Mentre chiude il Punto Nascita, fervono le ricostruzioni finalizzate ad evidenziare di chi siano le responsabilità dell'”impoverimento” della sanità goriziana. In un passaggio del lungo intervento odierno dedicato dal Piccolo all’argomento, si parla dell’improvviso cambiamento di rotta voluto al tempo di un certo Romoli assessore regionale alle finanze: in altre parole, si fa riferimento alla scelta di comprare dai padri Fatebenefratelli l’Ospedale San Giovanni di Dio, a suo tempo costruito grazie ai contributi della stessa Regione (Francesco di Roma, batti un colpo!). E’ stata la madre di tutte le scelte sbagliate che si sono poi succedute: il “gioiellino del Nord Est” si è rivelato quello che tutti già sapevano prima ancora che iniziassero i lavori di ristrutturazione, il pozzo senza fondo della sanità locale. La domanda allora si impone (e qui altri, ben più competenti di chi scrive, dovrebbero battere un colpo): perché è stato comprato il san Giovanni di Dio e perché lo si è trasformato in Ospedale Civile, quando tutti i dati raccolti in quel tempo evidenziavano i costi astronomici e l’incongruità del progetto? Già, sindaco Romoli, attuale se-dicente difensore della sanità goriziana, perché quella scelta sciagurata che ha reso quasi impraticabili gli ora tato conclamati rapporti con il nosocomio di Šempeter? E’ stato solo un errore di gioventù? Ecco una domanda alla quale sarebbe bello ricevere una risposta precisa…
eh, qui si misura la nobilitate dell'essere giornalisti. Non solo pubblicare comunicati stampa dei politici di turno, ma essere in grado di fare inchieste e rispondere a domande scomode, altrimenti per voi vale la massima ciceroniana" necessitati parere semper sapienti est habitum" (obbedire alle circostanze è sempre abitudine dell'uomo sapiente).