Chi si attendeva le scuse ha ricevuto oggi la precisazione dell’assessore Romano rispetto alle incredibili dichiarazioni di ieri: non intendeva mettere in discussione la sicurezza dell’Ospedale di Šempeter, bensì “soltanto” la qualità dei servizi erogati. Naturalmente il pesante giudizio non è supportato da documenti, ma dalla constatazione che “alcune donne della minoranza slovena hanno partorito a Postumia o a Lubiana…” Per il momento non è chiaro se una simile gratuita affermazione sarà lasciata cadere nel dimenticatoio – come propone il medico Gergolet – o se porterà a una denuncia, a tutela del buon nome del nosocomio sloveno. Quello che rimane inaccettabile è che un pubblico amministratore possa pronunciare o far scrivere frasi delle quali la città non può altro che vergognarsi. Non resta che una strada per ristabilire la dignità del Comune e della sua Giunta: le scuse “senza se e senza ma” o le immediate dimissioni.
Seguite questo ragionamento sui nostri capataz e sulla loro arroganza. Mettetevi, se ci riuscite, dalla parte del medico di Sanpeter: tu amministratore goriziano hai un reparto ospedaliero che per incuria e trascuratezza fa 200 parti all'anno e chiedi a me, che ne faccio 800, di darti una mano, ma io, che ti devo aiutare, devo cercare di nascondere che sono sloveno, darti i certificati che so parlare anche l'inglese e l'italiano, perchè non va bene per il tuo elettorato goriziano sentire parlare un'altra lingua per loro sconosciuta anche se sul confine ci vivono da cento anni. Gente che ha fallito totalmente nella gestione della sanità come unoetrino si mette LUI a dettare le condizioni per partorire a Sanpeter, che è in Slovenia ma dobbiamo far finta che sia in Italia, per non turbare la puerpera nazionalista. Ma che andasse allora a partorire a Monfalcone! Son 20 minuti in macchina! No, perchè non vuole che il bambino nasca bisiaco, che sa troppo de operaio. Friulana va ben, ma mi raccomando il furlan di Gradisca, no carnico, che se troppo contadin! Sti fessi di goriziani vogliono fare i grandi e hanno le pezze al culo.
La sinistra si deve porre almeno due obiettivi minimi: il primo: Romoli deve nominare un assessore alla cultura, perchè lui non è in grado di farlo e si vede; secondo:la Romano si deve dimettere perchè mette in crisi il lavoro di collaborazione oltre confine. Se nemmeno queste battaglie vengono non dico vinte, ma almeno tentate, non si parli, ripeto non si parli alle prossime elezioni di unità della sinistra.
Quando eravamo in cons comunale vi ricordate che la costruzione del nuovo nosocomio dimostrava già molti difetti. Dunque unoetrino dovrebbe rispondere non solo dell'improvvido acquisto del Fatebenefratelli, ma poi di lavori fatti alla carlona, tanto che c'erano continue lamentele. Anche qui ci sarebbe da andare a fondo sulle ditte appaltanti e sulla ridda di direttori generali che si sono susseguiti, tutti provenienti da Veneto. Niente di personale contro i veneti, ma certo che il loro accento assomigliava molto a quello di Galan. Detto questo, la ass. Romano, per tacitare le critiche dell'opposizione, segnatamente Bianchini e l'ottimo Bernardo, ci portò in delegazione a vedere l'ospedale nuovo. Dove in particolare? Al punto nascita, bello, con le sale nuove, la piscina, ecc. Sono riusciti a mandare in malora anche quella struttura, costata un sacco di soldi e nuova di zecca. Quando si facevano le critiche, rivelatesi poi tutte vere, sui guai dell'ospedale, sulla carenza delle strutture e sulla mancanza di personale, l'attuale assessore alla nascita nel capoluogo, con gli occhi sbarrati guardava ipnotizzato lo schermo del suo computer, senza aprire bocca, trattando dall'altro in basso quelli che cercavano di far capire i possibili scenari sanitari. E adesso ce lo troviamo alla testa delle gestanti? Ma mi faccia il piacere! adg
Intervenga la magistratura per l'enorme spreco e la vera politica per l'altezzosa insipienza. Purtroppo c'è il rischio che "non ci siano" entrambi! Su questo punto non siamo veneti: abbiamo un tribunale piuttosto precario e siamo poco imprenditori. In compenso il servilismo e l'ignavia non ci difettano. Almeno offriamo un sostegno ai 200/300 operatori sanitari che hanno avuto il "coraggio" di appendere i camici e di denunciare l'inadeguatezza della direzione aziendale.
Fosse per me ipotizzerei addirittura la possibilità di avere la doppia cittadinanza, se una mamma goriziana va a partorire a Sempeter.
Abbiamo una Giunta che se potesse si arroccherebbe sul castello assieme ai propri fedelissimi fasistoidi…guai a contaminarsi con altri popoli, non si sa mai
Paolo Nanut Standrez