso ci si lamenta dopo aver voluto i due ospedali per le lotte di campanile con Monfalcone.
Vi faccio i miei più sinceri auguri di farcela, io me ne resto fuori, non condividendo nulla del progetto… morirò comunista-leninista, me ne farò una ragione, ma da li non mi muovo.
Paolo Nanut Standrez pri Gorici
Una lista che si lega al nome del momento (in perfetto stile berlusconiano) è destinata a sparire alle prossime elezioni. Tanto più che del buon Tsipras poco o nulla sapete, soprattutto perché il materiale che circola e ha reale interesse è scritto in greco moderno